« Perù o Giappone? Quale preferisci? »
Chiesi al piccolo Wolf dopo aver assimilato l'idea che Andrea potesse essere incinta.
« Preferirei il Giappone... Ma tutti si aspetterebbero una nostra fuga nel paese del sol levante. Quindi opto per il Perù. »
Il ragionamento del mio piccolo amico non faceva una grinza, ma non ci tenevo particolarmente a dover vivere nel sud America e non avevo alcuna intenzione di aprire un'allevamento di lama o di alpaca. Per chi non l'avesse ancora capito, mi sto cagando sotto dalla paura. Un figlio cambia la vita. Oserei dire in meglio... Ma, essendo uno studente universitario senza un lavoro e con una relazione agli inizi, non saprei se dire che sia una cosa buona o cattiva. C'è sempre la possibilità che non sia di Andrea il test di gravidanza che ho trovato in bagno, dato che abito con tre ragazze. Ma la mia sfiga è leggendaria e questo lo sappiamo molto bene.
« Vado a comprare un'altro trolley. Quello che ho è troppo piccolo! »
Mi urlò Andrea dal soggiorno prima di uscire dalla casa, lasciandomi da solo con il mio dilemma shakespeariano. C'era da dire che la mia ragazza sembrava molto calma e per nulla preoccupata, ciò non sarebbe possibile se fosse rimasta incinta.
« Forse sono salvo... »
Dissi tornando a finire la mia di valigia. Se Andrea aspettasse un bambino, ci sarebbero stati dei segnali da parte sua o mi avrebbe lasciato dei piccoli indizi disseminati per la casa per farmi abituare all'idea di avere un bambino. Io non sono contro il naturale atto della procreazione, dato che adoro i bambini. Sono il primo di undici cugini ed ho cresciuto la metà di questi preoccupandomi per loro. Mi sono assicurato di fargli vedere solo i cartoni migliori, di fargli ascoltare solo la musica dei maestri del passato di non fargli frequentare brutta gente. Sono stato un cugino modello.
« Sicuro? Nell'ultimo anno non ci sei stato, saranno rimasti gli stessi? »
Mi domandò il piccolo Wolf. Non credo che un anno di lontananza possa rovinare totalmente anni ed anni di educazione amorevole. Vero?
« Ti dimostrerò che i miei metodi reggono anche la lontananza. »
Accesi il computer ed entrai nel loro profilo Facebook, giusto per poter controllare cosa mi fossi perso nell'ultimo anno. A causa del trasferimento a Roma e dell'incidente, non ero riuscito a vederli negli ultimi mesi e li avevo sentiti solo per il loro compleanno. Ma, sicuramente, non saranno cambiati così tanto.
« Gesù imbianchino! »
La bestemmia era d'obbligo... Partiamo con la rassegna dei cinque cugini, più mio fratello minore. Primo cugino di diciotto anni: dalle foto si nota che ha iniziato a fumare e che è pieno di lividi a causa del suo nuovo sport, la boxe; dagli stati e dagli avvenimenti posso intuire che sta andando bene a scuola e che ha deciso di andare all'università di filosofia, in pratica è spacciato e non troverà lavoro neanche tra vent'anni. Secondo cugino di sedici anni: nelle foto è ritratto sempre in discoteca e sempre con un drink e con una birra in mano, in più si è fatto la cresta; dagli stati deduco che si è messo con una ragazza, poi si è lasciato con questa, poi si è rimesso ed ora aspetta una femminuccia, condoglianze. Terza cugina di quindici anni: Ascolta gli One Direction ed è andata al loro ultimo concerto, non aggiungo altro. Quarta cugina di otto anni: il profilo della madre mi fa intuire che è sempre circondata da "fidanzatini" e che sta andando bene a scuola; il profilo del padre, invece, mi fa capire che ha ricevuto un pupazzo di Peppa Pig per il compleanno, non si è salvata neanche lei. Quinto cugino di cinque anni: dal profilo della madre e del padre si intravede la sua grande passione per la Playstation e per gli sparatutto; c'è anche una foto con il piccolo che tiene in mano una copia di Call of Duty ed una pistola in mano, devo stare attento con questo, è armato e sa come si uccide a causa dei videogames. Mio fratello di diciotto anni: dalle foto vedo che ha iniziato a giocare a pallavolo, che si è fidanzato e che sta studiando per entrare a medicina; in più legge manga e vede anime a tutta forza. Possibile che solo quel deficiente di mio fratello sia migliorato con la mia lontananza?
« Dove ho sbagliato? »
Mi chiesi demoralizzato e con l'intenzione di trafiggermi la pancia con un coltello da cucina, così da eseguire il seppuku per depurare la mia anima...
« Non posso diventare padre! Non ora! »
Urlai in preda al panico. Non posso dar inizio ad una nuova vita a soli ventitré anni. Non ho una macchina, non possiedo un lavoro, non ho ottenuto una maturità cerebrale per poter insegnare ad un bambino i valori della vita. In più non so nemmeno se voglio passare il resto della mia vita con Andrea. Ci siamo messi insieme da pochi mesi, come posso decidere se lei è la donna della mia vita? Come posso sapere se anche lei sarà una buona madre? Come posso mantenere una famiglia senza avere un soldo in tasca? Ma, soprattutto, come posso dire a mia madre che ho messo incinta la mia ragazza? Quella mi ammazza!
« Che urli? Qui c'è gente che cerca di dormire! »
Linda uscì dalla sua camera in pigiama e mi sgridò per aver alzato la voce. A quanto pare, la notte precedente aveva lavorato più del solito e non si era ancora svegliata.
« Guarda! »
Gli indicai il test di gravidanza gettato nel cestino del bagno e non feci minimamente caso, per la prima volta, alle sue curve. La situazione mi preoccupava più del previsto.
« Beh? »
Mi rispose non capendo la gravità del fatto. Anche lei non era preoccupata alla vista di quel test, quindi voleva dire che la "gara" era tra Andrea e Mary. Ora le mie possibilità di essere il padre sono aumentate fino al 50%, 95% se contiamo la sfiga.
« Andrea è incita. Me lo sento! Maledico quel giorno in cui non ho usato il preservativo! Anzi, maledico il giorno in cui sono stato circonciso! »
« Volevi che te l'avessero tagliato alla radice? »
Rispose il piccolo Wolf ai miei deliri mentali, mentre io cercavo di calmarmi in qualche modo. Linda, invece, mi guardava scettica e si diresse verso il cestino del bagno.
« Scusami, la prossima volta butterò la mia spazzatura nel cestino di camera mia. »
Detto questo, chiuse la porta per tornare a dormire, lasciandomi da solo in un imbarazzante silenzio. Avevo commesso una figuraccia tremenda. Quel test di gravidanza era di Linda.
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Uno VS Tre
HumorQuesta è la semplice storia di un ragazzo appassionato al mondo nerd che condivide la casa con una squillo, con un medico ed un beta tester. Come potrebbe essere la vita in un contesto del genere? Sarà un sogno o un incubo? Diciamo che sono più prop...