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Ero veramente ammirata, col tutto che era una mutante si vedeva a un miglio di distanza che era bella; gli avvicinai la foto al volto:

-Certo che tu gli hai proprio staccato la faccia... Sei la sua versione maschile... Tu e i tuoi fratelli!-

Sorrisi, lui mi rispose con un sorriso un po’ imbarazzato

-Grazie...-

Abbassammo lo sguardo; non sapevamo cosa dire...

Gli restituì la foto, lui la ripose ed io me ne tornai presso la finestra, Leo mi si avvicinò:

-Ti và di uscire in balcone?-

-Ma tu sei sicuro di stare male?-

- Bè di sicuro non sto una meraviglia... Però non sto proprio mezzo morto; dai.-

-Okay come vuoi...-

Aprii la porta finestra, l’aria fresca della sera entrò d’improvviso nella stanza calda...

- Brrr... Forse è meglio che mi metta qualcosa addosso!-

-Ok, io ti aspetto fuori.-

Lo guardai girarsi, uscii e riaccostai: c’erano talmente tante stelle che era impossibile vederle tutte...

Leo mi abbracciò, sentivo il peso delle sue braccia sulle mie spalle

-Ti piace la vista?-

Deglutii ed arrossii di colpo a quell’abbraccio; le sue mani erano sospese davanti a me,

-Sì, la vista da qui è bellissima! Le cascate, le stelle, molto romantico!-

Unì le mie mani alle sue; alzai la testa guardandomi indietro, lui abbassò lo sguardo, e i nostri occhi s’incrociarono, nello stesso istante una musica dolce riempì l’aria: le note di un piano forte risuonavano limpide e leggere.

Lui si staccò da me e mi chiese, facendomi un inchino:

-Ti va di ballare?-

Piegai leggermente la testa da una parte, intenerita da quella proposta.

Feci un inchino prendendomi una gonna invisibile, ci avvicinammo e cominciammo a volteggiare, come se quella musica fosse un bellissimo valzer lento...

Lui mi sorrideva, sembrava felice.

Ed io, bè semplicemente non ci credevo!

Stavo ballando un valzer, con un ragazzo che mi piaceva tantissimo, mi sentivo un po’ come una principessa, chiusi gli occhi gustandomi quel momento e pregando che non finisse più.

Neanche nei miei sogni più belli provavo una sensazione simile.

La musica lentamente finì, per lasciare spazio ad una leggermente più ritmata che non avevo mai sentito, riaprì gli occhi: ci eravamo fermati e mi girava un po’ la testa...

Lui aveva un po’ di fiatone, non capivo se era per lo sforzo per l’emozione:

-Ti senti bene?-

-Eh? Sì, sì... Stavo solo pensando.-

Fece scivolare via le sue mani, accarezzandomi le braccia, coperte solo dal velo delle maniche della mia maglietta; una sua mano si avvicinò al  mio viso e mi scostò una ciocca di capelli, che mi era andata davanti agli occhi; fuori dal mucchio di capelli sciolti.

-Sei bellissima stasera!-

Assottigliai gli occhi con un leggero sorriso

-Non è vero, mi stai prendendo in  giro!-

-Assolutamente no!-

Avvicinò il suo viso, le nostre fronti si toccarono, poi si toccarono i nostri nasi, mossi un po’ la testa a destra e a sinistra, lui mi imitò; alla fine ci baciammo...

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