13.

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I giorni seguenti andarono come tutti gli altri, studio, studio e ancora studio. Non mi sentivo ancora al massimo dopo aver avuto quel mancamento infatti stavo cercando di riprendermi man mano. Il motivo di quei mancamenti erano dovuti ad un incidente avvenuto qualche anno fa ma che purtroppo non riesco a ricordare. La mia mente è completamente offuscata nonostante pensassi 24h a quell'avvenimento.
Ero sorpresa che Zayn non mi avesse ancora chiamata o venuto direttamente nella mia stanza. Violet non so che fine avesse fatto e per questo uscii. Presi lo zaino con i libri e chiusi a chiave; Mi avviai verso la biblioteca della città per studiare con tranquillità e forse non facendo peso ai problemi che mi sto creando da sola con Zayn, perché alla fine è sempre così mi faccio mille domande con risposte che solo la persona interessata potrebbe dirmi. Accesi il cellulare che avevo spento ore prima e aspettai che si caricasse, dopodiché presi le auricolari e ascoltai una canzone casuale andando a passi lenti in quel posto. Mi arrivò un messaggio minuti dopo.
Da: Zayn Malik.↯
 Posso parlarti un minuto? Devo dirti una cosa.
Nonostante fossi un po' contenta che mi avesse cercato non ne avevo voglia, volevo stare un po' da sola e concentrarmi esclusivamente allo studio.
Per: Zayn Malik.↯
Non posso, Zayn. Sto studiando.
Gli scrissi, dopo pochi secondi mi rispose.
Da: Zayn Malik.↯
Dove sei? Vengo io da te.
Per: Zayn Malik.↯
In biblioteca, quella vicino scuola.
Da: Zayn Malik.↯
Aspettami fuori, arrivo subito.
Non lo risposi e siccome non ero ancora arrivata a destinazione rimasi lì vicino tenendo la testa bassa e giocherellando con le scarpe. Appena alzai lo sguardo per qualche istante lo vidi, era nella sua macchina e dopo averla spenta si avvicinò a me in modo abbastanza serio e mi spaventava leggermente.
"Perché te ne sei andata via in quel modo?" mi disse allargando le braccia e guardandomi fisso. "Stavi con la tua bella amichetta o mi sbaglio?" parlai in modo ironico iniziando ad arrabbiarmi. "Certo ma tu chi sei? Non sei mia amica, no?" "Ma sai qual era il problema? Non mi pensavi più e di sicuro non stavo lì impalata a fissarvi. Non rimanevo a guardare come ridevate e chiacchieravate come se io non ci fossi e in quel contesto mi sentivo esclusa chiaro? Volevo stare sola con te e magari passare una bella giornata, ma chissà chi l'ha rovinata." dissi tutto d'un fiato, facendo un sospiro alla fine con le lacrime agli occhi. "Harmony... mi dispiace." si limitò a dirmi facendomi sentire ancora una merda. "Non ci fai niente con quel mi dispiace Zayn. Ormai quel che è successo è successo." sussurrai facendo le virgolette al "mi dispiace." Mi aspettavo molto meglio da lui, i miei pensieri di qualche giorno fa avevano ragione. "Ora per favore lasciami andare in biblioteca che devo pensare a studiare perché sono abbastanza indietro, a presto." Delusa, presi la mia borsa che ormai era a terra e mi allontanai da lui iniziando a piangere silenziosamente. "Ti prego aspetta!" urlò, ma non mi fermai. Andavo ancora più velocemente per far si che anche se si avvicinava non doveva vedermi piangere. Riuscii a starci lontano fin quando lui non prese la mia mano e mi fece girare verso di lui, mi guardò per pochi secondi affannato e in seguito guardò le mie labbra per poi facendole unire con le mie. Mi baciò in modo poco casto come se volesse baciarmi già da molto tempo ma non aveva mai il coraggio di farlo, forse non aveva il coraggio di affrontarmi e quindi l'avrà fatto tutto con un semplice bacio. Non potei far altro che ricambiare, avevo bisogno anche io di quelle labbra, di assaporarle dolcemente, di farle mie. Ma tornata alla realtà mi staccai lentamente fissandolo intensamente negli occhi, rendendomi conto che tutto ciò alla fine sembrava sbagliato. "No Zayn, non possiamo, non ora." sussurrai, mentre mi toccai le labbra. "Perché no? Dio santo Harmony, io ti amo." sussurrò anche lui accarezzandomi i capelli. Io rimasi immobile dalle parole appena sentite. Me l'aveva detto davvero, mi amava, ma nonostante tutto avevo paura. Paura che qualcuno mi aggredisse nuovamente e che mi tradisse. Avevo paura che sarebbe stato uno come Louis ovvero di un ragazzo inizialmente premuroso ma che poi possa metterti le mani addosso per gelosia, paura di innamorarmi davvero e poi rimanere a pezzi. Il sentimento che provavo per lui era forte, non potevo per niente negarlo ma il mio pensiero mi faceva allontanare da una possibile storia d'amore con lui. "Zayn..." abbassai lo sguardo, cercando di trovare le parole giuste. "Ho paura, non posso" quelle furono, purtroppo, le uniche parole che mi uscirono sperando che mi capisse. Piansi nuovamente, non avevo fiducia di nessuno in quelle settimane. "Se pensi che io sia come quel lurido, ti sbagli ok? Io non sono come lui, io ti amo veramente, ti amo da quando ti ho vista quella volta in quella stanza, ti ho sempre desiderata ma non avevo mai il momento adatto per far si che tutto questo accadesse. Harmony, te lo ripeterò all'infinito che ti amo." le sue mani così calde mi facevano rabbrividire quando toccava le mie guance ormai rigate dal pianto. "Anche Louis me lo aveva detto, quasi le stesse parole ma ho dovuto lasciarlo, mi ha addirittura messo le mani addosso. Zayn, ho bisogno di pensarci, scusami..." Tolsi le sue mani e le accarezzai fino a quando mi allontanai da lui dirigendomi lentamente in quei pochi centimetri che mi separavano dalla biblioteca, dove prima che tutto ciò succedesse, dovevo stare in una di quelle sedie a studiare. Mentre invece, mi aveva detto che mi amava e io non potei fare a meno di pensare alle sue parole e al tocco delle nostre labbra.

Shadow➤ z.m.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora