10.

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Il giorno seguente mi svegliai trovandomi in una stanza del tutto sconosciuta e quindi mi alzai dal letto di soprassalto, girandomi però notai Luke che dormiva e quindi d'un botto mi tranquillizzai sospirando lentamente ricordandomi in seguito che il giorno prima mi ero addormentata durante il film. Guardai l'orologio che c'era sul comodino al mio fianco e notai che erano già le 10.30, così, lentamente mi alzai dal letto in modo da non svegliare Luke, misi le scarpe e gli lasciai un post-it chiedendogli di mandarmi un messaggio appena sveglio. Uscii di casa e chiudendo la porta alle mie spalle notai che faceva freddo e pioveva leggermente, così avendo la borsa in mano la misi sopra la mia testa e iniziai a correre. Fortunatamente non distanziava molto la sua casa dal mio college e infatti ci misi un quarto d'ora. Arrivata li, andai in camera mia e dopo aver fatto una doccia veloce e essermi vestita in modo sportivo, mi accorsi che aveva smesso di piovere, quindi decisi di uscire e andare a fare colazione in un bar qui vicino. Presi una mia borsa abbastanza grande con l'ombrello, i soldi, il cellulare e andai nuovamente fuori, mentre camminavo mi squillò il cellulare, lo sfilai dalla mia borsa e risposi senza rendermene conto chi era. "Pronto?" dissi con un tono seccato, odiavo chi mi chiamava di mattina.
"Ciao Harmony." rispose il ragazzo dall'altra parte del telefono. Non mi sembrava avesse una voce così tanto familiare e iniziai a farmi già mille domande. "Scusa ma chi sei? Non hai una voce familiare." "Non posso dirtelo e non so neanche se ti piacerà rincontrarmi ma ho bisogno di vederti." Mi rispose in fretta come se stesse per succedere qualcosa. "Io non ne ho il bisogno e non penso neanche sia il caso di stare qui a parlarne mi dispiace, ti saluto." staccai e rimisi di nuovo il cellulare in borsa, accorgendomi che ero arrivata al bar. Entrai e mi sedetti in un tavolino li presente e girandomi vidi Zayn con una ragazza, credo fosse la sua amica quindi distolsi lo sguardo anche se avrei voluto tanto sapere chi fosse davvero quella tipa, e un cameriere mi parlò con gentilezza. "Cosa desidera signorina?" mi sorrise lievemente e ricambio. "Potrei avrei un caffè e una brioche al cioccolato?" lo guardo e lui annuisce. Nel mentre che aspettavo l'ordine, iniziai ad avvertire una certa ansia perché non sapevo come comportarmi se Zayn mi avesse visto e cosa pensare a quella chiamata ricevuta prima di una persona sconosciuta che aveva bisogno di parlare con me.
Dopo pochi minuti il cameriere mi portò ciò che avevo ordinato dopodiché andai alla cassa a pagare. Mentre uscivo una mano si poggiò delicatamente sul mio polso facendomi girare, era Zayn, ecco lo sapevo. "Dove credi di andare? Non mi saluti?" mi guardò con una faccia abbastanza seria. Anche se tra i due l'unica che dovrebbe avere un faccia seria dovevo essere proprio io. "Oh scusa, non ti avevo visto." mentii, era ovvio che lo avevo visto, ma era insieme a quella ragazza e non volevo mica disturbare. "Certo, come se io ti credessi." mi lasciò il polso, e poggiò la mano sulla mia spalla. "Mh, va bene." mi limitai a dire, risultando impassibile alla conversazione. "Scusami tanto se non ti ho parlato o scritta questi giorno ma eri con il tuo ragazzo." mi disse, era più un sussurro. "Il mio ragazzo? Io non ho un ragazzo." Risi guardandolo. "Ah no? E chi era quel biondo?" mi domandò, rilassando di colpo la mascella che per un attimo era appena contratta. "É il mio migliore amico, nessun ragazzo." ridacchiai. "Sei per caso geloso Malik?" lo guardai ancora ridendo. "Io? Ma no, smettila. Non sono geloso, sono soltanto curioso, tutto qui." si giustificò. Certamente, come se io fossi così stupida da crederlo. "Ora posso andare?" "No dai, resta con me." mi guardò supplicante. "Con noi." lo corressi, indicando la ragazza che ci stava fissando con un'aria abbastanza negativa. "Mh, si, con noi..." guardò la sua amica. "No grazie, ho altri impegni da fare e poi non voglio disturbarvi, magari un altra volta." lo fissai sussurrando le ultime parole, era ovvio che volevo stare tutta la giornata con lui ma non era il giorno adatto. "Ok, a dopo Har." si allontanò da me e prima di farlo mi diede un bacio sulla guancia facendomi sorridere.
Uscii da quel bar e camminando con calma raggiunsi il parco nel tentativo di rilassarmi e godermi quella giornata piena di sole, anche se aveva piovuto un'ora fa le nuvole erano quasi del tutto scomparse e a mano a mano iniziava anche ad alzarsi la temperatura. D'un tratto mi squillò di nuovo il cellulare, lo presi e vide che era di nuovo un numero sconosciuto, ero indecisa. Rispondo o no? Rispondo. "Pronto?" pronunciai, anche se sapevo che probabilmente sarebbe stato il ragazzo di prima a rispondere.
"Sono di nuovo io, allora?" notai nuovamente una certa fretta e un tono nervoso rispetto a prima. "Allora niente, chi sei? Cosa vuoi, non ti conosco e non voglio vederti." Quasi urlai dalla rabbia di quella chiamata che fino a quell'istante sembrava inutile, ma dall'altra parte sentivo ridacchiare. "Tu non lo sai ma io sono la tua ombra, ti sono sempre vicina ed ora è arrivato il momento che tu lo sappia piccola Harmony, sarò la tua rovina se non farai ciò che ti dirò, ma non ora." dichiarò tutto lentamente, come se dovessi captare esattamente tutte le parole che mi stava dicendo. Il cuore aveva iniziato a battere all'impazzata e credevo che stessi per avere un infarto. "Cosa? Cosa cazzo stai dicendo?" deglutii, rimanendo immobile sul posto senza avere il coraggio di guardarmi in torno come se in questo momento mi stesse già fissando. "Hai capito bene Harmony, ti divertirai tanto con me." chiuse la chiamata.

Shadow➤ z.m.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora