41

78 5 0
                                    

I giorni si susseguirono ricchi di impegni, e nuove scoperte...

Più passava il tempo più io e Leonardo eravamo uniti.

Ma un giorno Don mi chiamò con estrema urgenza nella Stanza Centrale:

ero in giardino con Leonardo, stavamo dando una mano; poche ore prima c’era stato un attacco da parte delle forze demoniache, ma come al solito li avevamo sbaragliati...

Vidi Judith che correva nella nostra direzione,

-Ciao Ju...- gli sorrisi, non mi ero accorta che era agitata finché non si avvicinò del tutto; riprese fiato e... Bè... praticamente urlò:

-ANIA, DONATELLO TI VUOLE PARLARE! DICE CHE E’ URGENTE!-

Mi girai verso Leonardo preoccupata, lui ricambiò il mio sguardo

-Jack, Donny ha chiamato Ania nella Stanza Centrale la accompagno...-

-Ok non c’è problema... Ma sbrigatevi!-

Corremmo a più non posso, quando entrammo nella Stanza Centrale Judith ci guidò fino alla camera del tomografo, lì c’erano Don e Leatherhead che parlavano sul da farsi:

-Dobbiamo farlo Don. Oppure Ania non avrà alcuna possibilità di tornare dai suoi genitori!-

-Calmati Leatherhead, lo so benissimo; ma dobbiamo aspettare...Magari è solo una ricaduta leggera...-

-No Don, non credo...-

-Ragazzi che succede?-

Leo mi aveva tolto le parole di bocca!

-Già che succede di tanto urgente?-

Don e Led si guardarono visibilmente addolorati per quello che stavano per comunicarci: Don si girò verso il computer e fece apparire lo schermo olografico, lì c’era l’ immagine della mia stanza, mamma, papà e Mariah che stavano per ascoltare un dottore:

-Mi dispiace, di avervi convocato a quest’ora, ma vostra figlia... Le sue condizioni... Sono peggiorate... E oramai è passato quasi un mese da quando è venuta qui...-

Il dottore era molto a disagio,

-Dottor Swanson la prego sia chiaro!-

Mio padre si stava agitando parecchio...

Già odiava svegliarsi prima della sveglia, in più avevano chiamato dall’ospedale...

Sicuramente era mooolto più nervoso del solito... 

-Non è facile signor la Rinascente... Temiamo che sua figlia stia per entrare in coma vegetativo...-

-Vuole dire che...-

“Mamma... Sei la solita tragica...”

Mamma come al solito non riusciva a ragionare lucidamente, quando si trattava di qualcuno di famiglia... In grave stato...

- No. Signora non ho detto questo... E’ solo che ci sono poche probabilità che vostra figlia si riprenda...-

Mamma e Mariah scoppiarono in lacrime, papà si mise a sbraitare contro il medico dicendogli che era un incompetente, mentre quest’ultimo avendo capito la situazione cercava di calmarlo...

Ed io...

Per poco non svenni...

Le parole del dottore furono come uno schiaffo in pieno volto...

Sentivo le lacrime calde scendere sulle mie guancie, Leo mi parlava dicendomi che sarebbe andato tutto bene...

-Come può andare tutto bene?-

Gli chiesi tremante di rabbia e tristezza: -Sto quasi per morire, ho litigato con mia sorella prima di entrare in coma, e non gli ho nemmeno chiesto scusa... Non ho detto a mamma e papà quanto gli voglio bene e forse non avrò ma più l’occasione di dirglielo... Come può andare tutto bene Leo!?-

Crollai a terra fra le lacrime, tremavo, urlavo...

Non me ne fregava più niente...

Volevo solo tornare dalla mia famiglia...

“Non ti rendi conto di quanto valore ha una cosa o una persona finché non la perdi...”

Un detto che avevo sentito dire spesso ma non pensavo fosse vero...

Leo si inginocchiò, mi strinse fra le braccia e mi baciò la testa con dolcezza; mi accarezzò i capelli e continuava a sussurrarmi che avremmo trovato una soluzione...

Tutti insieme...

Strange DreamDove le storie prendono vita. Scoprilo ora