Figlia di un prigioniero parte seconda.

Fino alla fine

Voce narrante.
"Io non posso permettere che quei tre combattono senza di noi" disse Sira in preda all'ira, mentre guardava Tonks seduta sul letto della sua stanza.
La donna ascoltava tutto ciò che la ragazza aveva da dire, e non poté non essere d'accordo.
"Insomma facciamo parte dell'ordine.
Abbiamo giurato di combattere contro tu-sai-chi, e ora vogliono tagliarci fuori!" Concluse Sira con le orecchie rosse dalla rabbia.

"Hai ragione, Sira, loro non combatteranno da soli" disse Tonks con una calma che non sapeva di possedere e guardò la cugina con un sorriso furbo.
"Che vuoi fare?" Chiese Sira alzando un sopracciglio.
"Fregarmene di ciò che ci hanno detto, siamo coinvolte entrambe e non possiamo rimanere con le mani in mano" così dicendo si alzò andando difronte alla cugina e le tese una mano.
"Insieme?" Chiese Tonks, Sira senza esitare afferrò la mano e disse "fino alla fine" si scambiarono un'ultima occhiata locuente per poi smaterializzarsi.

Entrambe si ritrovarono all'entrata della testa di porco e senza indugiare la varcarono.
La locanda era vuota, ma un varco era aperto nel muro; le due ragazze non ci smisero molto a capire che era un passaggio per arrivare al castello, così senza emettere una parola saltarono all'interno e cominciarono a camminare al suo interno.

"È probabile che stiano mettendo in sicurezza la scuola, se non dovesse essere così tieni pronta la bacchetta".

"Va bene, Dora, farò come dici" disse Sira con un groppo in gola.
Non sapevano a cosa andavano incontro, erano ignare di tutto ciò che stava succedendo al castello.
Non sapevano che Harry avesse protetto la professoressa McGonagall da uno dei Carrow dopo averla sputata in faccia.
Non sapevano che quest'ultima aveva duellato con il Professor Piton, dileguatosi dopo che il duello stava diventando più acceso.
Andavano nell'ignoto e questo le turbava e non poco.

Sira voleva vedere i suoi amici, rivedere il suo amato Jack, ma soprattutto rivedere suo padre.
Avrebbe lottato con lui, gli avrebbe guardato le spalle, come aveva sempre fatto.
Sarebbe stata il suo scudo.

Finalmente, dopo un lasso di tempo,  entrambe arrivarono alla fine del tunnel, ritrovandosi in un salone pieno di amache e di strumenti.
Sembrava un rifugio militare, ma Sira ci mise poco a capire che si trattava della stanza delle necessità.
"Gli studenti l'avranno usata come rifugio" disse la lupa in un sussurro.
"E come biasimarli, avrei fatto la stessa cosa" ribatté Tonks.
Entrambe percorsero la scala che portava al suolo e attraversarono la sala fino alla porta, che varcarono con un senso di amarezza nello stomaco.

Appena uscite, videro un'orda di studenti percorrere i corridoi, alcuni ragazzi erano intenti a prepararsi con i docenti, mentre i più piccoli dovevano essere protetti e nascosti.
Sira tra la folla vide Fred e George e corse verso di loro chiamandoli a gran voce "Fred, George!" I due gemelli si voltarono verso di lei e le corsero incontro.
"Sira!" Esclamarono prima di riabbracciarla, anche se fu breve, l'orda di studenti incalzata sempre di più quindi dovevano sbrigarsi.
"Che ci fai qui? Dovresti essere al sicuro" disse Fred "mi dispiace, ma sono coinvolta anche io, combatterò insieme ad Harry, glielo devo".

"È pericoloso" disse George.

"Sì, si lo è, ma non potevo restare a guardare, ragazzi".
Entrambi i gemelli le regalarono un sorriso "allora noi non ti fermeremo" dissero in coro.
"Bene, e ora ditemi dov'è mio padre?"

"È ai piani alti insieme a Jack e Remus stanno costruendo la difesa e noi stavamo giusto per raggiungerli".

"Fateci strada, allora".

I gemelli acconsentirono e guidarono le due cugine alle torri del castello.
Tonks, appena giunta scorse Remus e Kingsley.
La metamorfomago appena vide il marito gli corse incontro.
L'uomo vedendola rimase con gli occhi sbarrati, ma appena la vide correre verso di lui schiuse le braccia e la accolse.
"Non dovresti essere qui, Teddy ha bisogno di te ..."