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POV LUKE (prima del risveglio di Harmony)

In quei mesi di agonia, della mancanza della presenza di Harmony, del suo affetto verso di me, del calore del suo corpo quando ci abbracciavamo mi faceva stare più male di quanto avrei mai immaginato, più dell'ultima volta che era lì sempre nella speranza che si svegliasse. Ogni giorno che passava sembrava la mia condanna a morte, come se stessi per morire anche io con lei. Giorni in cui maledicevo tutti e anche me stesso perché preferivo stare io al posto suo. Ma nonostante tutto non mi fermai neanche una volta a sapere realmente tutta la verità, del perché Liam era contro Zayn e proprio perché in tutto questo centrava Harmony.
Di nascosto riuscii a prendere il cellulare di lei e lo portai via con me in casa, arrivato corsi immediatamente nel mio studio e nel mentre che accendevo il pc scorsi alcuni o tutti i messaggi che aveva ancora salvato nella speranza di trovare qualcosa che mi avrebbe fatto capire la situazione. A dire la verità non avrei mai voluto vedere i contenuti di quelle chat ma tutto mi faceva andare avanti perché di mezzo c'era Harmony, avrei realmente fatto di tutto per lei e onestamente questo non mi faceva tirare indietro. Dopo aver letto qualcosa, feci alcuni screen dal suo telefono e li passai al pc avendo qualche prova che potesse sbatterlo in galera, dopodiché posai il telefono sulla scrivania accanto al pc e cercai il nome di Liam e il suo corrispettivo cognome, che ormai sapevo dopo che Zayn mi aveva raccontato dell'accaduto.
Dopo un po' di tempo di ricerca purtroppo non riuscii a trovare nient'altro che dove studiava e qual era il suo paese di provenienza. "Sembra che tutto ciò che stia facendo fosse già stato pensato da lui." Dissi ad alta voce nella speranza di farmi venire altre idee. Mi alzai dalla sedia e girai intorno alla stanza nel tentativo di farmi arrivare un lampo di genio e infatti riuscii ad averlo. Chiamai immediatamente Michael e gli dissi dove abitava esattamente e dopo aver staccato la chiamata presi le chiavi della macchina e andai di fretta nel veicolo accendendolo e seguendo la strada che avevo messo nel GPS del cellulare.
Andai più veloce che potevo anche se ad un tratto pensai che forse non lo avrei trovato lì, che sarebbe stato inutile ormai cercarlo e cercare una vendetta ma non potevo fare a meno di proseguire nella mia idea iniziale. Dopo più o meno mezz'ora riuscii ad intravedere una stradina e andai leggermente più piano di quanto andavo prima. Fortunatamente lì c'era soltanto una casa ed ero sicuro che fosse stata quella di Liam. Fermai la macchina e scesi andando verso la porta di casa, ero con i nervi a fior di pelle per quanto ero arrabbiato, nervoso per ciò che stavo andando in contro e che se quello che stavo facendo era davvero la cosa giusta. Bussai un paio di volte e dopo un po' mi aprì una signora, bassina, capelli biondi e occhi verdi. Le sorrisi per non essere scortese e lei lo fece di conseguenza.
"Mi scusi per il disturbo signora, ma Liam abita qui?" le domandai cercando di sapere al più presto la risposta. "Si, abita qui ma in questo momento non c'è, a dire il vero mi ha detto che sarebbe andato a fare una lunghissima vacanza. Non so bene quando tornerà ma sicuramente non prima di settembre." Mi sorrise dopo la risposta, innocente di cosa avesse fatto il figlio. "Scusi ancora se le faccio un'altra domanda, mi sa dire più o meno dove sarebbe andato?" incrociai le braccia appoggiandomi leggermente allo stipite della porta sospirando. "Ha prenotato per Sydney perché doveva and-" Dopo che sentii dove doveva andare i miei pensieri si facevano milioni di domande e nonostante la signora stesse ancora parlando non riuscivo ad ascoltarla perfettamente perché ciò che avevo nel mio cervello era soltanto Liam che volesse fare una specie di "omicidio perfetto", prima uccidere Zayn e dopo uccidere Harmony neanche come se fosse la sua soddisfazione più grande. "Signora, la ringrazio della sua disponibilità magari tornerò quando sarà rientrato, ah, comunque il mio nome è Tyler. È stato un piacere conoscerla." La salutai e rientrai in macchina tornando a casa. Avevo finto del mio nome perché ormai intuivo che Liam sapeva anche di tutta la mia vita. "Porca puttana questo stronzo è stato capace di mettere in atto tutto questo." Sbattei le mani sul volante più incazzato di prima e cercavo una soluzione il più in fretta possibile. Avrei potuto già chiamare la polizia da molto tempo ma sentivo che questa situazione dovevo affrontarla io, nonostante avrebbe potuto uccidermi come stava per fare con Harmony.
Credevo fermamente che potevo e dovevo portare avanti questa specie di "indagine" solo io, anche se mi sento distrutto, amareggiato e con la costante visione della mia migliore amica in coma piena di macchinari. Dopo aver chiarito con Zayn credevo che lui potesse aiutarmi ma vederlo in quello stato mi faceva capire che alla fine quello che doveva aiutarlo fossi stato io. Era troppo giù, era come se si trovasse in una bolla di vetro dove non voleva essere toccato da nessuno, non voleva parlare con nessuno e il suo unico pensiero era "Harmony deve svegliarsi" oppure "Io so per certo che Harmony ce la farà, Luke mi credi, vero?" e questa cosa mi spezzava realmente il cuore.
Anche se avessi voluto parlarne con qualcuno mi avrebbero sicuramente vietato di fare qualsiasi cosa stessi facendo ora, che sarebbe stato realmente tutto fumo e niente arrosto e che ormai era andato via. Ma io, ero troppo testardo per cedere, troppo testardo per rendermi conto che Liam non l'avrei più ripreso, perché so che lo ritroverò e so anche che gliela farò pagare di aver fatto tutte quelle cose ad Harmony, al costo di morire io stesso.

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