Libro 1: 25) Combinazione mensile

2.6K 228 71
                                    

« Ultima chance.. Se fallisco questo test, mi toccherà iscrivermi alla facoltà di scienze biologiche e sappiamo entrambi che li il lavoro non lo trovi nemmeno a pagarlo! Quindi aiutami in questo momento difficile.. E poi tornerò a sbomballarti con la birra. »

Pregai il mio cervello di darmi una mano in questo momento difficile. Ero di fronte alla facoltà di medicina e chirurgia di Tor Vergata. Pronto, o quasi, ad affrontare il test di scienze infermieristiche. Il test non sarebbe dovuto essere troppo difficile.. Il problema maggiore era che c'erano più di 15 mila candidati che volevano tentare di entrare nella sede principale, me compreso. Non avrei mai voluto esser spedito alla sede di Tivoli o in culonia. Sarebbe stato troppo lontano da raggiungere e sarei stato costretto a cambiare casa.

« Scusami.. Sai dove posso trovare l'aula 1A4? »

Chiese una ragazza bionda con gli occhi azzurri, poco più bassa di me, che doveva effettuare il test quel giorno. Tutti gli studenti erano stati divisi per età ed io mi ritrovavo insieme con i nati di Marzo del mio anno di nascita. A quanto pare anche quella ragazza era stata messa nella mia stessa classe ed era nata il 12 Marzo. Si chiamava Consuelo ed era insieme ad una sua amica, nata il 15 Marzo, di nome Giulia. Quest'ultima aveva i capelli castani e gli occhi verdi. Aveva delle "curve" molto più graziose di Consuelo ed un sorriso splendente.

« Non saprei.. Se siete assegnate a quell'aula, possiamo cercarla insieme. Anche io devo fare il test li. »

Dissi pensando che fare conoscenza con qualche ragazza nuova sarebbe stato produttivo. Sia in vista di una futura amicizia, sia perché, se erano intelligenti, avrebbero potuto passare qualche risposta durante il test. Non mi giudicate solo perché ho pensato a copiare.. Sarà anche sbagliato, ma bisogna utilizzare ogni mezzo possibile con test del genere.

« Con piacere. »

Dissero le due ragazze insieme. Ma, prima di procedere con la ricerca, dovevo avvisare Satana che mi stavo allontanando. Si era diretta in bagno e mi aveva ordinato di aspettarla prima di entrare nell'aula a me destinata.

« Ok.. Aspetto un attimo mia madr.. »

Bloccai la mia lingua appena in tempo.. Non potevo mica dire che stavo con mia madre a fare i test d'ingresso. Mi avrebbero preso per un mammone ed avrei potuto dire addio alla possibilità di avere nuove amiche, addio alla possibilità di avere una fama da "tipo giusto" all'interno dell'università ed addio al sesso con quelle ragazze.. Su.. Non pensavate mica che non mi fosse per niente venuto in mente un pensiero semi-maligno su quelle ragazze. Eppure dovreste sapere che il piccolo Wolf si attiva sempre quando sente odore di top.. Ehm.. Di fanciulle. È pur sempre un predatore.

« Volevo dire.. Andiamo pure. »

Esclamai sapendo che, a fine test, mia madre avrebbe impilato la mia testa su un palo di legno fuori dal cancello di casa alla "Game of thrones" style. Ma ne sarebbe valsa la pena!

« Hasta la patata siempre! »

Urlò il piccolo Wolf cercando di far valere il suo pensiero. Una volta trovata l'aula, ci sedemmo in tre posti vicini, così da poterci suggerire una volta iniziato il test. L'aula si stava lentamente riempiendo e, pian piano, anche la gente si stava accorgendo del nostro gruppetto e subito incominciarono a pensare che potessimo copiare liberamente tra di noi. Ovviamente, come l'hanno pensato gli studenti, anche i professori hanno fatto un pensierino su tal proposito. Infatti, due del servizio d'ordine si erano appollaiati dietro di me per controllarci. Mai che mi vada di culo..

