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-AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHH....-

Era finito tutto; tranne l’urlo di Irondelle...

Tutti ci girammo con le mani alle orecchie, cercavamo di sovrastare la sua voce per dirgli di smetterla: era aggrappata al sedile, con le nocche sbiancate, le gambe rannicchiate sul sedile, gli occhi strizzatissimi e la bocca spalancata. L’unica che ebbe il coraggio di stapparsi le orecchie fu sua sorella Shontelle: si slacciò la cintura e tutta incazzata andò davanti alla sorella e gli diede un ceffone da record accompagnandolo con queste parole:

-PIANTALA CRETINA! E’ TUTTO FINITO E CI STAI PERFORANDO I TIMPANI A TUTTI!!!-

Irondelle si strofinò la guancia, sgrullò la testa come se si fosse ripresa da un sogno, si guardò intorno e disse: -Ah davvero...?-

-Sì! Cretinetta!-

-Eheh scusatemi...-

Abbassò lo sguardo vergognosa al massimo

-Finalmente si è azzittita! Pensavo che mi esplodesse la testa!-

Mik si massaggiava le tempie con fare dolorante

-E lo dici a me? Stavo per lasciare i comandi!-

“Povero Don...”

Non poteva lasciare i comandi sennò chissà dove saremmo andati a finire...

Davanti a noi si vedeva già l’Inferno, era un asteroide di forma indefinibile, piuttosto grande; sembrava quasi un pianeta in effetti...

-Attivare Scudo di Riflessione.-

-Fatto Don!-

-Perfetto Leo!-

Don prese il microfono e annunciò:

-Ok ragazzi la navetta è passata senza problemi; se volete potete sganciarvi la cintura... Ma muovetevi con cautela... Sapete che intendo... NON fate come nella missione del 65’, chiaro? Comunque mancano circa 20 miglia prima di arrivare tenetevi pronti. Chiudo!-

Don riagganciò, io mi sganciai con cautela e andai verso Leonardo che stava chiedendo a Donatello se non erano arrivati troppo vicino rispetto a dove avevano programmato

-No, no tranquillo... L’ho chiesto io a Jorghe di spedirci così vicino. Al ritorno se le cose dovessero andare male ci servirà molto più carburante di quello che pensavo...-

-Fortuna che hai ricontrollato i calcoli...-

-Vero Led, per fortuna!-

Mi avvicinai furtiva, non volevo spaventarlo, anche perché lui si era già accorto della mia presenza... Però non volevo combinare guai, alchè mi sentì ammonire da Raf in questo modo:

-Ehi cioccolatina al latte! Guarda che puoi camminare normalmente; la cosa è che non ti devi mettere a saltare...-

Mi morsi il labbro, cercando di reprimere l’impulso di rabbia che il tono strafottente di Raffaello aveva. Voltai la testa verso di lui e gli feci la linguaccia, per tutta risposta si mise a ridacchiare e a prendermi in giro sostenuto da Michelangelo e Edward, che sembrava fosse sceso apposta...

-Dai Ania lasciali stare e vieni qui...-

Mi fece segno di mettermi sulle sue ginocchia ed io ubbidii, cercando di non mettere troppo del mio peso su di lui... Tant’è che stavo in punta di piedi, concentrando lì la maggior parte del mio peso; Leo un po’ scontento della cosa mi disse: -E dai Ania... Mettiti bene.-

Ebbi un brivido per tutta la schiena, per l’ultima parte sussurrata all’orecchio e con un tono suadente al massimo...

Purtroppo qualcuno se ne accorse e partirono le prese in giro, anche da Don, Leatherhead, Lavinia (che si era accomodata allo stesso modo sulle gambe di Leatherhead, sembrando molto più piccola di quel che era, di fronte a quel colosso); alchè Leo mi propose di andare da un’altra parte:

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