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Dopo colazione Don mi fece segno di seguirlo

-Posso sapere dove andiamo?-

-Sì, certo!- rispose sorridendo

-Andiamo nella Stanza Centrale… Spero che tu sarai d’accordo, se ti troviamo qualcosa da fare mentre sei qui…-

-Oh no affatto… Anzi mi stavo giusto chiedendo, come avrei passato il tempo oggi!-

Camminavamo a fianco a fianco, ed eravamo soli, in uno dei tanti corridoi di quel posto; così mi decisi a chiedergli:

-Don, ti dispiace raccontarmi come siete finiti qui tu e la tua famiglia?-

I suoi occhi limpidi si oscurarono a quella domanda:

-Certo, se non ti và non fa niente… Figurati!-

mi affrettai a dire…

Ero molto imbarazzata; non sapevo che fosse un brutto ricordo!

“Però te lo potevi pure immaginare… TONTA!”

-Tranquilla. E’ una storia un po’ triste, però…-

-Se ti và… Io sono qui e sono tutta orecchi! -

Mi portai le mani dietro le orecchie, messe e conca per simulare due paraboliche; lui rise.

Don, come i suoi fratelli erano un po’ più alti di me, di circa 10 centimetri; mi guardò dall’alto in basso e poi cominciò a raccontare:

-Devi sapere che noi veniamo dalla dimensione che qui chiamano Millenium4, ma forse questo già lo sai…- sospirò

-Ciò che non sai è che noi veniamo da un pianeta che quando eravamo in vita, era nel pieno di una guerra!-

-Una Guerra?!-

-Sì. Era una guerra nata per la follia di un pazzo. E la sua mania di conquista.-

una smorfia di rabbia e dolore si dipinse sul suo volto.

-…E questo pazzo ha un nome?-

-Sì, noi lo chiamavamo Shredder; il Distruttore. Anche sé il suo vero nome è Oroku Saki… -

“Dove l’ho già sentito?” perplessa ripesi ad ascoltare:

- Ma prima di parlarti di lui, ti devo dire che sul nostro pianeta abitavano pacificamente la nostra razza, quella degli umani e parecchie altre razze aliene. Shredder era un umano e, senza offesa, ma era un assassino spietato e assetato di sangue e potere; non esitava a far fuori chiunque si frapponesse fra lui e i suoi obbiettivi… Io e i miei fratelli facevamo parte di una congrega di guerrieri, di cui facevano già parte il nostro maestro, e il suo maestro prima di lui. Che combattevano contro il male, e quindi anche contro di lui.-

Eravamo arrivati davanti alla porta della Stanza Centrale, mise la sua mano destra sullo scanner:

<Impronta digitale rilevata: Dottor Donatello Hamato>; la porta della Stanza Centrale si aprì, contrariamente all’altra volta c’era poca gente e Donatello riprese a raccontare:

-La nostra congrega era contro il Clan del Piede, che era la congrega di Shredder.

Noi lottavamo per difendere la gente dai soprusi e dagli abusi fatti da lui e dal governo, a cui lui appariva come un brav’uomo, il buffo era che appariva così anche agli occhi dalle gente comune.

Il fatto più grave era che lui in contemporanea alla figura del “bravo cittadino”, manteneva le fila della macro e della micro criminalità della nostra città e non solo. Oroku Saki era “la parte buona”, mentre Shredder era quella cattiva!-

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