05.

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Mi svegliai presto pur essendo domenica. Non avevo voglia di riaddormentarmi e quindi andai in bagno e mi feci una doccia veloce, tornai in camera e mi vestii. Mi sedetti sul letto e pensai alla sera precedente, la serata passata con Zayn, era stato tutto fin troppo bello fin quando non è arrivato Louis, è sempre stato in grado di rovinarmi qualcosa se avesse voluto e quest'ultima litigata mi ha fatto capire che nonostante tutto la mia scelta è stata più che giusta.
Solo che, quel tipo era troppo strano. E poi io, che divento un peperone per uno stupido bacio sulla fronte dato da una persona che conosco a malapena. Cazzo Harmony, ma che ti succede? Sospirai sdraiandomi ancora un po' sul letto cercando di capire perché mi sta andando tutto male in questo periodo.
"Hey piccola va tutto bene?" mi sussurrò Violet appoggiata ancora sul suo cuscino, avrei tanto voluto dirgli di no, che stavo una merda per colpa di quel coglione mentre dall'altra parte sono grata per essere uscita con Zayn, è una situazione abbastanza confusa e non sto capendo un bel niente.
"Si tesoro, va tutto bene." le sorrisi pensando di essere convincente ma fu il contrario, mi capisce subito.
"No, dimmi com'è andata la serata, non credo che tu stessi così dopo una serata con un ragazzo." quasi mi urlò dicendo di aver ragione. "Hai ragione, è che andava alla grande con Zayn ma poi è arrivato Louis con una delle sue troiette momentanee..." sospirai "Sicuramente sarò stata anch'io la sua troia, solo che avevo un anello al dito." deglutii e mi morsi il labbro inferiore per non piangere, cosa che non riesco a trattenere per nessun motivo al mondo. "Non è vero, non eri la sua troietta, l'hai lasciato per valide ragioni e ha perso una ragazza davvero di buon cuore." mi guardava con uno sguardo piuttosto serio. "Comunque poi ha dato un pugno a Zayn e subito ce ne siamo andati dicendo che era tutta colpa mia, lui diceva che non era affatto vero e alla fine quando ci siamo trovati fuori al cancello credevo che mi stesse per dare un bacio sulle labbra perché eravamo a pochi centimetri ma poi mi sono illusa e me lo ha dato sulla fronte però in tutto questo è stata una sensazione abbastanza strana." finii di parlare e guardai un punto indefinito della stanza cercando di calmarmi un po'. "Sto trovando un po' tutto strano a dire la verità, credo che la parola di questa settimana nel mio dizionario sia stata soltanto "strana"" Ridacchiai.
"Davvero Harmony? Oddio, stai scherzando? Una sensazione strana?" mi fece milioni di domande in un secondo. "Ehy sta calma! Si una sensazione strana." ridacchiai a quelle parole, era una ragazza spietata, voleva sapere proprio di tutto.
 "Meglio che sto zitta, anche se dovrei dirti una cosa." mi chiese ed annuii. "Non è che ti piace un pochino Zayn? E' vero, l'hai visto solo poche ore ieri sera ma sembra che tu non ne possa fare a meno di pensarlo." disse tutto d'un fiato. "Senti, non sono in vena di relazioni per ora, non credo mi piaccia anche se è un bellissimo ragazzo anzi, di più, ma mi piacerebbe come amico, poi non so cosa potrà succedere, lo conosco da pochi giorni, anzi, lo conosco praticamente da ieri." sussurrai parlando lentamente. "Ehh!" urlò ridendo, facendomi leggermente innervosire. "Ti prego Violet smettila!" risi anch'io. "Che ne dici di andare in giro?" proposi, ne avevo bisogno, odiavo stare chiusa in questa stanza a marcire. "Certo mi cambio e arrivo." Violet si alzò e subito si cambiò. Uscimmo verso i negozi che c'erano in questa città, ne erano tanti e Violet ne andava pazza, infatti in quelle due ore non fece altro che entrare e uscire nei camerini e comprare un sacco di vestiti che devo dire ci stavano alla grande, è magrissima e può permettersi di tutto. "Ti prego!" mi urlò, voleva andare a cenare in una pizzeria italiana, adoravo il cibo italiano soprattutto la pizza e quindi accettai immediatamente. Entrammo e ci sedemmo in un tavolino quasi al centro della sala, ordinammo subito due pizze. Un ragazzo chiamò un nome e fu quello di Violet, lei subito alzò il capo e gli brillarono gli occhi era davvero entusiasta di quella presenza. Il biondo si avvicinò al nostro tavolo e lei si alzò di scatto quasi saltandogli addosso, ero confusa ancora una volta.

"Questo è il mio migliore amico, lo amo!" disse con entusiasmo la mora, aveva un sorriso a trentadue denti, sorrisi a sua volta per la sua felicità. "Che piacere conoscerti bellezza, sono Niall." mi porse la mano che subito accettai e la strinsi. "Ero solo passato di passaggio e ti ho trovata, che bel regalo!" continuò a parlare. "Anche per me, mi sei mancato da morire!" lo abbracciò nuovamente, sembravano due fidanzatini che non si vedevano da mesi e si cercavano una parte con l'altra. La serata si trascorse anche con Niall che si aggiunse con noi e parlammo di cose che facevano morire dal ridere, era un ragazzo con il senso dell'umorismo. Tornammo al college e in men che non si dica mi addormentai, stanca della giornata.

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