nella foto: Jenny Boyd nel ruolo della vampira Luna.
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«Ehi»
Una voce mi risveglia.
Sono passate più di ventiquattro ore da quando le mie sorelle sono scomparse e non riesco a smettere di pensare a loro da quel momento. Ogni singola cosa ha cessato di esistere, ogni singolo odore si è volatilizzato e ogni singolo suono si è frantumato. Non ho avuto il coraggio di parlare con nessuna mia compagna di scuola, fatta eccezione per Sophie, che è venuta a parlarmi insieme a Valentina. Nemmeno Cherie e Viola hanno avuto l'opportunità di sapere come stavo. Perlomeno non in modo diretto, da parte mia.
Dopo essermi trasferita nella sala mensa, mi sono addormentata e ho sognato Lexie, sulla Terra. Era un sogno molto confuso, che ho rimosso quasi completamente. Successivamente, ho pranzato insieme a Tom, cercando di ascoltare ciò che mi stava raccontando, ma era più forte di me.
Verso le tre – dopo che i ragazzi se ne sono andati – delle guardie ci hanno riaccompagnato agli appartamenti. Mi sono rifugiata in bagno e sono rimasta lì, da sola, al buio. Piangevo, gridavo, prendevo a pugni la porta, ferendomi le nocche. Ho sentito più volte le mie amiche chiamarmi, ma non ho mai risposto. Anche Diane è preoccupata per me: ha cercato di parlarmi, sedendosi con la schiena contro la porta del bagno, ma non è servito a niente.
Sono rimasta tutto il pomeriggio lì dentro, a soffrire e a pensare ad un modo efficace per vendicarmi di lei. Non le permetterò di cavarsela così facilmente... rapire le mie sorelle per ferire me è un colpo basso, ma anche intelligente. È l'unico modo che ha per mettermi KO al primo istante.
Se mi dicesse di cederle il mio Elemento per le mie sorelle... beh, lo farei. Obbligatoriamente. Non mi interessa essere una Dominatrice o una Strega se le mie sorelle moriranno o perderanno i loro poteri. Proprio non mi interessa.
Verso l'ora di cena, Aiko bussa alla porta del bagno. Ho capito che fossero quasi le sette perché il sole è tramontato da un pezzo e perché quasi tutte scendevano per andare a mangiare.
«Dobbiamo andare, Mal» sussurra Aiko, «devi mangiare»
Scuoto il capo, mentre una lacrima mi riga il viso. Ancora una volta.
«Ti prego» bisbiglia, «ho bisogno di te. Voglio essere sicura che starai bene e l'unico modo per farlo è venire con me»
Ha ragione. Non posso smettere di mangiare solo perché le mie sorelle sono state rapite. Quando Lexie mi rapirà devo essere in grado di batterla, quindi piena di energie. Penso che in questo caso la rabbia giocherebbe un ruolo fondamentale, visto che cresce ogni secondo che passa.
Mi alzo in piedi e, dopo essermi sciacquata il viso, esco dal bagno. Aiko mi sorride ed io ricambio il gesto. Decido di togliermi la gonna della divisa, indossando dei semplici jeans chiari e una T-shirt bianca.
Quando sono pronta, io e Aiko scendiamo. Siamo rimaste da sole, il che significa che dev'esserci per forza una guardia che ci scorterà fino alla sala mensa. Infatti, è così: sono quattro uomini alti e robusti, con una spada e una pistola nella fondina.
«Salve» esclama Aiko, uscendo dall'appartamento.
«Siete rimaste solo voi?» domanda il più alto.
Annuisco e comincio a camminare insieme a loro. Non so perché, ma ho un brutto presentimento, come se stesse per succedere qualcosa. Lancio un'occhiata ad Aiko e, mentre mi guarda con aria perplessa, desidero poter essere telepatica anche io, proprio come lo sono Alex e Tom.
Appena arriviamo di fronte alla stradina che porta all'Accademia dei Maghi, i quattro uomini si fermano. Sollevo lo sguardo da terra e, nella frazione di secondo in cui mi chiedo che cosa stiano aspettando, uno di loro tira fuori la spada. Aiko si lancia davanti a me, per proteggermi, ma viene ferita.
«Aiko!» grido, con tutta la voce che ho in corpo.
Indietreggio, spaventata, e lancio un'occhiataccia ai quattro uomini. Appartengono alla schiera di Lexie, dovevo immaginarlo.
«Aiko?»
«Sto bene» esclama lei, alzandosi in piedi. Ha un lieve taglio sul braccio, che sanguina leggermente.
Afferro la sua mano e la aiuto a tirarsi su. Mi sorride e, un istante dopo, uniamo i nostri poteri per disarmare i quattro uomini, ma è del tutto inutile. I quattro alzano le spade, utilizzandole come scudi e disintegrando le strisce luminose.
«Merda» borbotta Aiko, «dovevamo immaginarlo che ci fosse il suo zampino anche in questa storia»
Mi alzo in volo e cerco di colpire la guardia bionda, ma è sveglio e agile, così riesce ad evitarmi. Un secondo dopo sento un lieve fruscio di vento, che mi incuriosisce. Provo a voltarmi e il mio sguardo ricade sulla vampira Luna, l'amica di Lexie.
«Pensavo aveste già finito!» li ammonisce, «gli altri sono già arrivati»
La guardia più alta le rifila un'occhiataccia. «Siamo pronti»
«Io non credo proprio» esclama Luna.
Torno a terra, accanto ad Aiko, e mentre cerco di risalire insieme a lei, la vampira ci raggiunge e ci trascina a terra. Sbatto violentemente il braccio sul terreno duro e d'istinto mi copro la zona dolente con la mano.
«Tu sei pazza!» esclama Aiko, «che cosa volete da noi?»
«Questo lo scoprirete fra poco» cinguetta Luna, poi si rivolge a me: «Questa volta Lexie vincerà, mia cara Malia. Il piano che ha preparato per sconfiggerti è fin troppo dettagliato per poter essere sfasciato. Credo proprio che tu debba arrenderti e questo accadrà viste le persone che ha messo in mezzo»
Mi alzo in piedi e incrocio il suo sguardo, stringendo i pugni.
«Io non mi arrenderò mai, Luna, che vi sia chiaro»
Luna sorride. «Lo vedremo, tesoro»
Vorrei aggiungere qualcosa, ma sento un ago pizzicarmi il collo e, un istante dopo, cado a terra priva di sensi. Non riesco a parlare, a muovermi, a concentrarmi e a restare sveglia. Una delle guardie deve avermi iniettato un sonnifero, perciò non posso fare altro che attenermi alle loro regole... finché il sonnifero farà il suo corso.
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Supernatural Creatures 2 - La Dominatrice dell'Aria
FantasyCon sorpresa di tutti, Malia si risveglia dal coma in cui Lexie l'ha trascinata, più motivata a vincere questa guerra e fermare la sua acerrima nemica. Così, tra un bacio e l'altro, tra un esame e nuove amicizie, al GSS fanno una scoperta eclatante...