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Aspettammo lì ancora un po’, poi non mi trattenni più

-Ma quindi…- feci con fare a casaccio

- è tutto, tutto vero o c’è qualcosa che, non è così? -

Lui mi sorrise e mi rispose alzando le mani: - Ah no! Questo non te lo posso dire!-

- Dai ti preeego…-

- No, non ci danno il permesso di dire queste cose…-

- Chi? - sorrisi

-Il Grande Capo?-

-Ah no! Da me non avrai una parola una!-

- Uffa…! Cattivo che sei…-

Feci la faccina imbronciata, da bambina capricciosa.

Mamma diceva sempre che mi riusciva benissimo, e sembrava proprio così, perché lui rideva.

Leo si era seduto, ed io mi avvicinai un po’a lui, mi cinse con il braccio sinistro…

Appoggiata sul suo petto sentivo il chiaramente il suo cuore…

Il suo battito era regolare e profondo…

I rumori della festa ci giungevano in lontananza, in quel momento il Dj aveva appena messo “Give me everything tonigh ” di Ne-Yo e Pitbull, - Bella questa canzone!-

- Ti piace?-

- Sì!-

-… E dimmi, ti piace anche ballare per caso?- fece lui con non curanza…

- Sì, ma solo se non mi vede nessuno!-

- Perché? Ti vergogni?-

- Sì - risposi un po’ intimidita

Si girò per bene verso di me e mi prese il mento tra le dita; i nostri sguardi si incrociarono di nuovo…

Il cuore mi batteva forte, e dentro di me pensavo: “Daje, forse qui ci scappa un bacio!”.

Il solo pensiero mi fece diventare rossa, lui si alzò, si mise di fronte a me e mi disse:

- Fammi vedere che sai fare…!-

Ero scioccata! Non ero proprio quel tipo di ragazza che viene invitata a ballare… Ero più… L’eterna amica, con cui, sì ci scherzavi; ma non avevi tanto a che fare con lei… Mi alzai in piedi

- Io, veramente non so se sono in grado -

Mi tese la mano e mi avvicinò.

- Non ti preoccupare, -

Mi girò intorno posizionandosi dietro di me. Mi mise una mano sugli occhi e…

- Prova a sentire il ritmo; lascia che ti invada e che scorra libero nelle tue vene!- sussurrò

Lasciò scivolare via la usa mano.

Con gli occhi chiusi feci ciò che aveva detto e cominciai a muovermi a ritmo di musica, non dico che ero una ballerina provetta… Ma almeno lui non rideva!

Mi prese le mani e cominciammo e volteggiare insieme, eravamo fuori tempo; ma solo io sembravo accorgermene…

La musica finì e, a forza di piroette, finimmo per inciampare nei nostri stessi piedi, crollando a terra…

E ridemmo, ridemmo come pazzi per una buona metà della canzone successiva, lui si alzò e mi disse ridendo: -Non te la cavi male, forse però qualche lezione di ballo non ti farebbe male!-

-Questo non lo metto in dubbio!- mi alzai anche io

-Mi gira la testa!-

Lui mi prese al volo e fra le risate euforiche ci avviammo, di nuovo, verso la festa.

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