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Il dottor Leatherhead zoomò subito sull’America per la precisione su New York, su un barra in alto digitò: “Metropolitan Hospital Center”

entrò nel loro sito e digitò ancora: “paziente n°1233”;

apparve una scheda dati con una fotografia, e subito dopo si aprì l’immagine di una telecamera; inquadrava una stanza d’ospedale e dentro c’era una ragazza…

Con una zoomata il dottor  Leatherhead ci mostrò il suo volto…

Sgranai gli occhi, non ci credevo, semplicemente non ci credevo…

Quella ero IO!

Il dottor Donatello mi si avvicinò e mi sorresse; dovevo essere molto pallida in volto…

Tutto ciò che sentivo era solo un gran freddo, mi mancavano le forze; sentivo le lacrime agli occhi e l’unica cosa che riuscivo a pensare era: “Che scherzo è mai questo?”;

guardavo quel filmato: ero sola in quella stanza attaccata ad un respiratore, immobile, sembravo morta!

Mi fecero sedere, ma non riuscivo né a parlare né a staccare gli occhi da quello schermo…

Ero confusa, la testa mi pulsava…

E le lacrime scendevano giù copiose…

Il dottor Donatello mi porse un fazzoletto:

- Dai è tutto a posto…-

Lo guardavo male…

Stavo male, dentro di me combattevano la rabbia, la frustrazione e la tristezza, ogni una per prevalere sull’altra…

Quello che ne risultava era solo depressione ed una specie d’apatia…

Mi ci volle un po’ per riprendermi, con il dottor Donatello che mi diceva parole di conforto e gli altri due che stavano a guardare…

Il Dottor Donatello disse qualcosa a Miss Nini che subito uscì dalla stanza, nel frattempo mi asciugava le lacrime e mi diceva parole che per la confusione neanche riuscivo a capire…

Miss Nini tornò poco dopo con un bicchiere d’acqua e me lo porse, sorridendo dolcemente come una mamma affettuosa; bevvi e assaporai l’acqua, era molto leggera ma buona.

“Se sono morta è strano che l’acqua abbia sapore… Ma io sono morta??” mi calmai, presi fiato, e chiesi: - Ma io… Sono morta?-

Mi rispose il dottor Leatherhead: - No, non sei morta…-

Disse con un leggero sorriso

-Sei entrata in coma. -

Lo guardai perplessa e riprese:

-Ti chiami Anastasia la Rinascente, hai 16 anni, hai origini italo- marocchine sei figlia di Antonello la Rinascente e Amina Malika Lamris, eri in visita a New York per il tuo sedicesimo compleanno, quando cadendo hai sbattuto violentemente la testa e sei svenuta… Quando sei arrivata in ospedale ti hanno messo sotto “Coma 3” , ad oggi sei lì ferma da una settimana già…-

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