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Un mese dopo...

Avevo iniziato a sentirmi meglio, faticavo ancora a muovermi con scioltezza e il dolore alla pancia si era quasi placato se non facevo movimenti eccessivi. Nell'ultimo mese non ho fatto altro che andare in continuazione in ospedale per continui controlli, curarmi la ferita e fare varie analisi, ma tutto ciò non mi fermava e non mi rattristiva. Ero determinata e dopo aver spiegato tutto nei dettagli ai miei genitori, a Luke e infine a Zayn avevano deciso di aiutarmi, nonostante già sapessero la maggior parte delle cose.
Luke mi ha raccontato del suo incontro con la madre di Liam e mi resi conto che stava realmente facendo sul serio, che mi avrebbe seguito fino a Sydney nell'intento di tormentarmi ancora la vita.
Purtroppo non sappiamo dov'è e dopo l'ultima volta nessuno l'ha mai più visto. Tra poco Michael sarebbe andato a casa di Liam e siccome conosce molto bene la madre, dirà per certo dove sarà andato. Se è tornato, se è ancora a Sydney o qualche altra parte sperduta del mondo.
Posso passare l'intero anno o di più a cercarlo e fargliela pagare, potrei fare qualsiasi cosa ora che sono qui sana e salva. In quel momento mi trovavo nella mia stanza insieme a Luke, mi aveva aiutato a sistemarla e abbiamo parlato per quasi tutto il tempo. Quando mi vide la prima volta in ospedale da cosciente, non fece altro che piangere e di giurarmi che non mi avrebbe mai lasciata più sola per nessun motivo al mondo. Dopo aver detto quelle parole restammo in un abbraccio lungo molti minuti, mi stringeva così forte che mi sentii al sicuro nonostante la debolezza del risveglio. Nessuno dei due diceva una parola e ad essere sincera in quel momento avevo soltanto bisogno del suo calore riscaldarmi il corpo e il cuore. Per quanto non volessi mai lasciarlo solo, c'è sempre qualcosa o qualcuno che ci allontani e io non riesco mai a sopportarlo.
"Harmony, ho finito di sistemare gli oggetti sulla mensola, credo che abbiamo terminato." Si rivolse verso di me mentre io appoggiai il mio computer sulla scrivania. Annuii e lo invitai a sedersi sul letto di fronte a me. "Aspetta, devo prendere una cosa. Prometto di fare subito." Disse uscendo con passo svelto dalla stanza. Con uno sguardo interrogativo seguii la sua ombra fin quando non lo vidi e mi sedetti comodamente sul letto appoggiandomi con la schiena sul muretto dietro di me. Nel mentre che lo aspettai mandai un messaggio a Zayn, era in accademia per perfezionare le sue doti sul canto, quindi ci avrebbe raggiunto tra qualche ora nella speranza di sapere anche dove si nascondeva Liam. Sapevo che non mi avrebbe risposto quindi spensi lo schermo del telefono e lo appoggiai al mio fianco. Qualche istante dopo rivedo Luke con una piccola scatola regalo tra le mani. Appena si sedette affianco a me spostai lo sguardo dalla scatola a lui indicandola. "Cos'è questa roba?" domandai mentre lui accennò un sorriso, ponendomela. "Aprila, sperando che sia quella giusta." Dopo che presi il presunto regalo tra le mie mani lo aprii lentamente, perché dentro potrebbe esserci qualsiasi cosa. Spero di non aver detto di volere qualcosa perché Luke me l'avrebbe comprato sicuramente. E invece, dopo aver scoperto il contenuto avevo le lacrime agli occhi. "Non so se ti ricordi della promessa che ti ho fatto un mese fa e pensavo che questo oggetto potesse sempre riaffiorarti quelle parole in un momento così delicato, orribile e bello allo stesso momento. Per quanto so che tu non ti allontaneresti mai da me, ho pensato che questo potesse realmente sigillare il nostro rapporto." Disse tutto d'un fiato facendomi piangere e sorridere allo stesso momento. Era una collana con una rosa bianca che indica purezza, innocenza ma soprattutto amore puro verso una persona che sia amico o familiare. "Lo sai Luke..." alzai lo sguardo per fissarlo. "Tu sei quella persona che non smette mai di stupirmi. Io non so come riesci a farlo." Senza replicare, prese la collana e me la mise al collo dandomi poi un abbraccio e successivamente un bacio sulla tempia. "Ti basterà guardarla, io sarò sempre qui con te."
"Lo sai che per me è e sarà sempre lo stesso, sei sempre stato al mio fianco. Spiegami come potrei stare senza te, sei immenso."
Dopo quest'ultimo scambio di parole aprirono la porta quasi violentemente e ritrovammo sulla soglia della porta Michael affannato e con una mano dove indicava entrambi. A quella vista mi alzai velocemente dal letto forse già sapendo cosa mi avrebbe detto e Luke fece lo stesso. Entrambi aspettavamo una sua risposta ma lui non si sbrigava a dircela, sembrava scosso.
"Ragazzi, Liam è qui e da quello che mi ha detto la madre sembrava turbato al ritorno da Sydney. Ora non so cosa ha in mente quel ragazzo ma il solo pensiero che sia arrabbiato perché non ha finalizzato il suo scopo mi spaventa." Disse sempre con la voce affannata e alla fine si appoggiò sul lato della porta. "Quindi è qui." Non mi uscì nessun'altra parola dalle labbra, non sapevo se essere impaurita del perché era ritornato nervoso o felice perché finalmente sarei riuscita a vendicarmi di lui.
"Sai altro Michael? Voglio dire, lui abita ancora dalla sua famiglia oppure adesso dobbiamo cercarlo in qualche appartamento. Se è tornato da poco non ci vorrebbe niente a trovare i nuovi affittuari della città." Incrociò le braccia Luke guardando Michael in cerca di una risposta. "Tutto quello che so è che a fine agosto è tornato a Seattle. Ora siamo agli inizi di settembre e se anche si sia trasferito da solo penso sia un po' improbabile trovarlo." Replicò quasi convinto che tutto quello che stessimo facendo fosse inutile fin dal principio.
"Io credo che nulla è impossibile, conosco tantissime qui e onestamente non lascerò mai farmelo scappare, di nuovo." Spostò lo sguardo da Michael a me, facendomi percepire che quello ad essere più serio di tutti fosse proprio lui. "Dovete avvisare subito Zayn della situazione, io cerco già di farmi un giro in città e capire se abita ancora dalla madre." Continuò a parlare. "Harmony lo prenderò sicuramente, anzi, lo prenderemo. Devi stare tranquilla e devi fidarti di noi. La tua vendetta è uguale alla mia." Appoggiò le mani sulle mie spalle e dopo un po' andò via, seguito da Michael.
Vi prego, state attenti.

Shadow➤ z.m.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora