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Alcune settimane dopo...

Mancavano davvero pochissimi giorni agli esami finali ed ero arretrata di una o due materie. Mi erano capitate tantissime cose in quelle settimane, mi sono avvicinata di più a Luke, molto di quanto si potesse immaginare e per quanto riguarda Zayn la situazione va sempre peggio. Ormai è andata così, non riesco a perdonarmelo, non ha avuto il coraggio neanche di dirlo. "Violet, tu sei pronta per questi esami?" le domandai. Ero tornata al college qualche giorno dopo l'accaduto e le raccontai tutto, anche lei non poteva credere che fosse stato lui il principio del mio passato e nel contempo era sempre con me nel tentativo di tirarmi un po' su di morale, al costo di saltare le lezioni. La ringraziavo ogni giorno per quello che stava facendo."Io abbastanza, devo soltanto ripetere delle cose importanti. Tu invece, vuoi una mano? Lo so che sei tra le nuvole ma è quasi tutto finito. Andrai, anzi, andremo via da questo posto e ti potrai dedicare tutto il tempo alla tua carriera, perché so che spaccherai." Mi disse mentre sistemava la stanza e mi fece un sorriso per tranquillizzarmi. "Oh" mi limitai a rispondere. In quel preciso istante però, ricordai quando parlai con Zayn della mia passione e soprattutto quando mi disse che dovevamo affrontare insieme questa carriera. "Argh... perché c'è sempre lui nei miei pensieri." dissi alzando la voce. "Scusami Violet." sospirai. "Aiutami ti prego. Aiutami a cercare di studiare, ma soprattutto a dimenticarmi di lui." misi una mano sulla fronte cercando di scacciare via tutti i pensieri che erano rivolti verso il moro. Ero davvero stanca, avrei dovuto metterci una pietra sopra a tutti i costi. "Non preoccuparti, ti aiuterò." Si avvicinò e mi abbracciò. "Non sono solo io quella che ti sta aiutando, c'è anche Luke. Ho sempre pensato che fosse un bravo ragazzo, ma dopo tutto quello che sta facendo per te è una persona d'oro." Mi sorrise di nuovo facendomi sorridere di conseguenza. E ha ragione, non sarei mai riuscita ad uscire di nuovo di casa senza lui e spronarmi a finire gli studi, è sempre stato il mio angelo custode. "Si lo so Violet, lui è troppo per una come me." La guardai. "No, è Zayn che è poco per una come te, non lo meriti. Non meriti una persona che ti ha fatto del male nel peggior modo possibile." Dopo quelle parole, la riguardai negli occhi "Forse hai ragione." Ridacchiai.

Il giorno dopo...

Il college era quasi completamente vuoto, alcuni di loro avevano già finito mentre altri andavano in giro pieni di libri in cerca di recuperare, un po' come me. Mi aggiravo tra i corridori nello scopo di rilassarmi un po' dopo una intensa giornata di studio con la mia amica, è stata davvero di grande aiuto. Mi ha praticamente salvato la vita. Chiamai Luke con l'intento di uscire un po' insieme ma aveva la segreteria, Violet era insieme al suo ragazzo Niall e mio fratello era uscito con degli amici, era tornato da Parigi per vedere la mia proclamazione e non potei esserne più felice. "Che strane queste giornate." Pensai tra me e me ridacchiandoci un po' su. Forse ero in quel periodo in cui ero più rilassata, meno triste e più allegra, almeno era quello che mi ripetevo per autoconvincermi. Andai in biblioteca e cercai alcuni libri da leggere, ne presi alcuni e mi incantai nel fissare il resto dei libri che c'erano in questa sala. Quando sono in questa stanza mi piace tantissimo camminare lentamente e leggere quasi tutti i titoli di ogni libro presente li, era tutto ordinato, in ordine alfabeto e al genere. I miei pensieri furono scacciati via quando la bibliotecaria mi chiese gentilmente di allontanarmi dalla sala perché stava per chiudere, così presi in prestito quei libri e andai via da li. Ritornai in camera e trovai sul mio letto un biglietto, mi avvicinai lentamente ad esso posando i libri sulla scrivania. Lo presi girando la parte del foglio dov'era scritto. "Ricordati di tutte le parole che ti ho detto le scorse settimane, ricordati di quello che ti ho raccontato e fai molta, molta attenzione a quello che farai in questi giorni bambolina. La tua ombra ti osserva sempre ma non sarà mai così vicina da farsi vedere." Rabbrividii a quel messaggio e lo strappai subito dopo gettandolo nel cestino. Non riuscivo a stare un secondo di più in quella stanza. Avevo bisogno di aria nonostante fossi appena rientrata, quindi uscii facendo un altro giro schiarendomi le idee e pensando a cos'altro potesse mai farmi Liam. Girai nell'angolo del corridoio avendo la testa abbassata mentre toccavo il petto con una mano, cercando addirittura di calmare il battito del cuore che sembrava esplodere da un momento all'altro. Per un istante alzai gli occhi, volevo vedere chiunque ma non lui, Zayn. Girò il suo viso nel tentativo di guardarmi ma tornai indietro sperando che non mi seguisse. "Harmony ti prego aspetta!" urlò dietro di me. Cazzo. Aumentai il passo facendo finta di non averlo sentito e cercavo un modo per entrare al più presto nella mia stanza, ancora una volta. Sembravo stupida per quello che stava succedendo, facevo esattamente le stesse cose nell'arco di dieci minuti. Sentii i suoi passi dietro ai miei e appena arrivata alla porta della mia stanza mi fece girare e mise le sue mani vicino a questa facendo in modo che guardassi solo lui. "Perché mi eviti, in tutte queste settimane non ho fatto altro che cercare di parlarti, di spiegarti." Mi fissò con un'espressione seria. "Non c'è nulla da spiegare qui Zayn, ormai so tutto e sinceramente non mi va di sentire tutto da capo. Sono un po' stanca, perché non mi lasci andare?" dissi tutto con molta calma come se non mi fregasse nulla quando invece vorrei soltanto prenderlo a schiaffi e a pugni e fargli pagare tutto quello che ha fatto a me. "Non ti lascio andare perché voglio sapere chi te l'ha detto. Avevo intenzione di dirlo prima che tu lo dicessi a me, anche perché non tante persone sanno che sono stato io." disse quasi tutto d'un fiato. "Ti prego, dimmi chi è stato, solo questo." continuò. "Non ho intenzione di dirti chi mi ha spiegato tutta la situazione, almeno però, ha avuto un minimo di buon senso." Abbassai gli occhi nella speranza di non piangere, anche perché averlo affianco in questo momento fa più male che bene. "Anche io ce l'ho il buon senso e ti prego guardami non ce la faccio a vederti in questo stato. Per favore." "Non voglio alzare lo sguardo perché non meriti neanche di essere guardato negli occhi. Zayn, vai via per favore, non mi sento tanto bene." Gli dissi asciugandomi in fretta le lacrime che cadevano dalle guance. Lui fece esattamente il contrario alzò il mio viso e mi baciò. Non dovevo cadere di nuovo tra le sue braccia ma non riuscivo a staccarmi da lui, quelle labbra in un modo o nell'altro era come se mi appartenessero, come se fossero una calamita. Ma alla fine ebbi il coraggio di spingerlo e staccare le sue labbra dalle mie. "Harmony, io ti amo." mi sussurrò quasi come se fosse un segreto. "Zayn, io.." esitai un attimo "Io non ti amo più." Non ebbi neanche il coraggio di guardarlo che aprii la porta della mia stanza e la chiusi a chiave. "Adesso, è finita davvero."

Shadow➤ z.m.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora