Primo settembre parte uno

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Voce narrante.
Il primo settembre arrivò in meno di un lampo, i mesi erano passati troppo in fretta per Sirius.
Negli ultimi giorni di agosto, l'uomo era diventato irascibile.

Un altro anno cominciava, e Sira quella mattina del primo settembre era preposta a parlargli faccia a faccia.

Certo sapeva che ogni volta per lui vederla partire era un po' pesante.

Più che pesante la parola esatta sarebbe traumatica, Sira, in un certo senso, non voleva lasciarlo solo anche se stavolta non sarebbe stato segregato in una casa come l'anno prima, ne gli sarebbe stato vietato di uscire.

La giovane quella mattina era in cucina, già vestita: con il suo pantaloncino di Jeans, la sua maglietta blu con sopra un disegno di un lupo e le sue scarpe da ginnastica bianche, ed era intenta a preparare un dolce, sua zia Andromeda in quei tre mesi gli aveva insegnato qualche ricetta e suo zio Ted aveva fatto da cavia se qualcosa fosse stato sgradevole; fortunatamente però niente era disgustoso anzi, Ted siera leccato anche i baffi.

Il dolce che le piaceva cucinare era la torta al cioccolato con nocciole, il dolce in sé era un semifreddo.
Alla ragazza metteva sempre di buon umore quando era un po' giù.

In quel momento aveva appena tolto la torta dal frigo e l'aveva posata sul tavolo di legno.

Ma prima che potesse tagliarlo rimise in ordine i fornelli, e pulì dove aveva sporcato con il cioccolato, vale a dire tutto il piano cottura, bhe infondo era ancora una cuoca provetta.

"Hmm ma che delizioso odore di cioccolato" Sira si girò e trovò suo padre al centro della stanza con la sua solita vestaglia e con le mani in tasca.

"Buongiorno papà, non pensavo ti saresti alzato così presto, sono solo le sei del mattino" disse Sira con un sorriso sghembo.

"Senti chi parla" disse di rimando Sirius, causando una piccola risata da parte della giovane "no, in realtà ho sentito dei rumori e sono venuto a controllare, e non mi sbagliavo che eri tu.
Allora...cosa stai combinando?" Disse alzando un sopracciglio.
Sira sorrise "ho cucinato un dolce..." disse facendo cenno col capo nella direzione del tavolo "...e ho appena finito di pulire" concluse, prendendo una forchetta dal cassetto più vicino.

Sira's pov
Mi avvicino con la forchetta verso il tavolo e ne prendo un pezzetto "spero che non ti sei avvelenata da sola" dice mio padre, io migiro nella sua direzione lanciandogli una di quelle occhiatacce che farebbe fuggire persino Malfoy.
Lui di rimando ghigna, e questo mi stizza "bhe almeno io so cucinare, se avresti cucinato tu, avremmo trovato peli di cane dappertutto!" Esclamo ghignando a mia volta portando il pezzo di torta alle labbra, mangiando con gusto.

Hmm devo dire che, rispetto all'ultima volta che l'ho preparato, è venuto veramente gustoso; si sente tutto l'aroma del cioccolato e della nocciola, un'irresistibile concentrato di sapori uniti per far allettare le papille gustative in un modo divino.

"Infatti mi sorprendo che tu non abbia lasciato peli, lupacchiotta".

Addio momento dolce con la torta, parla sempre nel momento meno opportuno.
Che stizza, ma infondo ci punzecchiamo a vicenda.

Sento una pressione sul fianco sinistro, abbasso lo sguardo e vedo la mano di mio padre stringermi con delicatezza, io sorrido e giro la testa al lato destro verso di lui, che mi guarda con un sorriso sulle labbra.

"Come farò senza di te?" Dice con rammarico, io porto una mano sul suo petto scoperto, trascinando con un dito i vari tatuaggi che possiede.

"Mi mancherai anche tu, papà" dico alzando lo sguardo incrociando i suoi occhi, lui sorride e mi prende il mento con il pollice e l'indice.

Figlia di un prigioniero parte seconda.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora