Strange Dream

8

“Una settimana???”

No!

Questo non era semplicemente possibile…

-Ma… da quanto sono qui; da voi?-, fu il Dottor Donatello a prendere la parola

- Circa…- consultò la sua cartellina nera - …Circa, tre giorni…-

lo guardavo perplessa…

I conti non mi tornavano proprio…

-Ad un giorno qui corrispondono due giorni terrestri,-

disse Miss Nini con aria di sufficienza;

-anche se questa è una dimensione a-temporale e quindi…-

sembrava che stesse ripetendo una parte recitata a memoria ogni volta…

Alla fine scoprii che esistevano milioni e milioni di universi diversi che non potevano raggiungersi mai…

L’unico universo, che poteva raggiungerli tutti era quella specie di “ospedale per anime perdute”… Il Dottor Donatello prese la parola:

- Lo so che così sembra un po’ macabro, ma il nostro lavoro è di ricondurre le anime sulla retta via… In tutti i sensi… Siamo, mm… Com’è che li chiamate voi?... Ah sì, li chiamate angeli se non erro…-

“Angeli se non erro” quelle parole mi rimasero impresse per tutto il resto del giorno.

Dopo la visita Miss Nini mi portò fuori di lì e mi fece fare un giro per tutta la struttura:

era praticamente immensa c’erano diversi dormitori, ogni uno assegnato ad una dimensione specifica.

Poi ancora c’erano un sacco di palestre e piscine…

E un intero arsenale d’armi super tecnologiche per combattere i cattivi…

Ma qui era vietato entrarci, perciò non mi disse neanche dov’era.

Miss Nini mi raccontò che quel luogo esisteva dall’alba dei tempi, e che da allora era sempre nello stesso punto a svolgere le stesse mansioni… Da allora fino ad oggi…!

-E tu da quanto sei qui?-

Miss Nini guardò in un punto lontano…

Come se lì ci fossero proiettati i suoi ricordi:

-E’ da tanto ormai che sono qui… Io sono originaria di una dimensione che qui chiamano Millenium4; anche Donny è originario di lì…-

“ Donny dev’essere il dottor Donatello… Se no; chi potrà mai essere…”

- Mi ha raccontato che quando è arrivato questa era una struttura piuttosto povera, e che solo grazie a lui e ai suoi fratelli è diventato ciò che è ora!-

-Ce ne sono davvero altri come lui?-

- Oh sì, a bizzeffe…

-Ehi Miss Nini!-

Ci girammo, veniva verso di noi una tartaruga maschio a petto nudo, con un asciugamano intorno al collo, la pelle verde erba brillante, che salutò Miss Nini con un forte bacio sulla guancia, lei arrossita disse:

- Ciao Leo… Che bello vederti…-

I due parlarono un po’ prima che Miss Nini si ricordò di me:

- Ah, già… Ci sei anche tu…-

disse guardandomi storto… Sembrava che volesse stare tutta sola con lui…

-Ti presento la nuova arrivata: Anastasia la Rinascente, l’italo-marocchina a cui è stato strappato il cuore tre giorni fa…-

-Sì mi ricordo di te… Mi sa che ti ho salvato io da quell’inferno…-

Fu un flash, in una attimo la luce che mi aveva liberato acquistò forma nella mia mente…

Ed era proprio lui! “O mio Dio… Quindi mi ha visto nuda!”

Divampai all’istante, e Miss Nini urlò stizzita:

-Ah è così è… Ti sei fatta vedere nuda, ma non ti vergogni???-

Era ribollente di rabbia ma io mi ero nettamente stufata di lei, e l’imbarazzo che avevo a dosso di colpo si trasformò in rabbia furente…

-Senti ciccia buffa mi hai rotto è chiaro? Non solo scopro al volo che, OLTRE AD ESSERE STATA QUASI VIOLENTATA O DIVORATA “VIVA”, se così si può dire, DA DEI MOSTRUOSI DEMONI DALL’ALITO FETIDO; MI DEVO SUBIRE LE STRILLIA DI UNA POVERA MATTA, CHE MI URLA CONTRO CHE MI SONO FATTA VEDERE NUDA DAL SUO RAGAZZO COME SE LO AVESSI VOLUTO???

MA TU SEI COMPLETAMENTE FUORI DI TESTA!!!-

Sì mi aveva proprio stufato!

Ma lei non paga, stava per rispondermi quando il suo caro “Leo” la fermò

- Nini dai… Non ha certo tutti i torti…-

-Ma..-

-Dai Nini…-

La trattava come una bambina che avesse fatto un po’ di capricci per una promessa mancata…

Io l’avrei volentieri presa a calci per quanto mi riguardava!

-Perdonala, è un po’ irascibile. E perdona anche me, per averti guardato nuda; ma non ho potuto fare altrimenti, te lo assicuro…-

Mi prese la mano la baciò chinandosi leggermente…

La rabbia verso Miss Nini era sparita ora c’era solo una spaurita vergogna per il gesto fin troppo galante del nuovo arrivato…

-Oh ma dai, figurati… Anzi io ti devo ringraziare per avermi salvato la vita… Insomma non so in quanti lo avrebbero fatto…-