Cate's pov
Ero felice che finalmente quella lunga giornata di scuola fosse finita; oggi forse la mia preghiera si era esaudita, dopo aver sperato in tutti i modi possibili e immaginabili di non incontrare quello sbruffone di Jace dopo l'ultimo episodio...infatti fortunatamente non si era fatto vivo. Arrivai al cancello e da lontano vidi una chioma rossa che mi sorrideva... -George!- gli corsi incontro abbracciandolo, -Ciao splendore..- mi salutò lui, mi guardai intorno -George? Dov'è Fred?- chiesi stranita dal fatto che non era lì con lui, -non lo so Cate, non lo vedo da almeno mezza giornata...oggi non c'era a pranzo...- disse giù di morale, spalancai gli occhi -George, ma che significa che non lo vedi da mezza giornata e che oggi non era a pranzo?! Dov'è andato?!- chiesi preoccupata, -Non lo so...stamattina abbiamo avuto una piccolissima discussione e lui sosteneva di aver ragione, c'era anche tua madre davanti...è uscito sbattendo la porta di casa..- mi rispose con tono più preoccupato del mio, -Dannazione! Ma che combina?!- chiesi e la mia faccia assunse un espressione intimorita...chissà dove si era cacciato... -Vieni Cate, torniamo a casa...magari è già lì.- mi invitò George e ci incamminammo verso casa. -Ma che diavolo gli passa per la testa! É proprio un bambino! Ti sembra modo di comportarsi così e sparire per mezza giornata?- dissi furiosa rompendo il silenzio che si era creato fra me e George... -Non lo so...avresti dovuto vederlo...non era mai stato così giù di morale e arrabbiato...- mi rispose, -non è una buona scusa per andarsene via così Georgie...- lo rimbeccai; arrivammo fuori casa con la speranza di trovarlo già dentro, ma quella speranza fu vana, -Non é ancora tornato...- disse mia madre preoccupata vedendo entrare dalla soglia me e George...mi buttai sfinita sul divano... -Perché si è arrabbiato così tanto Georgie? Di cosa stavate parlando?- chiesi esausta massaggiandomi la testa, George gettò un occhiata a mia madre e rispose -Non posso dirtelo Cate...-, ma cosa significava? Ma stanno scherzando? Sono preoccupata per Fred e loro mi dicono di non potermi dire niente? -Bene.- dissi, e mi alzai nervosamente dal divano, allungai di scatto il braccio a terra prendendo lo zaino e salì le scale con passi pesanti. Dopo aver passato un intero pomeriggio a studiare erano le 20:00 di sera, e di Fred ancora nessuna traccia; sbuffai e mi alzai dalla scrivania...mi era venuto un forte mal di testa, decisi così di fare una bella doccia calda per alleviare la tensione che c'era dentro di me. Mi spogliali, chiusi la porta del bagno a chiave ed entrai in doccia...appena il mio corpo entrò a contatto con l'acqua calda i miei nervi si rilassarono e l'acqua che mi lavava i capelli aveva mandato via il pensante mal di testa. Dopo una buona mezz'ora uscì dalla doccia, indossai il pigiama e avvolsi i capelli in un turbante. Prima di iniziare a pettinarli decisi di scendere giù per bere un po' d'acqua; trovai George sul divano intento a vedere la tv e mia madre che apparecchiava la tavola. -Ancora niente?- chiesi tristemente, -No tesoro..- mi rispose mia mamma; George era ancora più triste e pensieroso di me, oggi non l'avevo calcolato minimamente, e l'avevo anche trattato male per qualcosa di cui lui non aveva colpa...mi sentivo tremendamente in colpa; mi sedetti di fianco a lui sul divano, -Georgie...- lo chiamai dolcemente, lui non si girò, -Mi dispiace per oggi Georgie, so quanto sei triste e pensieroso in questo momento, avrei dovuto starti vicina ma ero troppo arrabbiata...- dissi abbracciandolo.. -mi perdoni?- gli chiesi, facendo gli occhi da cucciolo, lui si girò verso di me e mi strinse a sé sorridendomi, -Cate, non sono arrabbiato con te..so che anche tu sei preoccupata per quell'idiota di mio fratello...- sospirò e io mi appoggiai a lui, -Ti voglio tanto bene Georgie...- gli dissi dolcemente, -Anch'io piccola Cate..- e mi posò un bacio sulla fronte. Notò poi il mio turbante e rise -Cos'è questo?- mi chiese indicandolo e ridendo, -Un turbante George..- risi anch'io -Ci avvolgo dentro i capelli quando sono bagnati..- gli spiegai, -Sembri il genio della lampada Cate...- rise sonoramente e io mi diedi un aria di importanza chiudendo gli occhi, -Esaudisco ogni tuo desiderio!- dissi scherzando, -Beh allora...potresti dirmi dove si trova il mio fratello stupido che sta facendo preoccupare tutti?- mi disse sia con tono ironico che triste, -Questo non lo so George...- risposi e tirai a me le ginocchia e ci appoggiai su la testa. Dopo poco George mi pettinò i capelli e me li asciugò, -Wow! Sei un vero professionista Georgie..- risi prendendolo in giro -So fare moltissime cose io!- disse saggiamente ed entrambi ridemmo. Dopo aver mangiato, anzi dopo essere stati forzati da mia mamma a mangiare, visto che né io né George avevamo fame, andammo a dormire. Erano ormai le 23:00 e di Fred nessuna traccia, -George?...- lo chiamai, -Si Cate?- rispose, -Potresti dormire con me stanotte? Vorrei compagnia...non mi va di stare sola.- gli sorrisi amaramente, -Certo Cate, andiamo..- mi abbracciò e salimmo le scale e poi ci mettemmo a letto. Passò un ora, nessuno dei due riusciva a dormire, -George?- lo chiamai nel buio, -Stai dormendo?- gli chiesi insicura, -No Cate..secondo te sto dormendo?- disse in tono triste e io mi girai sul suo lato accendendo la lampada sul comodino, -George dove si sarà cacciato...se gli fosse successo qualcosa di brutto?- chiesi mentre alcune lacrime mi rigavano il viso, -Ehi piccola Cate non piangere, starà bene... é Freddie..sai com'è fatto..- e mi asciugò le lacrime, e io lo ricambiai con un mezzo sorriso, -Ora cerchiamo di dormire Cate...siamo entrambi stanchi..- mi disse e io annuì girandomi dal lato opposto spegnendo la lampada, -Buonanotte Georgie..- dissi, -Notte..- mi rispose lui. Guardai la sveglia sull'orologio, erano le 4 del mattino e non ero ancora riuscita ad addormentarmi nonostante fossi stanca morta, George dormiva già da un pezzo e non l'avrei mai svegliato... "Perché fai così Fred? C'è qualcosa che io non so?" dissi parlando sottovoce tra me e me. Mi addormentai solo quando furono le 5 del mattino. Il mattino seguente mi svegliai tardi, -Cavolo! Non ho sentito la sveglia..- erano le 10:00 e la scuola era iniziata già due ore fa,quindi quel giorno stetti a casa. -Fred?!- urlai scendendo giù per le scale, -Buongiorno Cate..- mi sorrise dolcemente George, mi fece un cenno con la testa sconfitto, capì che Fred non era tornato. Salì sopra, mi vestì e mi lavai e uscì di corsa fuori casa senza dire niente a nessuno. -Dove vai!?- esclamò George alle mie spalle riaprendo la porta, -a cercare Fred! Tu stai a casa nel caso dovesse tornare.- e mi allontanai da casa. Dove dovevo andare? Non lo so, guardai in molti posti della città e poi andai in piazza dove ci trovai solo Jace, mi avvicinai -Jace?- gli chiesi gentilmente, non volevo altri problemi, alzò la testa e vidi com'era ridotto...avevo un brutto presentimento. -Ciao bellezza...- disse in tono malizioso, -Hai visto Fred?- chiesi diretta, -Chi capelli rossi?- chiese lui con sguardo schifato, ed io annuì; -Ah si, ieri, vedi è stato proprio il tuo amichetto a fare questo..- disse arrabbiato indicandosi l'occhio nero ed il naso gonfio... -mi dispiace..- dissi a bassa voce, anche se in realtà non mi dispiaceva affatto... -quindi non l'hai visto da ieri?- chiesi dondolandomi sui piedi e lui scosse la testa. Mi allontanai per tornare a casa, ma lui mi afferrò per le braccia facendomi sbattere contro un albero, -Ahia! Ma cosa fai Jace!- urlai cercando di liberarmi dalla sua presa, ma fallendo miseramente, -Che ne dici eh bellezza? Se mi aiuti a vendicarmi?- chiese con un sorriso beffardo, -Jace lasciami!- urlai, ma lui era il doppio di me e mi teneva saldamente contro l'albero, -Nah, non penso proprio...ora io ti faccio tornare a casa con qualche graffio...così quando lui ti vedrà verrà da me e io sarò pronto per picchiarlo proprio come lui ha fatto ben due volte con me!- sbraitò, -Jace ti prego...mi stai facendo male!- dissi lamentandomi, si fiondò su di me e mi baciò, cercavo di scansarlo ma non ci riuscivo,aveva tutto il suo peso su di me. Cercai di camminare più in là, ma inciampai e battei la testa su qualcosa, sentivo il mondo girare in torno a me, e poi chiusi gli occhi. -Cate ti prego apri gli occhi!- sentivo una voce che mi parlava e qualcuno scuotermi, non riuscivo a capire nulla, -Cate ti prego!- piangeva; aprì lentamente gli occhi...vedevo tutto sfocato, dov'ero? Misi a fuoco la situazione e mi trovai a terra, -George?- mi girai verso di lui riconoscendolo, -Si Cate si! Sono io!- disse felicemente e mi abbracciò, -Per tutti i folletti Cate, non sai che paura mi hai fatto prendere...sono venuto qui e ho trovato Jace che cercava di svegliarti..ha detto che non era sua intenzione e che si scusa..- disse tristemente George, -Certo come no..- dissi con un filo di voce massaggiandomi la testa, -Che vuoi dire?- chiese titubante, cambiai discorso, -Cavolo che mal di testa...che ore sono?- dissi mentre cercavo di alzarmi da terra ma con scarsi risultati, -Sono le 16:00 del pomeriggio Cate..- mi rispose George, -Le quattro?!- chiesi sbalordita, George annuì, -Ma per quanto tempo sono stata qui così?- chiesi in panico, -Non lo so Cate...quando sono arrivato Jace era completamente in lacrime perché non riusciva a svegliarti, tua mamma e tuo padre sono a casa preoccupatissimi.- disse dolcemente, -E Fred?- chiesi, ed una scintilla di speranza mi illuminò gli occhi, ma George scosse la testa; non parlai, non era ancora tornato.. -Vieni Cate, torniamo a casa...- disse sollevandomi da terra, -Ce la fai a camminare o a stare in piedi?- mi chiese, ci provai, ma appena poggiai il piede destro a terra una fitta mi attraversò la caviglia, -Ahia!- dissi e mi accovacciai verso terra mentre George mi sosteneva, -Vieni qui Cate..ti porto io..- disse George, -No Georgie, non ce n'è bisogno...-dissi cercando di rimanere in piedi, -Oh si che ce n'è bisogno Cate, non ti reggi in piedi.- e mi prese in braccio portandomi a casa. Quando varcai la soglia di casa portata in braccio da Georgie mia mamma seguita da mio padre,si fiondarono subito su di me, -Oh Cathryn che ti è successo...- disse mamma con occhi lucidi mentre mi accarezzava la mia testa dolorante, -Sto bene mamma..- dissi rassicurandola, -Oh sì signora, sua figlia é una roccia.- mi sorrise George, dal salotto uscì un altra figura, la testa mi girava ancora, -Fred?- dicemmo all'unisono io e George allibiti, -Cathryn!- urlò lui correndo verso di me, -Cosa ti è successo..- disse con gli occhi pieni di lacrime, -Stai così per colpa mia?- mi chiese, non lo risposi, ma George annuì arrabbiato, -Si Freddie, sei un vero idiota.- disse George in tono freddo, -Io, mi dispiace..- e fece per prendere la mia mano, -Non toccarmi Fred.- dissi arrabbiata, -George fammi scendere..- gli sorrisi e lui mi posò sul divano;mi alzai di scatto e sentì girarmi la testa, ma non ci diedi peso, mi avvicinai a Fred con sguardo furibondo e un po' zoppicante, -Tu!- dissi puntandogli il dito contro il suo petto, -Tu, Frederick Gideon Weasley! Dove sei stato?! Ti sembra normale fare così! Sparire per ben due giorni! Non sai quanto siamo stati preoccupati per te! Stanotte non ho chiuso occhio! E tu? Tu cosa fai ti presenti qui dicendo "É per colpa mia?"- gli dissi furiosa scimmiottandolo, -Sei un bambino Fred! Non sapevo perché ti stessi comportando così! per di più non so perché hai fatto così! Non sapevo dov'eri! Non sapevo niente.- dissi tra la rabbia e le lacrime, "no, ora non posso piangere, devo trattenere questa mia stupida emotività" pensai, e così feci, cacciai indietro le lacrime e lo lasciai parlare, -Cate, ero arrabbiato...non so che mi sia preso...- si giustificò, - Hai solo questo da dire?! Ti giustifichi dicendo "non so cosa mi sia preso"?! Per di più ho visto Jace in quello stato, ma che ti è preso! É lui che mi ha ridotta così se vuoi saperlo Fred, e se non fosse arrivato George non so cosa mi sarebbe accaduto!- ringhiai, e lui rabbrividì al nome di Jace, -Mi ha detto che vi siete baciati, e tante altre cose..- disse pentito, -E tu, ci hai creduto?- dissi sbalordita, lui abbassò lo sguardo, non lo feci nemmeno parlare, -Incredibile!- sbottai, in quel momento un giramento di testa molto forte mi fece cadere sul divano, con la caviglia e la testa dolorante, -Sta attenta tesoro..- disse la mamma mentre lei e George mi aiutavano, -basta così Cate, non puoi continuare ad arrabbiarti in queste condizioni.- mi disse George apprensivo, -Aiutami a salire in camera Georgie, ho bisogno di stare da sola.- dissi fredda, -vieni George, ti aiuto..- disse mio padre affiancandomi dal lato sinistro, lanciai un ultimo sguardo rabbioso a Fred che era rimasto lì impietrito e salì di sopra zoppicando aiutata da George e mio padre. Mi stesi, e dopo qualche ora i dolori alla caviglia e alla testa fortunatamente si alleviarono fino a scomparire. Notai sul comodino la foto scattata da George qualche giorno fa...io e Fred nel giorno del mio compleanno, l'osservai un po'...ero ancora arrabbiata con lui, ma penso che se si fosse fatto vedere ora nella mia camera l'avrei perdonato all'istante, quindi chiusi gli occhi e finalmente riuscì a dormire, con quella foto tra le mani.
Fred's pov
Io e George eravamo sul divano, io con la testa sulle mani e George che mi guardava ancora imbestialito. -Per favore George, smettila di guardarmi così..non sono dell'umore giusto..- gli dissi con voce flebile, -Non sei dell'umore giusto?! Fred non posso fargli un torto per la sfuriata che ti ha fatto, ha ragione.. devi vedere in che stato era!- esclamò, -perché ti sei comportato così Freddie?- mi chiese apprensivo avvicinandosi a me...lo guardai, -Non so che fare George, sono preoccupato, se le accadesse qualcosa? Non riuscirò a perdonarmi mai più quello che le è accaduto qui oggi...figuriamoci con una bacchetta puntata sotto al suo collo..- dissi spiegandomi, -Fred il tuo problema è...che tu, sottovaluti troppo Cathryn da quando é andata via da Hogwarts...sai anche tu quanto è cocciuta e quanto sia forte il suo carattere! Perché non le lasci la scelta?- mi guardò profondamente, -Non sappiamo cosa sceglierebbe...e lei non può dircelo..- dissi con un tono falso, mi guardò sbalordito, -oh ma andiamo! La conosciamo meglio di chiunque altro, tu..la conosci meglio di chiunque altro! Sai che lei vorrebbe essere lì ad aiutare i nostri amici, non qui..- mi disse cercando di convincermi, sospirai, -Va bene Georgie, hai ragione, non può essere condizionata dalle mie scelte sopratutto avendo un ricordo obliviato..