"Il mio primo pensiero era lui..."

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Cate's pov

Quando aprì gli occhi incontrai un soffitto bianco.
Mi mossi leggermente, mi faceva male tutto.
Girai piano la testa dall'altro lato, e vidi una figura familiare.
George era seduto su una sedia di fianco al mio letto, muoveva le gambe nervosamente, e aveva le mani incrociate sotto il mento con espressione persa.
-George...- la mia voce uscì come un flebile sussurro,
-Cate!- spalancò gli occhi alzandosi dalla sedia,
mi prese la mano e mi guardò negli occhi...
-come ti senti?- chiese preoccupato,
-mi fa male tutto..- contorsi il viso in un espressione di dolore,
-puoi aiutarmi a mettermi seduta, Georgie?- sussurrai dolcemente,
-ho paura di farti male..- scosse la testa,
-tranquillo, so che non lo farai...- mi sforzai di sorridere,
George annuì e con cautela mi aiutò.
Mi sistemò il cuscino dietro la schiena, e mi ci fece appoggiare contro.
Quando riuscì a stare sistemata sospirai cacciando fuori tutta la pensante sensazione che avevo in petto.
-dove siamo?- lo guardai,
-al San Mungo...- abbassò lo sguardo,
-come ci siamo arrivati?- chiesi,
-volevamo portarvi in un ospedale babbano...ma sarebbero potuti sorgere vari problemi..- scosse la testa tristemente,
-Fred?- dissi con voce rotta,
il mio primo pensiero era lui...
-non me lo lasciano vedere, Cate..- mi guardò negli occhi, e notai la scintilla di tristezza immensa che li attraversava,
-come sta?- fissai George,
-è fuori pericolo...ma non sta bene, non si è ancora svegliato.- si portò una mano dietro il collo,
le lacrime iniziarono a salirmi agli occhi, e velocemente rigarono le mie guance.
-io..m-mi dispiace..- piansi,
-è colpa mia...è solo colpa mia.- singhiozzai incessantemente mentre non vedevo più nulla a causa delle lacrime che mi offuscavano la vista,
George si avvicinò a me con cautela...
-Cate...non dire così ti prego..- mi strinse piano la mano,
-sai bene che non è colpa tua.- mi portò una mano alla guancia,
scossi la testa, non riuscivo a fermare il pianto.
-se ora fosse in pericolo a causa mia...io non me lo sarei mai perdonata!- esclamai,
-sì ma ora è fuori pericolo Cate...stai tranquilla..- mi assicurò George,
-allora perché non si è ancora svegliato?- lo guardai mentre tiravo su con il naso,
-io..non lo so..- si avvicinò abbracciandomi.

Piansi sul petto di George finché non mi "calmai".
Nella stanza entrò una medigma.
-è tutto apposto...è normale che tu senta dolore ora..- disse dopo aver fatto vari controlli,
-già..dopo un incessante maledizione cruciatus..- mormorò arrabbiato George, ed io gli strinsi la mano per rassicurarlo.
-ah, mi scusi..- George chiamò la medigma prima che potesse uscire dalla stanza,
-come sta mio fratello?- le chiese speranzoso,
-la situazione è sempre la stessa..- la medigma strinse le labbra dispiaciuta,
-dobbiamo vederlo.- affermai io,
-io...non so se sia il caso..- ci guardò lei,
-la prego...per pochi minuti..- la guardai distrutta,
lei sospirò ed annuì.
Io e George ci guardammo felici,
dopodiché lui si avviò;
io dopo essermi rimessa un po' , e aver bevuto una pozione per farmi passare il dolore, mi diressi da Fred.

Camminavo per i corridoi del San Mungo.
Stranamente vuoti.
-mi scusi, può dirmi la stanza del paziente Weasley?- chiesi ad un infermiere,
-certo..- aprì il suo blocchetto,
-Frederick Gideon Weasley?- alzò un sopracciglio,
-sì, lui..- risi leggermente,
-infondo al corridoio, la porta a destra..- sorrise allontanandosi, lo ringraziai e procedetti.

Quando arrivai fuori la porta verde,
bussai con il cuore in gola.
-avanti..- rispose George tristemente,
entrai, e lo guardai con sguardo afflitto.
Mi avvicinai al letto di Fred, e mi vennero i brividi.
-si riprenderà..- sorrisi amaramente a George, il quale senza pensarci due volte mi abbracciò forte...
-non ho potuto farlo finché non ti passava il dolore..avevo bisogno degli abbracci della mitica Cate..- borbottò con la faccia nei miei capelli,
gli accarezzai la schiena,
-ti voglio bene Georgie...- lo strinsi anch'io e sospirai.

George si staccò da me,
-vi lascio da soli..- mi "sorrise" compiaciuto,
lo ringraziai, e lui uscì dalla porta.
George era molto avvilito, il solo pensiero di stare senza il fratello lo distruggeva totalmente...il sorriso gioioso che aveva sempre impresso sul volto, gli era sparito del tutto.

I'll always be yours//Fred Weasley.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora