Capitolo 52: Il nuovo covo

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LAURA'S POV

Alle parole di Francy, io e Anna ci giriamo per guardarci a vicenda negli occhi.

In quel preciso momento credo, anzi, sono certa che stia passando nelle nostre menti lo stesso identico pensiero: Finalmente!

Miriam segue la mora per le scale, mettendosi al suo fianco, e noi la imitiamo subito dopo, restando alle loro spalle.

Arrivate in cima, Erika ci raggiunge con il fiatone.

Erika: Scusatemi... se sono... un po'... scostante in...

Francy: Erika, respira.

La bionda fa come le dice per poi continuare: Sono piena di studio fin sopra ai capelli, come Laura potrà confermare. L'anno scorso rischiavo la bocciatura, perciò ho cominciato l'anno buttandomi subito sotto i libri...

Annuisco per confermare ciò che sta spiegando.

Anna: Tranquilla, capiamo benissimo.

Miriam: Sì sì. Comunque non mi interessa, mettiti dietro di noi e rimani in silenzio...

Francy: Miriam!

Miriam: Che c'è? Lo stanno pensando tutte, solo che non lo vogliono ammettere, come sempre. Ognuna di noi è troppo curiosa di scoprire il nuovo covo e...

Erika: Il nuovo covo? Che stiamo aspettando allora? Andiamo!

Erika supera Francy velocemente e si avvia per il corridoio, nonostante non conosca la strada.

Francy: ERIKA ASPETTA!! NON SAI LA STRADA!

La tassorosso la rincorre, mentre io e Anna sbattiamo contemporaneamente la mano destra sulla fronte.

Miriam: Spero che non attirino troppo l'attenzione.

Alzo un sopracciglio in direzione della serpeverde, la quale mi risponde facendo spallucce.

Laura: È da tempo che i professori non credono più che il nostro gruppo stia cercando le sale maledette. Anche se fanno casino, il massimo che può succedere è che diano loro una punizione.

Miriam: Quindi non ti importa che riceveranno una punizione? Magari con Filch?

Laura: Non era quello che intendevo, volevo...

Sbuffa, alza gli occhi al cielo e afferma: Stavo scherzando. Devo ammettere che è più divertente prendere in giro Watson. Si sarebbe sicuramente impappinata, io avrei riso a crepapelle e poi...

Anna: Scusate se vi interrompo, ma potremmo sbrigarci?

Laura: Hai ragione Anna. Neanche noi conosciamo la strada, quindi non dobbiamo perderle di vista.

Miriam annuisce e si mette a correre dietro me e Anna.

~~~

Per quella che potrebbe essere una buona mezz'ora, come anche un'ora, percorriamo scale a manetta fino ad arrivare al corridoio del settimo piano.

Francy si ferma di colpo e Miriam anche, facendo quasi andare a sbattere me, Erika e Anna contro le loro schiene.

Francy: Eccoci arrivate.

Erika: Ma non c'è nulla.

Inizio a ispezionare la zona: Francy si è fermata davanti a un muro privo di qualsiasi quadro o altri ornamenti, e lo sta fissando con una inquietante intensità.

Voltandomi, riconosco, appeso sulla parete opposta, l'arazzo di Barnaba il Babbeo, colui che cercò invano di insegnare la danza classica ai Troll.

Mia sorella maggiore mi ha informato su ciò che si trova di fronte a tale arazzo, perciò non sono sorpresa quando sul muro che prima era completamente vuoto, si forma una grande porta.

Le altre la osservano a bocca aperta.

Erika: Per caso sei una sorta di Legilimens?

Laura: Erika, i Legilimens leggono la mente delle persone.

Erika: Ah. Ma allora com'è possibile che...

Francy apre la porta e avanza, seguita da noi altre.

Francy: Questa è la Stanza delle necessità. Muta in base a ciò di cui il mago che le passa davanti ha bisogno. Ogni volta che ci incontreremo qui, dovrete pensare semplicemente di voler entrare in un luogo adatto alle riunioni ed esercitazioni delle prescelte.

Mentre parla, io, Erika, Anna e Miriam osserviamo, stupefatte, l'immensa e luminosa sala in cui siamo appena entrate: delle colonne di marmo, tra il rosso porpora e il marrone, sorreggono qua e là il soffitto aprendosi in ventagli bianchi dalle striature rosse. Alla nostra destra sono perfettamente allineate, l'una accanto all'altra, alcune finestre in stile gotico, somiglianti a quelle che di solito si trovano nelle cattedrali. Davanti a noi, in fondo, c'è un affresco colorato che non riesco a identificare bene per la lontananza. Infine, sotto i nostri piedi, si espande un pavimento di colore rosso chiaro con dei grandi rombi bianchi.

Dopo pochi passi, Francy si blocca, si gira verso di noi e domanda: Vi piace?

Laura: Ma che domande fai?! Ovvio che sì!

Erika: Infatti, è bellissimo.

Miriam: Sembra di essere in una cattedrale.

Anna: Vero. Così sì che mi viene la voglia di allenarmi dopo le lezioni!

Alzo gli occhi al cielo, sorridendo: nonostante la sua pigrizia, Anna è bravissima a scuola, soprattutto in Incantesimi e Difesa contro le Arti Oscure.

Francy: Bene. Allora il primo incontro lo terrai proprio te, Anna. Se avete finito di ammirare la Stanza delle Necessità, ci incontriamo domenica dopo pranzo.

Rido alla faccia spiazzata di Anna, la quale probabilmente non si aspettava che Francy le desse un incarico così importante.

Erika: Bene, se non c'è altro da dire devo proprio andare... ciao.

Nessuna risponde e io la guardo per domandarle dove è diretta, anche se sospetto già qualcosa, ma lei corre via prima che io abbia il tempo di aprir bocca.

𝕴𝖑 𝖒𝖎𝖘𝖙𝖊𝖗𝖔 𝖉𝖊𝖑𝖑𝖊 𝖘𝖆𝖑𝖊 𝖒𝖆𝖑𝖊𝖉𝖊𝖙𝖙𝖊Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora