ERIKA'S POV
Apro gli occhi sentendo il petto di Josh alzarsi e abbassarsi piano sotto di me.
Giro la testa appoggiando il mento sulle braccia che ho appena incrociato, per poi fermarmi a contemplare i lineamenti perfetti del suo viso.
Sono così fortunata ad averlo, non so cosa farei senza di lui.
Apre gli occhi sbattendoli e si mette a sedere, costringendomi a spostarmi.
Erika: Buongiorno.
Josh: ...cos'è successo?
Sorrido con aria sognante ripensando alla giornata perfetta di ieri.
Erika: Beh vediamo... ieri era San Valentino... siamo stati assieme tutto il giorno... mi hai portato in quel nuovo ristorantino a Hogsmeade... abbiamo bevuto un pochettino...
Josh: Oddio non posso averlo fatto...
Si alza di scatto e con agitazione, si riveste.
Lo osservo con un'espressione confusa.
Erika: Va tutto bene...?
Senza degnarmi di uno sguardo, si mette le scarpe ed esce fuori dalla stanza.
Sussulto, indosso la divisa il più velocemente possibile e lo seguo fuori dal dormitorio dei Serpeverde.
Quando riesco finalmente a raggiungerlo, mi avvinghio al suo braccio destro tirandolo verso di me per fermarlo.
Erika: Che succede? Perché sei scappato così?
Josh si gira, liberandosi dalla mia presa.
I suoi occhi si posano dappertutto tranne che su di me.
Josh: Dobbiamo lasciarci.
Il mio cuore salta uno, due, non so quanti battiti.
La vista mi si offusca e nella mia mente continuano a risuonare le parole che ha appena pronunciato.
Mi risveglio dal mio stato di trance solo quando mi accorgo che se n'è di nuovo andato via.
Si è volatilizzato prima che io me ne rendessi conto.
Non accettando tutto ciò che è appena successo, comincio a correre per i vari corridoi alla sua ricerca.
Arrivata a una sorta di incrocio, avverto delle voci famigliari e freno coi piedi poco prima di svoltare l'angolo.
Mi affaccio quel poco che basta per capire da chi provengano le due voci famigliari e, vedendo chi sono, tiro subito indietro la testa.
Miriam: Quindi? Che devi dirmi di tanto importante?
Christian: Io... penso di non voler fare più il doppio gioco con Francesca, Mir.
Doppio gioco? Ma cosa...
Miriam ride e afferma con ironia: Non mi dirai mica che ti sei innamorato di quella tassorosso?
Christian: Io...
Miriam: Ah no aspetta, ho capito. Inizi a provare pena per lei.
Christian: No non...
Miriam: Posso aiutarti. Mmm... ad esempio puoi...
Christian: Mir, ti assicuro...
Miriam: ...TROVATO! Immagina che al posto della saguemarcio ci sia la persona che entrambi...
Christian: MIRIAM MI FAI PARLARE?
Dopo un breve momento di silenzio, Christian continua: Grazie. Ricordi la regola che mi hai detto e stradetto fin dall'inizio? Ecco... l'ho infranta. Mi sono innamorato veramente di Francesca.
Un altro momento di silenzio.
Quando la serpeverde riprende a parlare, il suo tono è gelido: Quindi che cosa hai deciso di fare?
Christian: Come ho anticipato prima, non voglio più prenderla in giro. Le confesserò ciò che ho fatto.
Miriam: È la tua ultima decisione?
Christian: Sì.
Il rumore di qualcosa che viene estratto dalla tasca interna di una divisa risuona nel corridoio.
Christian: Perché hai tirato fuori la tua bacchetta?
Spalanco gli occhi e con cautela mi affaccio nuovamente.
Miriam: Non mi lasci altra scelta, Chris.
Il volto del serpeverde impallidisce.
Christian: Non le rivelerei che sei stata tu ad architettare tutto questo, Mir.
Miriam: Sai benissimo che la tua confessione rovinerebbe il piano più importante.
Piano più importante ?
Christian abbassa la testa e ci rimurgina su per un po', ma nel momento in cui la rialza, il suo sguardo sembra trasmettere che la decisione iniziale è quella definitiva.
Si prepara a prendere anche lui la bacchetta, ma Miriam è più svelta e lancia 'Imperio' prima che lui possa aprir bocca.
Una luce verde lo colpisce in pochi secondi, tuttavia il serpeverde sembra illeso, anche se un po' con la testa tra le nuvole.
Imperio... mi pare di averlo già sentito nominare... non ricordo di cosa si tratti...
Miriam: Scusami, il mio piano è molto più grande della tua piccola cotta adolescenziale. Mi servi sotto il mio totale controllo. Stai tranquillo però, ciò che ti ho fatto sarà temporaneo.
Lo "zombie" Christian annuisce.
Trasalisco e mi nascondo subito dopo.
Mi è appena venuto in mente cos'è Imperio: una delle tre maledizioni senza perdono, che, appunto, mette sotto il totale controllo il bersaglio, riducendolo in uno stato di zombie.
Se la scoprissero, Miriam potrebbe finire nella prigione di Azkaban...
All'improvviso, realizzo TUTTA la verità.
Mi metto a correre a più non posso.
Lo strano comportamento di Josh ora ha un senso: è Miriam che ha costretto Christian, Josh e probabilmente anche Mike, ad innamorarsi di noi per farci poi soffrire... o forse per qualcosa di ancora più meschino?
Non lo so, l'unica cosa di cui mi importa in questo momento è Josh.
E ora che ci penso meglio, so anche dove trovarlo.
~~~
Come credevo, Josh è seduto sulla sponda del Lago Nero e il suo campo visivo è concentrato, come sempre, sulle numerose creature acquatiche che vivono lì sotto.
Mi blocco ad alcuni passi da lui, con il cuore a mille e il fiatone.
Con un sorriso smagliante lo guardo mentre si gira, pronta a rivelargli ciò che ho appena scoperto, tuttavia i suoi occhi si fermano prima su di me, con un'evidente sorpresa e un accenno di speranza, e poi su qualcuno o qualcosa che è dietro di me.
Si alza di scatto e cerca di raggiungermi, tendendo anche il braccio destro verso di me.
La sua espressione è una maschera di totale paura.
Josh: Erika spostati!!
Lo osservo con confusione mentre sento qualcosa colpirmi da dietro.
Miriam: Oblivion.
Una specie di scarica elettrica sale dalla mia schiena per arrivare infine al mio cervello, dove una parte di esso sembra come esplodere.
Josh: Che cosa hai fatto!?
Non ricordo perché sono qui né come ci sia arrivata né...
Ad un tratto, mi sento stanca e leggera.
Le gambe mi cedono, ma due forti braccia mi afferrano e mi stringono sul petto del proprietario, poco prima che io sprofondi in un sonno profondo.
STAI LEGGENDO
𝕴𝖑 𝖒𝖎𝖘𝖙𝖊𝖗𝖔 𝖉𝖊𝖑𝖑𝖊 𝖘𝖆𝖑𝖊 𝖒𝖆𝖑𝖊𝖉𝖊𝖙𝖙𝖊
Fanfiction~Tutte diciamo 'Alohomora maxima maledictus sale' (come recita il libro) e la parete nella quale si trovava il libro sparisce, lasciando posto ad un grande portone marrone con un grande affresco vetrato e colorato al centro: sulla parte inferiore so...