Ottanta: Jago Phills.

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nella foto: Nathaniel Buzolic nel ruolo di Jago Phills.

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La macchina è puntuale. Adam mi ha detto che sarebbe passata per le cinque meno un quarto ed è l'orario esatto. È venerdì e fra un quarto d'ora esatto ho l'esame di controllo all'ospedale di Coretville. Sono un po' agitata, perché ho paura che ci sia qualcosa che non va, anche se io non me ne sono ancora resa conto.

L'autista è un ragazzo giovane, che lavora saltuariamente per Adam. Non parla molto ed è attento alla strada, perciò deduco che non avremo alcuna conversazione.

Il tragitto fino all'Accademia dei Maghi è breve. Adam ha detto che potevo portare Tom e lui, naturalmente, non ci ha rinunciato. Lo scorgo quando sono ancora ad una ventina di metri dall'ingresso e, non appena la macchina si ferma, mi sposto nel sedile a fianco, per farlo salire.

«Ehi» mi saluta, baciandomi.

Gli sorrido.

«Tutto bene oggi?»

«Sì, e tu?»

«Un po' stanco, ma non volevo mancare»

Ci sorridiamo, poi mi prende per mano. Il ragazzo non ci degna di uno sguardo e continua a guidare prestando attenzione alla strada. In un certo senso è meglio così, visto che Tom sta dicendo sciocchezze solo per calmarmi. Ha capito che sono un po' preoccupata un secondo dopo avermi presa per mano. E adoro questo lato di lui: intuire in un istante quale sia il mio problema.

«Pensi che durerà molto questa visita?» domanda.

Scuoto il capo. «Non ne ho idea» rispondo, «penso che mi controlleranno il bacino e il braccio»

Annuisce, piano. Dopo avermi sorriso, mi lascia un bacio casto sulla guancia. Sto quasi per dirgli che non deve preoccuparsi, ma l'auto si ferma all'improvviso.

«Siamo arrivati» esclama il ragazzo, «la aspetto qui, signorina Collins»

Gli sorrido. «Grazie»

Scendiamo dalla macchina e raggiungiamo l'entrata dell'ospedale. Adam è seduto su una sedia di plastica e, appena mi vede, balza in aria. Ci raggiunge, salutandoci.

«Sei la prossima» esclama, indicando un display appeso al muro.

Annuisco e raggiungo una sedia. Dopo essermi seduta, mi prendo il viso fra le mani e sospiro, cercando di mantenere la calma. Sento qualcuno sedersi al mio fianco, così sbircio fra le dita. È solo Adam.

«Che c'è?» domando, svogliatamente.

Lui sorride. «Tom mi ha detto che sei un po' agitata. Lo sai che non c'è niente di cui preoccuparsi, vero?»

Gli rifilo un'occhiataccia.

«Sei stato il primo a mettere sul tragico questo esame, quindi non ti lamentare se adesso sono un po' preoccupata»

Sospira e mi accarezza il capo. Dopo avermi baciato sulla fronte, sento un medico chiamarmi. È un uomo sulla sessantina, coi capelli bianchi e gli occhiali sottili, dalle lenti rettangolari.

«Malia Collins, sei tu vero?»

Mi alzo in piedi e annuisco, sotto lo sguardo sorpreso dei presenti. Raggiungo il medico, mentre cerco di ignorare tutte quelle persone che bisbigliano al loro vicino.

«Sono il dottor Platten» esclama, sorridendo, «ti farò qualche semplice esame e poi ti rimanderò indietro, d'accordo?»

«Va bene»

Entriamo nel corridoio e, dopo aver svoltato a destra, mi fa entrare nel suo studio. Le pareti sono bianche e le grandi finestre di fronte all'entrata illuminano la stanza. Un semplice armadio marrone e un lettino bianco sono posizionati di fianco all'entrata, mentre la scrivania è in mezzo alla stanza.

Supernatural Creatures 2 - La Dominatrice dell'AriaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora