Mancavano ancora cinquanta minuti all'ora cruciale. Allo scattare della mezzanotte, sarebbe stato il compleanno di Andrea. La torta era stata messa in frigo e la casa era vuota. O almeno così credevo. Ero in cucina per apparecchiare la tavola, quando vidi un signore di una quarantina d'anni, pelato, con gli occhi azzurri e vestito con giacca e cravatta, entrare e bere un po' d'acqua dalla bottiglia.
«Mi scusi...», dissi con la collera che saliva piano piano. Mi stavo incazzando per due ragioni: la prima perché uno sconosciuto scorrazzava liberamente per la casa e che "inquinava" l'ambiente circostante; la seconda perché Linda non aveva mantenuto la sua promessa. Mi aveva detto che non avrebbe avuto "ospiti" quella sera. Ma a quanto pare è stato troppo difficile per lei non accettare che un completo estraneo entrasse nel suo letto. Poi la rabbia si stava manifestando anche per il fatto che se ne era andato, senza dire scusa o altro, sbattendo la porta con violenza.
«Ora mi sente!», urlai dirigendomi da Linda per poter avere una valida spiegazione dell'imbarazzante incontro con il pelato di prima.
«Avanti!»
Dopo aver bussato, entrai e richiusi la porta della camera alle mie spalle, così da evitare che Andrea sentisse qualcosa. Ma non calcolai un piccolo particolare. Sapete di solito come le "escort" ricevono un cliente? Fino a quel momento, nemmeno io.
«Dimmi.»
Linda era vestita con solo un completo di pizzo nero e teneva tutte le sue "intimità" in bella vista e non coperte. Quanto faccio fatica nel dire in modo delicato che ho visto le gemelle e il pezzo di sotto. E non posso nemmeno censurare ciò che dico dato che questo è un libro e un semplice beep sarebbe inutile. Comunque, senza fare troppi giri di parole, era nuda. Solo la pancia era coperta dal completo, mentre il resto era tutto al vento. Essendo maschio, non potevo non apprezzare ciò che vedo. Ho sempre detto che Linda era una bella ragazza e non smetterò mai di dirlo. Ma l'istinto mi consigliò di girarmi e di non guardarla direttamente negli "occhi". Sapete quali intendo...
«Sei impazzita? Rivestiti subito!», urlai, rosso come un peperone e con il piccolo Wolf che si era svegliato dal letargo.
"A cuccia tu!", pensai cercando di mantenere a freno gli ormoni e la voglia di saltarle addosso. L'ho già detto "Lo spirito è forte, ma la carne è debole"? Non posso mica ricordarmi tutte le cazzate che dico.
«Se ti crea così tanto fastidio vedere una donna nuda puoi anche uscire. Siamo in camera mia e tra poco vado a farmi una doccia.», disse avvicinandosi a me. Io ero rivolto verso la porta e cercavo di portare tutti i pensieri a Platinette, così da distruggere ogni pensiero sexy che poteva nascere in quel momento.
«Ti avevo chiesto di non portare nessuno a casa, dato che è il compleanno di Andrea. E tu mi sbatti in faccia un quarantenne con tanto di fede al dito?»
La notai quando afferrò la bottiglia d'acqua. Io ero contrario a ogni forma di tradimento. E, finché potevo capire che gli uomini andavano a puttane solo se sono soli al mondo e hanno bisogno di amore, seppur pagato, non potevo concepire perché anche gli uomini sposati avessero questo bisogno di andare da altre donne per fare quello che potrebbero fare con la loro moglie, gratis.
«Mi dispiace... Ma quando qualcuno ti offre trecento euro per due ore, non puoi rifiutare.»
La cifra che disse mi fece andare il sangue al cervello. Con un solo cliente era riuscita ad arrivare a un quinto dello stipendio di mio padre. E lei ne aveva almeno due al giorno di clienti. Facendo due calcoli, doveva guadagnare come minimo sui nove mila euro al mese, sempre contando il fatto che potesse prendersi qualche giorno di "vacanza". E ciò fu un cruento shock per me. Facendo quello che fa lei, potevi permetterti una vita di lusso. Ma a che prezzo? Tutti ti davano della puttana e i rischi sanitari erano abbastanza alti.
«Sai, non te l'ho mai chiesto prima, dato che ognuno è libero di fare ciò che vuole, ma... Perché lo fai?»
Linda non si aspettava una domanda del genere. Anch'io mi stupii della mia serietà dopo quella scoperta economica. A quanto pare, sapere che c'era qualcuno che faceva così tanti soldi e in maniera così sporca mi aveva creato uno stato di confusione mista a rabbia. Potevo paragonarla a un politico corrotto o un ministro italiano, solo che lei diceva apertamente che si vendeva a tutto il mondo per denaro.
«In che senso?», domandò Linda non capendo bene cosa volessi sapere.
«Perché vendi il tuo corpo piuttosto che guadagnare soldi in un altro modo? Perché ti piace farlo o perché i soldi sono tanti? Perché non hai altro con cui andare avanti?», feci una piccola pausa per evitare che dicessi qualcosa di grave di e accusatorio, e anche per riprendere fiato.
«Una ragazza come te potrebbe guadagnare quei soldi in tutt'altro modo. In televisione ci sono mille opportunità per sfondare. Basta vedere "Uomini e donne". Non sarebbe più gratificante per te lavorare lì, piuttosto che concederti a degli sconosciuti?», quando terminai ciò che le volevo chiedere, riuscii a respirare con tranquillità. Il mio battito cardiaco era impazzito all'improvviso e quella sfuriata mi era servita per placare il mio animo.
«Se non mi piacesse, non lo farei.», disse seria Linda.
«Con gli altri lavori non guadagno come con questo e, se hai delle doti, è bene sfruttarle. Ho amiche a cui non piace farlo, ma devono per andare avanti e pagare l'affitto. Quindi non sono tutte come me. Ma ho scelto questa via e non quella televisiva perché, sia in un mondo che in un altro, sarei costretta a darla a destra e manca per farmi notare. Con la sola differenza che con questo lavoro c'è un guadagno sicuro, con gli altri non c'è alcuna garanzia di pagamento e lo farei per nulla. E intendo farlo finché non sarò abbastanza autosufficiente per andare in "pensione". Non ti credere che guadagno così tutti i giorni... Ora scusami, ma ho una doccia che mi attende.»
Mi spostò dalla porta e uscì dalla stanza per raggiungere il bagno. Nemmeno un'ultima occhiata a quel bel sedere sodo fece scomparire il sentimento di odio che provavo. Sia per lei, che era stata sincera nell'ammettere un pensiero che in pochi avrebbero espresso, sia per me, che, non avendo alcuna abilità o dote, sarei stato costretto a vivere nella miseria per tutta la vita. Non avrei mai visto tra le mie mani una quantità di denaro così grande quanto quella di Linda. Mi dispiace dirlo... Ma l'unica qualità che avevo era saper scrivere. Ma ci sono milioni di persone che di ti superano in bravura e non sarei mai stato uno scrittore così famoso da guadagnare più di quella escort dai capelli biondi.
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Uno VS Tre
HumorQuesta è la semplice storia di un ragazzo appassionato al mondo nerd che condivide la casa con una squillo, con un medico ed un beta tester. Come potrebbe essere la vita in un contesto del genere? Sarà un sogno o un incubo? Diciamo che sono più prop...