Non poteva essere vero, anche se anch'io avevo voglia di baciarlo non potevo. Lui non mi amava, non poteva cambiare idea da un momento all'altro, non poteva fare ciò che voleva. Mi staccai da lui bruscamente e appoggiai la testa sul cuscino. "Non è vero, tu non mi ami." Sospirai mettendomi una mano in faccia cercando di non piangere ma lui mi ribadì dicendo "Sì Harmony, io ti amo non ho mai smesso di farlo, perché pensi che non sia così?" Si avvicinò a me e prese la mia mano accarezzandola. Io tirai questa e mi allontanavo da lui anche se non potevo per via della flebo. "Perché quel giorno, non ricordo quando, stavi limonando con una certa ragazza e pretendi che io ci creda? La prossima volta non dirmi più cazzate perché anche io ho ricambiato il tuo amore per te e non mi sarei illusa." Lui stava per rispondermi ma bussarono porta, mi ritrovai davanti due infermiere che mi tolsero la flebo finita e mi dissero che il giorno dopo mi avrebbero dimessa. Io sorrisi e le ringraziai, dopodiché andarono via. Pochi secondi dopo bussarono nuovamente alla porta e già Zayn sbuffò. "Avanti." Dissi non rendendomene conto che mi stava guardando male, dopo che fu aperta vidi Luke, i miei occhi si illuminarono di gioia e sapendo che non avessi più la flebo mi alzai dal letto e corsi ad abbracciarlo. Avevo bisogno di un abbraccio come questo, uno che ti spezza le ossa ma che ti aggiusta il cuore. "Chi è questo?" Domandò il biondo indicando il moro. "Lui è Zayn, Zayn lui è Luke." mi limitai a dire, perché se gli avessi detto che Zayn era colui che gli avevo raccontato quella notte avrebbe ucciso sia a me che lui. "Oh bene, piacere." si salutarono dandosi la mano e dopo entrambi mi guardarono. "Perché mi guardate? Cos'ho fatto di male?" chiesi mettendomi nuovamente a letto, sembravano incantati nel vedermi. "Oh, nulla. Pensavo." disse Zayn e deglutì. Mentre Luke scosse la testa. Dopo minuti di silenzio che sembravano ore un infermiere entra senza bussare e disse che l'ora delle visite era finito quindi entrambi mi salutarono. Mi alzai dal letto e dopo che chiusi la porta mi avvicinai lentamente alla finestra che avevo nella stanza, la aprii senza fare troppo rumore e respirai finalmente un po' di aria da non ospedale. Ho passato abbastanza tempo in questo edificio, qualche anno fa mi conoscevano tutti anche se io non sapevo chi fossero. Alcuni medici avevano preso a cuore la mia questione di mancanza di memoria ma nessuno mi seppe dire effettivamente cosa mi successe quella sera. Io, non ho mai ricordato nulla e so che mi è successo qualcosa quel giorno solo venendomi a raccontare che ero con degli amici. Non mi sono mai data pace in questi ultimi tre anni e fin quando non saprò la verità molto probabilmente non mi darò mai per vinta. Vorrei soltanto sapere chi ha avuto il coraggio di farmi una cosa del genere. Senza accorgermene, diverse lacrime rigarono il mio viso e mi accorsi di quanto era cambiata la mia vita da quel giorno, non ero una ragazza che si buttava giù subito, non ero quella che piangeva per qualsiasi cosa e che si faceva milioni di domande come adesso. Mi dicevano che ero solare, avevo sempre il sorriso stampato sulle labbra e che emanavo felicità soltanto nello sguardo. Non sarò mai più così, per colpa di qualcuno. Mi vestii e misi le scarpe, finalmente sarei uscita da qui.
Era il 21 dicembre, tra poco sarebbe arrivato il Natale ed io non avevo ancora fatto nessun regalo. Dopo che sono andata fuori dall'ospedale camminai prima verso il college per prendere la mia borsa e in seguito per le varie vie principali della città che mi si presentarono davanti; erano tutte allestite da luci, anche se spente, numerosi alberi e babbo natali che si arrampicavano. Erano presenti tantissime persone felici che si recavano in questi negozi per fare dei piccoli doni ai loro cari. Sospirai guardando queste vetrine e farmi un'idea di cosa regalare a mio fratello e Luke. Dopo svariate ore di ricerche presi una macchina fotografica a Michael e nulla al biondo, non sapevo cosa fargli quindi avrei pensato più in la. Tornai nuovamente al college e preparai la mini-valigia per tornare a casa fino a gennaio, salutai Violet dicendole che l'avrei rivista in questi giorni e posando anche il regalo in questa chiamai mia madre per prendermi. Arrivò ed entrai in macchina dandole un bacio sulla guancia, parlammo del più e del meno in quei pochi minuti li dentro e si preoccupò quando le dissi dell'ospedale, la rassicurai che tutto andò per il meglio ed arrivammo. Aprii la porta trovandomi nessuno. "Michael è di sopra e tuo padre è a lavoro, tornerà a momenti." mi disse facendomi tirare un sospiro di sollievo. Andai nella mia camera e posai i vestiti nell'armadio, sistemando anche i libri sulla scrivania e alcuni oggetti personali che porto sempre con me. Dopo alcuni minuti scesi le scale andando in cucina. "Posso aiutarti?" le domandai mentre la vedevo indaffarata a preparare qualcosa di delizioso da mangiare. "Oh, te ne prego." mi diede un'occhiata per poi sorridere, mi avvicinai a lei e le facilitai il lavoro che stava facendo da sola. Il risultato fu di una bella lasagna e cotoletta impanata. Mi mancava cucinare con lei, non lo facevo da tempo e ne fui felice. "Che bell'odore mamma." disse Michael scendendo dalle scale, era in estasi. "Non sono stata io a cucinare il tutto tesoro, guarda chi c'è." ridacchiò indicandomi e io sorrisi, appena mi vide mi abbracciò. "Sembra che non ne ho mai abbastanza di abbracciarti, ogni volta che non ci sei mi manchi." mi disse e io non feci a meno di sorridere. Era una delle persone più importanti presenti nella mia vita. Ricambiai l'abbraccio e vidi mia madre guardarci. Aveva le lacrime agli occhi e non sapevamo del perché. "Mamma?" dicemmo entrambi per poi staccarci dalla stretta. "Nulla ragazzi, è solo che sono così contenta che voi siate uniti, non ho mai visto due fratelli trattarsi in questo modo e credetemi per me è orgoglio." guardò attentamente tutti e due per poi stringerci in un abbraccio. Stava andando tutto bene, in quel momento ero davvero felice. E finalmente, mi ero dimenticata di Louis, il problema principale della mia vita.
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Shadow➤ z.m.
FanfictionHarmony Lee è una ragazza del college che ha vissuto gli ultimi anni della propria vita alla ricerca della verità del suo incidente avvenuto circa 5 anni fa. Durante questo tempo ha davanti a sé mille ostacoli che dovrà superare con tutta la sua for...