- dissi a bassa voce, -Finalmente l'hai capito! Pensa che appena torniamo lì sarà tutto come prima Fred, torneremo a fare tutti i nostri scherzi, a sgattaiolare nel dormitorio delle ragazze, in sala comune...e tutto andrà per il verso giusto! Ora che ci fai ancora qui testa di rapa?!- esclamò, -Cosa dovrei fare!? È arrabbiata a morte con me!- dissi facendo spallucce, e George scosse la testa in modo rassegnato, -Aah! Mai possibile devo dirti tutto io!..va di sopra e fatti perdonare brutto scemo!- disse ironicamente facendomi alzare dal divano e spingendomi su per le scale, -Ah non so minimamente come faresti senza di me...- disse in tono saccente, risi -Ti voglio bene George..- gli dissi, -Anch'io Freddie...ora vai!- e mi indicò la stanza di Cathryn mentre lui scendeva di nuovo le scale. Entrai in camera...stava dormendo con lo sguardo corrucciato...le sorrisi e mi sedetti di fianco a lei...notai che in mano aveva una foto...sorrisi di nuovo come un ebete, e le sfilai piano la foto dalle sue mani per guardarla. Dopo qualche secondo lei aprì gli occhi, come se qualcosa le fosse stato rubato, si tirò su a sedere e mi guardò, -Ehi...- dissi, -Ciao...-mi salutò strofinandosi gli occhi e incrociando le gambe, -Come ti senti?- le chiesi gentilmente, -Molto meglio...- rispose lei abbassando lo sguardo e giocherellando con le sue dita. Rimanemmo in silenzio...poi decisi di parlare, -Cate..- la chiamai e lei alzò lo sguardo puntando i suoi bellissimi occhi nei miei... -Mi dispiace Cate, mi dispiace per tutto...é che quando si parla di te mi sento così protettivo, anche se so bene che sei forte e sai cavartela benissimo da sola..- il suo sguardo si addolcì ed io continuai, -Mi dispiace che tu ti sia preoccupata e che io sia sparito così come un idiota non dicendo niente, sopratutto, mi dispiace che tu sia tornata a casa in quello stato per colpa mia...io...io non me lo perdonerò mai Cathryn.- dissi con la voce tremante al solo ricordo di lei che entrava da quella porta in braccio a George come se a malapena riuscisse a stare sveglia. -Mi perdoni Cate? Non riesco a stare tranquillo sapendo di non essere in buoni rapporti con te..- dissi guardandola con occhi dolci, lei si alzò di scatto e mi abbracciò forte, appoggiando la testa sulla mia spalla e singhiozzando, -Sei uno scemo Fred Weasley!- disse mentre io le accarezzavo la schiena, -Non farlo mai più okay?!- disse asciugandosi le lacrime mentre si staccava da me, -Promesso piccola Cate, non lo farò mai più...te lo giuro.- le dissi intrecciando le mie mani con le sue, e lei si buttò su di me facendomi cadere all'indietro sul letto e mi baciò appassionatamente. Non ci staccammo più, lei era sopra di me e le mie mani iniziarono ad intrufolarsi sotto la sua maglietta e le accarezzai dolcemente la schiena...sapevamo entrambi come sarebbe andata a finire se non ci fossimo fermati, ma ci staccammo entrambi contemporaneamente, -Non possiamo Fred..- mi disse lei sorridendomi, -Ci co-conosciamo d-da pochissimo e non sono ancora pronta...p-poi giù ci sono gli altri e io...- stava iniziando a parlare freneticamente e io la fermai, -Ehi Cate, lo so, tranquilla...non era mia intenzione.- le spiegai e lei mi sorrise e mi baciò di nuovo arrossendo, -Sei bellissima Cathryn Evans.- le dissi tra un bacio e un altro.
Ehilà! Come va? Spero vi piaccia questo capitolo👉🏼👈🏼
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I'll always be yours//Fred Weasley.
Fanfic[STORIA NON FINITA] Cathryn fa parte di una famiglia di babbani dove lei è l'unica strega, ma purtroppo il ricordo di quel mondo fantastico, di hogwarts, le è stato obliviato per la sicurezza di tutti. Cate riuscirà a ricordarsi pian piano tutto so...