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C’era un po’ di brusio fuori in corridoio.

Io e Nini uscimmo per vedere cosa stava succedendo: - Andrew ma che succede?-

Nini chiamò un ramarro umanoide marrone chiaro in camice, che si fermò e guardò in alto.

Noi eravamo al secondo piano e dalla balaustra c’era spazio sufficiente per vedere i piani di sotto, Andrew sembrava spaventato, ed era molto affannato

-C’è stata un’emergenza...- riprese fiato

-Il gruppo di Leonardo è andato giù all’Inferno e sembra che non sia andata bene sta volta! Tutte le squadre stanno convergendo lì!-

Mi sentii mancare.

Con il fiato corto guardai Nini, spaventata quanto me,

-Devo andare adesso, voi tenetevi pronti!-

-Okay!- Rispose Nini

Corsi dentro e raccontai tutto quello che ci aveva riferito Andrew.

-Oh no! È terribile.- disse Rose Marie

-Che facciamo?- mi chiese una dottoressa arrivata dopo di noi

Esitai...

Non sapevo che rispondere, ma Nini mi salvò in calcio d’angolo:

-Faremo quello che abbiamo sempre fatto! Solo questo. Verranno qui, ed i feriti saranno tanti. Dovremmo fare il nostro lavoro al meglio. E questo è quanto!-

Poi mi guardò, determinata come non mai mi disse:

- Ania, vai fuori e avvisaci se vengono; gli altri ogni uno ai propri posti. E pronti ad intervenire!-

- Sì. -

Una sola voce, una sola affermazione, in un lampo eravamo diventati una squadra, pronta ad affrontare l’emergenza che si stava per presentare.

Dopo cinque minuti sentì Don che diceva:

-Dovrebbero essere qui a momenti, tenetevi pronti.-

Mi affacciai un momento per dare un’occhiata: era pallido e aveva il fiatone, ma non fece in tempo a riprendersi un po’, che se ne andò subito via...

A quel punto mi girai e guardai in alto:

-ECCOLI!-

Gridai con tutto il fiato che avevo in corpo.

Tantissimi angeli, che si aiutavano a vicenda per mantenere la rotta, venivano verso di noi.

Era uno spettacolo pazzesco, sembrava un  grandissimo stormo d’uccelli che si avvicinava sempre di più...

Purtroppo molti non arrivarono alla balaustra, ma precipitarono a terra.

-Ragazzi molti stanno cadendo a terra nel giardino!- gridai disperata.

-Okay. George, Mali, Izune, Kion Dhe, Shan Touo prendete delle infermiere e andate giù nel giardino. Gli altri aiutino qui!-

Gli ordini di Nini furono eseguiti con una velocità sorprendente.

Intano sul balcone cominciarono ad arrivare i primi guerrieri, quelli meno gravi dopo una medicazione veloce, davano una mano portando bende, disinfettante e quant’altro...

Molti erano i feriti da arma bianca, ma per fortuna non erano tanto gravi, quelli d’arma da fuoco anche erano pochi...

La maggior parte di loro era stata colpita con degli incantesimi.

-Rose dammi 20 cc di endorfina, in endovena al 4. Niy tu invece vai con la dottoressa Muse, deve operare e tu sei la più esperta.-

-Sì Ania, corro subito!-

Era un putiferio, gente che strillava dal dolore, infermieri e dottori che correvano a destra e a manca... 

Io davo una mano come potevo. Non ero molto preparata, contro gli incantesimi... Ma davo una mano, e mi sembrava di farlo da sempre.

Alla fine arrivò anche Donatello.

Mi prese per un braccio e mi disse:

- Ania dammi un resoconto della situazione. -

-Sette feriti gravi, che sono sotto i ferri. Gli altri sono o già stati operati o sono feriti leggeri.-

Nel frattempo avevamo già fatto un giro sommario dei feriti che c’erano in sala.

-Perfetto grazie Ania. Hai visto i miei fratelli?-

Esitai...

-Sì, ho visto Raf che non era grave, gli ho fatto una medicazione, poi si è messo a dare una mano. Di Mik se ne è occupata Nini insieme a Rose Marie e Leonardo...-

Mi si gelò il sangue nelle vene

-Lui non l’ho visto.-

Camminavamo per l’infermeria  Don era davanti a me, alle mie parole si bloccò e di colpo si girò, pallido e con il fiato mozzo

- S- sei sicura?-

-Sì Don non l’ho visto.-

La gola mi si era seccata, gli occhi mi bruciavano, il respiro era aumentato;

chiedemmo in giro, nessuno l’aveva visto...

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