"Mi prenderò cura di te, sempre."

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Cate's pov

2 giorni dopo...

Ero dovuta restare in infermeria più del previsto;
il giorno precedente avevo saltato le lezioni...
non ero riuscita praticamente a muovermi, e Madama Chips mi aveva obbligata a restare lì.
Ma quella mattina, il dolore era completamente sparito;
mi svegliai di buon'ora, e dopo alcuni controlli tornai in sala comune.
Non vedevo Fred da quasi due giorni, e avevo un peso sullo stomaco.
Dopo che avevamo lasciato le cose in sospeso,
non sapevo cosa pensare.

Erano quasi le 06:30 del mattino;
avevo ancora tempo per la mia lezione con John.
Non sarei voluta andare, però dovevo farlo per me stessa,
non potevo perdere tutto ciò che stavo facendo;
per di più, non avevo nessun interesse nei suoi confronti (ovviamente), quindi sarebbe stata una semplicissima lezione da alunna e "professore".
Quando entrai in camera, con mia grande sorpresa, Hermione era già sveglia a ripassare degli appunti.
-Cate!- mi saltò addosso abbracciandomi,
-shh! Anch'io sono felice di vederti! Però zitta o sveglierai tutti..- ridacchiai ricambiandole l'abbraccio,
anche lei rise per poi guardarmi...
-come ti senti?- assottigliò gli occhi,
-una favola Herm, altrimenti non sarei qui...non credi?- risi a bassa voce,
-da te ci possiamo aspettare di tutto, anche una fuga dall'infermeria..per questo chiedevo..- fece spallucce innocenti, e io le colpì il braccio con un libro.
-ora dove vai?- si risedette sul letto,
-alla mia lezione con John.- dissi prendendo i libri,
-ah...ma Fred?- chiese,
-Hermione senti, sono le mie ultime lezioni, e non voglio sprecarle per un suo capriccio o perché lui non vuole mai credermi.- risposi sicura di me,
-devo imparare tutto, il più in fretta possibile.-confermai guardandola,
-hai ragione...solo...- si fermò fissando lo sguardo nel vuoto,
-cosa?- alzai un sopracciglio,
-Fred non si vede in giro da un giorno intero...è chiuso in camera sua..- ammise,
-cosa?- spalancai gli occhi,
-te lo giuro, non è venuto a colazione, né a pranzo, né a cena...-disse contando i pasti sulle dita della mano,
-perché è chiuso in camera sua?! Mi lasci sbalordita.- mi buttai sul letto,
lei scosse le spalle come per dire "non lo so",
non era affatto da Fred comportarsi così;
-dopo andrò a parlarci, ma ora non ho tempo..- mi rammaricai.
Avrei voluto vederlo ora, in questo preciso istante, ma non avrebbe avuto senso...
magari l'avrei visto dopo, a colazione.

Quando arrivai davanti all'aula di John,
decisi di bussare;
non me la sentivo di entrare così d'improvviso.
-sì?- una voce profonda risuonò da dietro la porta,
l'aprì piano, ed entrai senza dire una parola.
-Cathryn..- mi guardò con tono sorpreso,
-sono qui per fare la lezione, Jonathan..- dissi,
-non mi aspettavo di vederti, dopo quello che è successo..- mi guardò timoroso,
-non è successo nulla. Nessuno dei due voleva fare niente, sono qui solo per fare la mia normalissima lezione.- dissi il più fredda e schietta possibile...
lui annuì abbassando lo sguardo, e dopo poco iniziammo la nostra solita lezione.

Al fine di essa, ero molto stanca.
Il mio cervello non faceva che riportarmi ad una sola persona...Fred.
Salutai Jonathan formalmente, ed uscì in fretta dall'aula, dirigendomi in sala grande per la colazione.
Nel tragitto, tenevo le dita incrociate per sperare di trovarlo lì.
Quando arrivai vidi tre teste rosse...
Ginny, Ron e George.
-Cate!- i miei amici mi salutarono in coro felici di vedermi,
-ehi!- sorrisi,
un sorriso non molto vero, visto che non tutti erano lì.
Mi avvicinai a George,
-che fine ha fatto Fred?- gli chiesi all'orecchio,
-non ne ho idea Cate, non vuole parlare nemmeno con me..- scosse la testa;
anche George era dispiaciuto per il suo comportamento...d'altronde erano sempre insieme.
Sospirai,
-ora dov'è?- sussurrai,
-in camera nostra..- rispose.
Presi delle merendine e altre cose dolci,
e senza dire nulla, mi diressi nella mia sala comune.

Arrivata, presi un bel respiro, e salì le scale del dormitorio dei ragazzi.
Stavo per bussare alla porta,
quando dalla stanza sentì provenire il suono di una chitarra accompagnata da una dolce voce.
Entrai piano, quasi furtivamente;
Fred non si accorse di niente, e continuò a suonare senza staccare gli occhi dalle corde.
Lo guardai attentamente,
le farfalle allo stomaco si fecero subito sentire quando capì che canzone stava suonando.
"I wanna be yours" degli Arctic Monkeys.
Era una delle canzoni che adoravamo ascoltare quando eravamo insieme...
io mi accoccolavo tra le sue braccia mentre lui canticchiava la melodia.
La stessa che stava cantando con la chitarra.
I capelli gli ricadevano sul viso, l'espressione concentrata ma allo stesso tempo rilassata...
le gambe incrociate, e le sue mani che si muovevano perfettamente sulle corde.
L'effetto che mi provocava quel ragazzo era più della parola "amore".
Mi sentivo andare sulle montagne russe, e quando lo vedevo ridere esplodevo di felicità.
Se non ero innamorata io, allora chi lo era?

I'll always be yours//Fred Weasley.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora