I'll always be yours//Fred Weasley.

La prima lezione

Cate's pov

2 giorni dopo...

Le feste di Pasqua erano quasi finite, tra quattro giorni saremmo dovuti tornare ad Hogwarts.
Io mi ero arresa all'idea di essere una "Banshee" ed ero pronta per allenarmi a controllare il mio "potere" se così potevo chiamarlo...
non avevo ancora capito cosa potessi ben fare...ma tra poco l'avrei scoperto.
Remus e Sirius mi avevano trovato un insegnante privato nel mentre ero alla tana,
dopodiché avrei fatto pratica nei giorni di lezione ad Hogwarts.
Ero stesa sul letto a borbottare tra me e me,
quando un peso morto mi stava per schiacciare lo stomaco.
-Fred! Per la barba di Merlino!- sbottai dandogli piccoli schiaffi,
-ahia! Mi fai male..- rise ancora sopra di me,
-ma se sei un armadio Weasley!- mi accigliai,
lui fece spallucce e mi posò un bacio sul naso;
-buongiorno amore..- sorrise,
-buongiorno..- gli spettinai i capelli lunghi che ormai gli arrivavano quasi sulle spalle;
-mi piaci con questo taglio..- l'osservai meglio sorridendo,
-dici che dovrei tagliarli?- si imbronciò,
-ma se ti ho appena detto che mi piaci!- risi,
-sono bello con qualsiasi taglio di capelli, piccola..- si vantò,
feci una smorfia di disapprovazione e poi risi,
-piccola insolente!- rise lui iniziandomi a fare il solletico;
dopo minuti di solletico, avevo il mal di pancia dalle risate che Fred mi aveva fatto fare;
-okay okay, timeout!- urlai a Fred,
lui mi lasciò andare ed io mi alzai dal letto.
-devo prepararmi..- gli ricordai,
-chissà quale belloccio verrà a farmi da professore..- sbattei le palpebre in modo sensuale per farlo arrabbiare,
e nemmeno il tempo di abbassarmi per raccogliere dei vestiti, che mi ritrovai sulla spalla di Fred...
-mettimi giù!- esclamai mentre la mia testa era a penzoloni lungo la sua schiena,
-non finché ti rimangerai quello che hai detto poco fa.- disse fermo,
-cosa? Magari farò colpo..- dissi saccente per irritarlo ancora di più,
-ne fai già troppi di colpi Cathryn, non mettiamoci anche il professore, per favore!- rispose petulante,
mi scappò un risolino, dopodiché mi posò sul letto.
Incrociai le gambe e le braccia con far arrabbiato e misi il broncio...
Fred mi divaricò le gambe e si mise tra di esse guardandomi in faccia,
-ed ora perché hai il muso?- sbuffò,
feci finta di essere indignata e girai la faccia in direzione opposta dalla sua...
sentì le sue dita sotto al mio mento,
-non sono io quello che ha detto di voler "far colpo su un professore"..- mi guardò negli occhi,
-non ho detto questo!- risposi,
-hai intenzione di andartene per farmi preparare in santa pace?- alzai un sopracciglio,
-nah..- mi fece una smorfia.

Fred si era davvero messo lì, e non mi lasciava fare niente.
*a mali estremi, estremi rimedi* pensai,
un modo c'era per mandarlo via, a malincuore;
Così iniziai i miei "estremi rimedi".
Gli portai una mano sotto la maglia in maniera maliziosa...
le mie dita entrarono a contatto con i suoi addominali dovuti ai duri allenamenti di quidditch;
-c-cosa fai?- balbettò ansioso.
Fred mi prendeva sempre in giro sull'effetto che mi faceva ogni volta che mi sfiorava,
ma non vedeva che l'effetto che io avevo su di lui, era anche peggio.
Mi misi a cavalcioni sulle sue gambe e feci scontrare i nostri corpi...
come di sua risposta mi strinse i fianchi,
iniziai a baciargli il collo, e lo sentì trattenere il respiro sotto i miei caldi baci...
-Cathryn...n-non possiamo ora..- si lasciò sfuggire un gemito e un sospiro di piacere,
-mh? E perché no?- chiesi continuando a muovermi su di lui,
-devi prepararti...tra poco hai lezione..- strinse ancora di più i miei fianchi, e a me sembrò di mancare il respiro per qualche secondo...
-ah, quindi ora mi farai preparare?-chiesi mentre continuavo a lasciargli baci sul collo con le mie mani che vagavano sotto la sua maglia...
-non puoi comportarti così, ho perfettamente capito le tue intenzioni..- disse con sforzo,
gli graffiai leggermente la schiena, e poi ci staccammo.

Fred si alzò dal letto,
-sei malefica..- mi guardò,
-beh..benvenuti a Parigi..- risi io guardandogli i pantaloni,
mi guardò stranito per poi guardarsi anche lui i pantaloni,
capì, e si fece più rosso in viso dei suoi capelli...
-non è divertente! Ora dovrò risolvere tutto da solo, piccola insolente!- esclamò mentre usciva dalla mia camera,
non riuscivo a smettere di ridere dopo quella scena.