Mi svegliai con un forte mal di testa, avevo ancora la nausea e tra poco avrei vomitato. Aprii gli occhi lentamente guardando il soffitto davanti a me, strinsi la mia mano e notai che era intrecciata con un'altra, spostai lo sguardo lentamente e mi girai di fianco notando Luke che mi fissava con gli occhi più gonfi del solito e rossi. Gli sorrisi, per fargli notare che tutto andava bene anche se avevo avuto un mancamento. Lui con l'altra mano mi accarezza la guancia facendomi rilassare. Sospirò pesantemente. "Luke, perchè sei in questo stato?" gli chiesi, potevo sentire il suo cuore battere all'impazzata mentre cercava di rispondermi. "Avevo paura." disse soltanto questo, mi avvicinai a lui e con l'altro braccio libero lo abbracciai. "Perchè? Ho avuto soltanto un piccolo mancamento." spiegai cercando di calmarlo, capii che precedentemente piangeva. "Come facevo a stare tranquillo quando tu faticavi a respirare? Mi ero davvero preoccupato, non amo vederti così e poi non mi piace l'idea che tu abbandoni me e io te." sussurrò. "Non voglio perderti come ho perso mia madre." Aveva la voce spezzata al ricordo di quella situazione. Lo guardai, non sapevo cosa dire, non mi uscivano le parole di bocca. Mi limitai ad appoggiare la mia testa sul suo petto che si alzava e abbassava velocemente mentre gli stringevo nuovamente la mano. Dopo qualche minuto di silenzio alzai la testa e lo guardai. "Rilassati, io non ti abbandonerò mai."
11 gennaio.
Ero di nuovo nella mia camera del college, la sveglia suonò facendomi emettere un verso di lamento. Era troppo presto per potermi alzare, in quelle due settimane i libri sulla scrivania presero decisamente la polvere e non sembra più che fossi abituata a ricominciare a studiare. "Violet, che ore sono?" le domandai senza aprire gli occhi. Il giorno precedente le raccontai tutto e lei fece lo stesso. Ormai era ufficiale, lei e Niall erano fidanzati, il che mi fece sentir felice. Mi raccontò dei regali e rimase sbalordita quando le dissi del viaggio che farò a giugno. "Sono quasi le 7.45. Dovresti alzarti, tra meno di mezz'ora inizieranno le lezioni. Non puoi assentarti il primo giorno." ululò facendomi sobbalzare, mi alzai lentamente e senza una mia risposta presi i miei vestiti e andai in bagno a farmi una doccia veloce. Dopo dieci minuti più o meno ero pronta. Presi lo zaino mettendo tutto ciò che dovevo. Avevo ancora gli occhi mezzi chiusi nonostante avessi fatto la doccia e Violet vedendomi in quel modo ridacchiò. "Chissà Zayn se si fa vedere." dissi senza rendermi conto, doveva essere più una domanda nella mia mente che dirla a Violet. "Perchè?" mi domandò prendendo i libri della prima lezione mettendoseli in braccio. Il suo sguardo era fisso verso il mio e stavo avvertendo la sensazione che volesse farmi un interrogatorio. "Oh nulla." Risposi mentre ci avviammo per andare nell'aula. "Entriamo e non guardarmi così male che mi metti ansia." Sospirai lentamente mentre la mia amica entrò senza neanche rispondermi. Subito dopo essermi accomodata arrivò il moro, si sedette vicino a me facendomi bloccare interamente. Mise la bocca a pochi centimetri dal mio orecchio e mi disse. "Dopo i corsi, vieni fuori al college. Devo portarti in un posto, non rifiutare." Dopodiché spostò le sue labbra sullo zigomo dandomi un bacio su di essa. Abbassai lo sguardo dall'imbarazzo annuendo mentre le mie guance si fecero di un rosso fuoco. I corsi finirono, quindi andai in camera e posai la borsa. Dovevo davvero andare fuori con lui? Questa era la domanda che mi stavo ponendo dal momento in cui mi ha chiesto di uscire con lui. Dissi a Violet che sarei uscita per un po' e lei annuì soltanto dandomi un bacio da lontano perché era al telefono con Niall.
Mi diressi vicino al cancello e lo vidi, era davanti la sua macchina ad aspettarmi. Mi avvicinai lentamente a lui e lo salutai, lui ricambiò ed entrammo nell'auto. "Dove andiamo?" lo guardai appoggiandomi al finestrino cercando di avere un'aria del tutto tranquilla e calma. "Vedrai." ricambiò lo sguardo per pochi secondi per poi accendere la radio e mettere canzoni alzando di molto il volume. Non continuai la conversazione e guardai ciò che vedevo di fronte a me fino a che non spense la macchina. Eravamo in un posto strano, ma bellissimo. Era un campo pieno di fiori viola e blu, sembrava il paradiso. "Perché qui?" sorridevo, era un modo per capire che mi piaceva tantissimo. Avanzai di passo e mi abbassai per prendere una viola e odorarla mentre il vento soffiava leggermente, adoravo questa sensazione, quella di essere liberi da qualsiasi pensiero. "Perché sapevo che ti sarebbe piaciuto e poi, mi piace vederti sorridere." si avvicinò a me ed io mi alzai tenendo sempre il piccolo fiore in mano. Ero a pochi metri da lui, fin quando mi prese il braccio e mi tirò a sé. Mi alzò il capo facendo in modo che lo guardassi e lo feci senza esitare. Era bellissimo. "So che tu non vorresti mai che ti baciassi, ma credimi che non posso fare a meno di te. Sei tutto ciò che ho sempre voluto, sei la ragazza che sognavo da quando ero bambino, tu sei la prima in qualsiasi cosa io metterei a confronto, non voglio che pensi sia il contrario quello è stato un fottuto equivoco, ero ubriaco non avevo controllo di me stesso. Quelle parole che ti avevo scritto alla vigilia di Natale erano vere, Dio sa solo quanto ho voglia di stringerti fra le mie braccia e non lasciarti mai più perché solo tu sai rendermi così, mi fai sentire bene." disse tutto d'un fiato, infatti era affannoso e la mia fronte era appiccicata alla sua, istintivamente mi morsi il labbro inferiore e lo guardai. "Zayn..." iniziai. "Io ti amo, non smetto mai di pensarti un secondo, non so cosa c'è di sbagliato in me." non sapevo cosa sarebbe successo il momento dopo, ma lui mi abbracciò, o meglio mi stringeva forte a sé e la mia testa era appoggiata alla sua spalla, volevo che tutto questo non finisse anche se non era successo nulla. "Nulla è sbagliato in te, piccola." sussurrò dondolandomi leggermente facendomi sorridere appena. "Allora?" allungai le mie braccia per ricambiare la sua stretta ma fui bloccata dalle sue poche parole. "Allora baciami." alzai la testa per la centesima volta e mi avvicinai a lui. "Cosa?" feci finta di non capire, anche perché era impossibile farlo per via di tutto questo silenzio. "Cazzo, baciami Harmony" non ebbi il tempo di risponderlo che quello a baciarmi fu lui. Un mix di emozioni percorsero tutto il mio corpo, continuai a baciarlo lentamente e lei mie mani finirono sui suoi capelli, accarezzandoli con delicatezza. Potevo ammettere che tutto ciò che stava succedendo sembrava surreale, una cosa che non avevo mai messo in atto, qualcosa di così dolce e passionale, qualcosa di premuroso, qualcosa che non avevo mai provato in vita mia. Mi staccai da lui per riprendere fiato, Zayn mi guardò sorridendomi. "Non posso mai smettere di amarti, mi rendi vivo." mi diede altri baci a stampo fino a farmi sorridere.
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Shadow➤ z.m.
FanfictionHarmony Lee è una ragazza del college che ha vissuto gli ultimi anni della propria vita alla ricerca della verità del suo incidente avvenuto circa 5 anni fa. Durante questo tempo ha davanti a sé mille ostacoli che dovrà superare con tutta la sua for...