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Harmony's POV

Faceva freddo, mi faceva male tutto e avevo la testa che era più pesante del solito. Non sentivo quasi niente e non riuscivo ad aprire gli occhi neanche se lo volessi. Non riuscivo a muovermi, avevo paura. Sentivo solo sottili voci passarmi dalle orecchie che mi raccontavano cosa avessero fatto loro durante la giornata ma non riuscivo a riconoscerle. Sembravano parlarmi ad almeno due chilometri di distanza e nonostante mi sforzassi era tutto invano.

"Amore mio ti prego svegliati." Udivo in ripetizione mentre qualcuno mi stringeva la mano... Zayn, sei tu?
Perché non riuscivo a parlare? Perché non riuscivo a muovere un singolo muscolo? Io non voglio stare qui per sempre, voglio svegliarmi, voglio abbracciarlo, voglio dirgli che era andato tutto bene.

Flashback

"Harmony io ti amo." Mi ripeteva spesso mentre eravamo seduti sul prato pieno di fiori viola ed azzurri. Ormai era diventato il mio posto preferito, venivamo qui ogni volta che ero stanca e volevo stare da sola con lui. A quella sua affermazione mi avvicinai lentamente a lui appoggiando la testa sul suo petto. La alzai leggermente notando il suo sorriso rivolto verso di me mentre prese il viso con le mani accarezzandolo con delicatezza. Mi sentivo così felice, sarei potuta stare in quel posto per sempre. Ero con la persona che amavo e che non mi avrebbe mai abbandonato. "Sai Zayn, non so cosa possa succedere in futuro ma resterai sempre nel mio cuore. Mi hai reso felice e avevo perso la speranza di poterci riuscire." Gli diedi un bacio sotto il mento e mi avvinghiai di più a lui. "Tesoro, saremo sempre legati, qualunque cosa accada. Riusciremo a superare qualsiasi ostacolo insieme."

Quel ricordo mi scosse, dovevo farcela. Sentivo di stare per piangere, finalmente sentivo qualcosa smuoversi dentro di me e istintivamente strinsi la mano cacciando anche una lacrima. "Dai che ce la fai piccola." Mi incitava Zayn, ce la farò te lo prometto. Devo aprire questi occhi, devo guardarlo.
Qualche minuto dopo, finalmente riuscii ad aprirli lentamente guardando in alto. Mi sembrava così tutto surreale. Mi voltai leggermente a destra e sinistra per vedere cosa c'era e come l'ultima volta era piena di macchinari. Spostai il mio sguardo verso Zayn e accennai sorriso mentre lo vedevo correre verso gli infermieri ed urlare che mi ero svegliata. Mi era mancato tutto, guardarlo così felice mi ha dato la forza per rialzarmi.
Dopo qualche minuto arrivarono gli infermieri che mi cambiarono la flebo e spostarono alcuni macchinari, anche loro con un sorriso stampato sulle labbra come se avessero combattuto con me nella speranza di svegliarmi. "Voglio vedere i miei genitori." Sussurrai mentre mi alzavano leggermente sul letto per stare più comoda. Ero ancora tutta frastornata ma avevo bisogno di qualcuno che mi abbracciasse e che mi raccontasse quanto tempo era passato dall'ultima volta. "Signorina, li facciamo arrivare subito non si preoccupi. Non sa quanto sono contenta di vederla di nuovo qui con noi. Ce l'ha fatta." Mi prese le mani un'infermiera mentre mi sorrideva a trentadue denti e non potei fare a meno di ricambiarle il sorriso. Si allontanò con fretta e come aveva promesso mi ritrovai mio padre, mia madre e mio fratello fuori la stanza. A quella vista scoppiai a piangere e si avvicinarono in fretta circondando il letto. "Mi siete mancati." Dissi guardandoli negli occhi e loro a quella mia affermazione mi seguirono nel pianto. Un pianto però, che non era altro che il liberarsi di una situazione spregevole, ansiosa e piena di dubbi sul mio risveglio. "Bambina mia, sapevo che ce l'avresti fatta. Sei una ragazza così forte e coraggiosa." Disse mia madre mentre mi accarezzava una guancia con il palmo della mano. Appoggiai la testa su di essa e la guardai. Mio padre e mio fratello rimasero immobili a guardarmi con un sorriso dolce e sincero e mi bastava questo.
Mi bastava stare con loro, la mia famiglia. Coloro che anche nell'ultima volta non mi avevano abbandonato un secondo, che anche se non li riconoscessi erano sempre lì a supportarmi, a farmi vivere la vita normalmente come se non mi fosse mai successo nulla. Notavo le loro facce distrutte, piene di lacrime e occhiaie ma non gli importava. Si vedeva da chilometri che tutto ciò che ora gli importava era stare con me.
"Quanto tempo sono stata qui?" domandai appoggiandomi sullo schienale del lettino, ero già stanca. "Tre mesi esatti Harmony." Rispose mio padre mentre mi guardò negli occhi. "Tutto questo tempo?" non potevo immaginare quanto avessero sofferto per me. "Si, anche se non avevamo perso le speranze, è stato Zayn a darci sempre la forza di combattere per te." Sorrise. "Ora dov'è? L'ho visto scappare prima quando mi sono svegliata, ma ero ancora tutta intontita per chiamarlo." Risi istintivamente al pensiero di Zayn che saltasse tra le stanze a dire che ero sveglia, lui ne sarebbe capace. "E Luke? Non è andato via vero?" guardai tutti e tre in fretta nella speranza di una risposta veloce da parte loro. "Luke c'è, è stato con noi tutti i giorni a tutte le ore, non ti ha abbandonato un attimo. Quando era qui con te ci diceva che ti cantava le tue canzoni preferite e anche se non rispondevi era comunque contento di avertele cantante. Ma quando era da solo, scoppiava in lacrime perché anche lui, come noi e come Zayn volevamo soltanto che tu aprissi gli occhi." Si fermò riprendendo leggermente fiato. "E se adesso non vedi entrambi è perché Zayn è andato a chiamarlo. Li vedrai entrambi molto presto piccola." Dopo quelle parole mi sentii in colpa e felice allo stesso tempo, finalmente avrei rivisto entrambi e questo non faceva altro che farmi gioire.
"Grazie mille per aver dato fiducia in me, non è la prima volta che ci ritroviamo in questa situazione e..."
"Shh, spiegami per cosa dovresti ringraziarci piccola pulce, siamo la tua famiglia e poi ora sei qui cos'altro vorresti?" si avvicinò Michael abbracciandomi forte.
Finalmente ce l'avevo fatta e nonostante stessi ancora su un letto di ospedale, appena sveglia e con la pancia che sente ancora dolore, non potei fare altro che pensare ad una mia vendetta verso Liam.

Shadow➤ z.m.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora