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Mi risvegliai in un letto coperto da delle morbidissime lenzuola ...
Mi guardai addosso e vidi che ero vestita con una vestaglietta leggera, e nel punto in cui mi era stato strappato il cuore c'era un cerotto...
Solo allora mi guardai in torno realizzando di non essere più nella grotta: mi circondava una graziosa stanza di color avorio, non troppo piccola, ma non enorme; ero seduta su un letto che ricordava vagamente i letti Barocchi del 700', su per giù tutto l'arredamento era così; i mobili erano bianchi intarsiati con oro scuro; e in un angolo si apriva una porta finestra che dava su un piccolo balcone...
Mentre mi guardavo intorno la porta piano piano si aprì: di lì si affacciò timidamente una strana creatura a forma di tartaruga, aveva la pelle verde chiaro, i capelli verde scuro e gli occhi che riprendevano il colore dei capelli; aveva un bianco vestito da infermiera, mi sorrise e si avvicinò allungando una mano verso di me; io mi ritrassi tirandomi le coperte fin sopra il naso, impaurita...
Ma lei mi sorrise caldamente e cominciò a parlarmi:
- Tu parli inglese? No? Parli francese? Spagnolo? Cinese? Africano? Italiano?...-
A questo punto feci di sì con la testa e lei riprese:
- Perfetto, allora dimmi come ti senti? Ti fa male la ferita?-
Avevo paura a rispondere, e lei se ne accorse:
- Tranquilla sei fra amici adesso! Non devi avere paura!-
E sfoderò un sorriso così bello da sembrare un angelo!
Gli risposi che mi girava un po la testa, ma nient'altro
- Va bene!-
Fece lei, prese in mano un aggeggio che somigliava ad un verificatore di rete LAN e me lo avvicinò:
- Stai ferma ora okay?-
Feci di sì con la testa, accese il macchinario, fece una scansione del mio corpo e disse:
- Sì, sei in buona salute; a parte che ti manca il cuore! In vita eri una che era in salute, evidentemente, e questo ti avvantaggia!-
" Mi avvantaggia?... In cosa...? E poi che vuol dire con..."
- In... In, VITA?!?! C-che vuoi dire IN VITA!?!?-
Quelle parole risvegliarono in me il panico...
In effetti non ricordavo come fossi arrivata nella gola ne cosa fosse successo dopo il mio salvataggio, ma, scioccamente, non pensavo d'essere morta:
- Ohi, ohi, ohi calmati Ok? Sì tesoro sei morta, e quello in cui ti siamo venuti a prendere, se non te ne sei resa conto era L'INFERNO, CHIARO!?-
Il sorriso D'Angelo sul suo volto sparì d'incanto, lasciando il posto ad una smorfia di rabbia mista a paura, aveva gli occhi praticamente fuori dalle orbite per la rabbia... Io ero sconvolta, sia dalla notizia sia dalla sua reazione.
La guardavo come se fossi instupidita e per tutta risposta mi fece:
- Sei stupida per caso? Gli umani non possono vivere senza il cuore lo sai? Non è vero?!-
Mi aveva preso per scema, sapaevo che non era la prima volta che qualcuno lo pensasse di me, ma faceva comunque molto male!
E poi non è da tutti i giorni vivere ciò che ho vissuto e sentirsi dire che si è morti quando tu ti consideri… viva!

-Miss Nini non si scaldi tanto, è appena arrivata cerchi pure di capire no?-

Entrò un altra tartaruga ma questa era un maschio senza capelli, il camice da dottore,  jeans e maglietta viola, e due languidi e rassicuranti occhi marroni; che rivolgendosi all'infermiera gli ricordò che anche per lei fu un trauma quando lo seppe;

poi si rivolse a me:

-Come ti senti?-

-Bene!-

-Sicura?!-

-Sì-

-Ok...-

Si mise a guardare la sua cartellina nera, ma poi illuminandosi mi disse:

-Che sciocco non mi sono presentato, io sono il dottor Donatello Hamato e lei è Miss Nini Hamato; e tu sei?...-

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