Draco torna dopo qualche ora, il tempo é sembrato infinito é il mio pezzo di puzzle mancante, senza di lui mi sento sempre incompleta. A vedere dell'espressione non porta buone notizie, ha il viso serio con gli occhi vuoti, merda <<Allora? Tutto bene?>> non ha ancora aperto bocca e ormai é rientrato da minimo dieci minuti <<No Tortina, non va un cazzo bene>> si volta facendomi un debole sorriso e mi raggiunge sul letto, ho le palpitazioni non ho idea di cosa aspettarmi. Si siede e mi bacia dolcemente, lo allontano perché ho bisogno di sapere che cosa c'è di così brutto <<Devo partire, per qualche giorno, ho da sistemare alcune cose>> il mondo si blocca. <<Perche?>> chiedo guardandolo fisso in quegli splendidi occhi che mi fanno impazzire <<Perché il padre di Delphini, Voldemort é andato a casa dei miei genitori, minacciandoli>> stringe i pugni e prende fiato <<E anche se non ho niente da scusarmi, anzi é il contrario, sono obbligato per il nostro bene ad andare da loro>> mi siedo e lo abbraccio, trema e ricambia abbracciamdomi ancora più forte <<Grazie>> sussurro, non riesco a dire altro, si scosta e mi guarda <<Grazie?>> annuisco <<Si, tu fai tutto questo per noi, sei andato contro tutti per noi>> sorride e mi afferra per il viso <<Tortina, forse non hai capito, io uccederei per voi>> e poi mi dà un lungo bacio a stampo sulle labbra, sono sicura che ucciderebbe per me e Iris, anche io farei lo stesso per loro, sono la mia famiglia.
Scende a prendere qualcosa per cena e dopo poco tempo torna con un vassoio colmo di ogni genere di cibo, ho molta fame, da quando non ho più la nausea mangio per cinque persone. Poggia il vassoio sul letto e ceniamo <<Parto venerdì sera, sono anche più tranquillo perché così potrai alzarti dal letto>> che amore, ha calcolato i giorni della fine di questa prigionia <<Grazie amore>> si volta di scatto e mi guarda con la bocca aperta, poi scoppia a ridere <<Che cosa ridi stupido?>> divento viola dalla vergogna <<Mi hai chiamato amore>> dice facendo un espressione buffissima <<E quindi? Sei il mio amore, stronzo!>> inizio a ridere pure io <<Anche tu sei il mio amore tortina, ma non mi avevi mai chiamato così, non ti facevo una tipa da queste smancerie>> scoppio a ridere é proprio un idiota <<E se ti dicessi che invece lo sono?>> lo sfido con gli occhi <<Ti amerei lo stesso...amore>> mi afferra e mi strizza le guance, lo abbraccio e gli mordo il mento <<Tortina, smettila subito perché altrimenti ti faccio mordere qualcos'altro con quella bellissima bocca>> e mi bacia, ridiamo, ci baciamo e coccoliamo per l'intera serata e poi ci addormentiamo abbracciati e felici. Passiamo gli ultimi tre giorni insieme senza mai allontanarci, abbiamo parlato e riso tantissimo, ovviamente abbiamo anche litigato come adolescenti, ma ci siamo amati ancora di più.
Oggi é venerdì e mi fa già male il cuore al solo pensiero di dover stare chissà quanti giorni senza di lui.
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