« Un gruppo unito è il miglior modo per vincere.. Ma temo che in questa "gara" vige il detto: chi fa da sé, fa per tre. »

La voce arrivò dalle mie spalle. Era una voce femminile abbastanza decisa. Una voce che senti che potrebbe farti partire una risata in ogni momento della giornata. Incuriosito da essa, mi girai per vedere chi aveva parlato.

« Oh.. »

Alle mie spalle c'era una ragazza dai lunghi capelli castani, occhi verdi ed un bel sorriso. Era alta quanto me, ma non potevo "ammirare" le sue curve dato che si era messa una felpa che non lasciava intravedere nulla. Potevo solo dire che non era grassa, ma che era.. Normale. Che c'è? Siete delusi? Ah, capisco.. Pensavate che alle mie spalle dovesse sbucare fuori Mary, così da rendere la mia storia più struggente a causa di un cliché tipico dei film degli anni 90'? Mi credete così banale? Io racconto verità celata da intervalli comici veramente accaduti.. Mica cerco di alimentare il fanservice solo perché fa "sangue" al pubblico.

« Perché dici questo? »

Chiesi incuriosito ed anche confuso dalla profondità dei suoi occhi.

« Semplice. È un test d'ingresso. Loro potrebbero levare il posto a te e tu a loro. Meglio lavorare da soli che far entrare qualcuno che hai aiutato, rischiando di rimanere fuori per questo. »

Cavolo se aveva ragione.. Avevo fatto prendere il controllo del corpo al piccolo Wolf e per poco non mi portava in malora.

« E poi ti stanno usando.. »

Aggiunse alla fine la ragazza. Feci una faccia perplessa per poter avere una spiegazione e non ci volle molto per riceverla.

« Quelle sono due capre che non hanno mai aperto un libro di biologia o di chimica in vita loro. Hanno cercato il primo "secchione" della zona e l'hanno abbindolato solo per avere le risposte giuste. E, mi dispiace dirtelo, tu sei il secchione in questione. »

Ci vuole del coraggio per darmi del secchione. Rasentavo la sufficienza in tutte le materie al liceo, tranne che in italiano. Ma, anche in quel caso, la giovane ragazza aveva ragione.

« Probabilmente non hai tutti i torti. »

Risi pensando a come mi ero fatto abbindolare da quelle due ragazze ed anche lei ricambiò sorridendo.

« Piacere, Leo. 13 Marzo e tento di entrare in infermieristica. »

« Daniela. 13 Marzo e tento ostetricia. »

Dovete sapere che quel giorno tutti ci presentavamo così, solo per poter ridere del modo assurdo che avevano usato per dividerci nelle aule. Lei tentava ostetricia, quindi non era una mia "rivale" per il posto da infermiere nella sede principale. Poteva essere un'alleata.

« Che c'è? »

Domandai a Daniela, che mi indicava la porta d'entrata dell'aula. Mi girai lentamente per vedere cosa ci fosse e vidi Satana che mi fissava dall'oblò della stanza con sguardo furioso e con del fuoco alle sue spalle. Probabilmente aveva ucciso qualche studente di passaggio ed aveva dato fuoco ai suoi corpi per "diminuire" la concorrenza. O per fare un sacrificio umano a qualche divinità pagana.. Non saprei dirlo con certezza.

« Quella è tua madre? »

Chiese quasi con terrore, notando che aveva lo sguardo fisso nella loro direzione. Mia madre non era un bel vedere quando era incazzata, normale che Daniela fosse spaventata.

« Purtroppo.. »

Bisbigliai disperato per non avere un attimo di pace e di calma. Non sarei riuscito a concentrarmi con tutta la tensione inviata dall'entrata verso il mio posto. Tensione, però, che fu annullata in un millesimo di secondo da Daniela.

« Divertente.. »

« Cosa? »

« Vedendoti con così tante ragazze, non avrei mai detto che tu fossi un mammone. »

Ecco fatto.. Reputazione, e prima impressione, andata a puttane..

.....................................................................................................

Se volete seguire tutti gli aggiornamenti, i retroscena della storia, le cazzate fatte dall'autore ed altro ancora, vi consiglio di seguire la pagina Facebook: Telespalla Wolf.

(Trovate il link cliccando sul tasto "Collegamento esterno" del capitolo)


Uno VS TreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora