14.

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Ormai il mio rapporto con Zayn in pochi secondi era cambiato, ciò significava che lui aveva espresso liberamente i suoi sentimenti per me. Non avevo idea di cosa dovevo fare, ero così confusa da farmi milioni di domande in un minuto. Io ero davvero convinta dei sentimenti che provavo per lui e spero che prima o poi riescirò a convincermi e a lasciarmi andare. Ero nella mia stanza tra i miei pensieri, intenta ad arrivare ad una conclusione che sembrava più difficile del previsto. Sul cellulare mi arrivavano messaggi in continuazione, lo avrei lanciato fuori la finestra se potessi.
Infine mi alzai e andai a controllare chi era, Zayn Zayn Zayn e ancora Zayn. C'erano 20 messaggi soltanto suoi e poi c'era Louis. Louis? Rimasi stupita da ciò che stessi vedendo, aprii di fretta il messaggio. "Ho bisogno di parlarti, ti prego.." testuali parole mi fecero venire un'ansia che mi faceva sentire male, ormai non sapevo cosa pensare più di lui, da quella cena rovinata e la ragazza affianco a Louis. Provavo un certo effetto vederlo con un'altra, mi si stringeva lo stomaco dal nervoso. Non potevo e non dovevo tornare indietro per qualsiasi motivo. Lui non faceva altro che manipolarmi e se la cosa non gli stava bene mi picchiava e io lo odiavo per questo. Come ho fatto a rimanerci insieme per tanto tempo? Come ho potuto rendermi conto soltanto 2 anni e mezzo dopo della situazione che stavo affrontando con lui. Ero proprio cieca, purtroppo.
A: Louis.
"Perché dovremmo parlarne? Ormai sono mesi che non ci vediamo e per di più non c'è un motivo per farlo. Siamo diventati estranei, anche se sembra ancora difficile accettarlo."
Digitai di fretta quelle parole e subito dopo mi arrivò un messaggio, come se stesse aspettando una mia risposta.
Da: Louis.
"Ho detto che dobbiamo parlare non farti complicazioni, Non credo che ci saranno, ho soltanto bisogno di vederti. Vieni fuori al college."
Dopo averlo letto mi alzai lentamente dal materasso e misi le scarpe per poi uscire dalla stanza senza importarmene minimamente del mio aspetto. Camminai a passi non troppo veloci e mi guardavo intorno quasi spaesata anche se sono in questo posto da tempo. Non volevo vederlo, perché sto camminando verso di lui? Perché in questo momento non c'è qualcuno che me lo impedisce? Sospirai numerose volte per l'ansia che si riaffiori quando lo vidi in lontananza, mi fermai. Dovevo tornare indietro. Non riuscivo più a camminare e le mie gambe mi impedivano di andargli vicino e parlargli, avevano iniziato a tremare ripensando a ciò che è successa l'ultima volta, alla sua mano attorno al mio collo, alle sue grida, alla sua gelosia. Si avvicinò lui appena mi vide, la sua figura si faceva sempre più vicina e il mio cuore batteva a più non posso. Non deve toccarmi, mi ripetevo. "Hey." mi disse per poi toccarmi una spalla rabbrividendo al suo tocco. Mi distaccai e gli feci togliere la sua mano sulla mia spalla. "Cosa vuoi?" dissi freddamente con le braccia conserte, ogni secondo distoglievo lo sguardo cercando in tutti i modi di non incrociare il suo volto, così diverso dall'ultima volta. Aveva la barba folta, gli occhi di un azzurro più scuro del solito ed era addirittura dimagrito. "Una cosa e per favore fammela fare." si avvicinò a me fin quando i nostri nasi non si sfioravano e per questo dovevo fissarlo. "C-cioè?" balbettai. "Questo..." mi sussurrò per poi darmi un bacio lento e dolce, non poteva essere successo davvero. No. Una lacrima scese per colpa di tutti i ricordi che ripercorsero nella mia mente, cinque anni in pochi secondi fin quando non si staccò da me. Mi faceva rabbia e soprattutto ribrezzo da quello che è appena successo. "No.." ripetei numerose volte mettendomi le mani fra i capelli, mi distaccai da lui di pochi metri e facendomi coraggio riuscii addirittura ad incrociare il suo sguardo senza paura. "Cosa?" mi disse senza nessun'esitazione, come se non fosse capitato ciò. "Cosa? E me lo chiedi anche?" urlai alzando le braccia. "Sei arrivato qui e come se stessimo ancora insieme mi baci, ma ti rendi conto di quello che stai facendo? Io non sono una cazzo di bambola, ho dei sentimenti, non posso essere presa a tuo piacimento solo perché forse un'altra ragazza ti ha appena lasciato." Dissi tutto d'un fiato. "Come ho potuto darti mille occasioni, soltanto perché ti amavo." Scuotevo la testa determinata a chiudere la conversazione in quel modo. "Lo so, ma ho capito che io ti amo, ancora." mi prende il volto. "Non sono stata più con nessuna nell'ultimo periodo, cercavo soltanto di capire se quello che avevo fatto fosse stata la cosa giusta. Lo so che non dovevo comportarmi in quel modo, lo capisco e ho sbagliato. Ma posso rimediare."
"Non puoi rimediare niente, le ferite rimangono, e anche i segni di quello che mi hai fatto nell'ultimo periodo. Ma poi quale cosa giusta? Quella di picchiarmi perché non mi credevi?" risi ironicamente. "Io non posso mettermi con qualcuno che un giorno sta bene e l'altra fa il geloso. Cazzo, mi fai schifo Louis. Dimenticati di me." dico queste parole senza pensarci e lo spintono per poi girarmi e iniziare a correre. "Ti prego Harmony..." urlava ma con la mia lontananza sembrava più un sussurro. Entrai di fretta in camera e la chiusi alle mie spalle per poi sedermi a terra a piangere, non mi ero accorta che Violet c'era e si avvicinò a me. Non rispondevo alle milioni di domande che mi poneva, ero distrutta, stava succedendo qualsiasi cosa troppo in fretta. Zayn che mi amava, Louis che fa il suo ritorno trionfante rendendosi ancora più ridicolo, un tizio totalmente sconosciuto che vuole farmela pagare non so per quale assurdo motivo e io che sento di stare scoppiando da un momento all'altro. Voglio dimenticarmi di quello che è appena successo. Non voglio più innamorarmi, di nessuno. Devo pensare a me stessa.

Shadow➤ z.m.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora