Diciannove anni dopo

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Voce narrante.
"Su ragazzi sbrigatevi!" Esclamò Sira dalla cucina nella sua casa a Londra.

"Arriviamo subito!" Esclamarono due voci in coro.
E subito un rumore di bauli trascinati e uno scrosciare di gabbie, si fece sentire per le scale della casa.
E due teste ricce fecero capolino in cucina seguita da una ragazza bionda.

"Eccoci, Mamma" disse la ragazza bionda "siamo pronti" aggiunse.

Sira guardò sua figlia Marlene, i lunghi capelli biondi le incorniciavano il viso delicato, i suoi occhi grigi risplendevano  soavi sul suo viso delicato.

Al suo fianco vi erano due ragazzini, un maschio e una femmina, gemelli, entrambi con i capelli ricci e gli occhi grigio/azzurro.

Sira sorrise raggiante nel vedere i suoi tre figli, senza accorgersene si toccò il ventre dove al suo interno vi era un'altro bambino in arrivo.

"Mamma, tutto bene?" Chiese Marlene ed ella annuì.
"Sì è solo che vedere questi due birbantelli pronti per la scuola, mi fa pensare ai miei anni a Hogwarts o la tua partenza Lene" disse Sira e si asciugò una lacrima sul viso.

"Hey noi non siamo birbantelli" disse il gemello mettendo il muso.
"Sirius, Remus, Turner" non incominciare a comportarti da malandrino" disse Marlene puntandogli il dito contro.
"Infatti quello è compito del nonno" convenne la gemella e fece la linguaccia al fratello.
"Nymphadora" disse Sira con tono di rimprovero e la ragazzina si zittì.
"Credo che siano solo un po' emozionati " disse Marlene con un risolino.

"Lo credo anche io, per cui raggiungete vostro padre in macchina, che tra poco dovrete essere sul treno" i due gemelli, senza farselo ripetere, corsero fuori dalla casa con i loro bauli che furono trascinati su per il tappeto della magione.

Marlene si girò verso la madre che si stava mettendo la giacca, che era posta su una sedia del tavolo in cucina, Sira la guardò di rimando e disse "va tutto bene?" Chiese.

Marlene fu come risvegliata da un sonno a queste parole "si, certo. Credi che il nonno venga a vedere la partenza?" Chiese con incertezza.

"Tesoro, tuo nonno non se la perderebbe mai" disse la donna accarezzando la guancia di sua figlia con un sorriso.

E così senza dire una parola, entrambe raggiunsero Jack alla macchina.

L'uomo guardò per un'attimo sua moglie e il suo grembo.
Non poteva ancora credere che stavano per avere un'altro figlio, non potevano essere più felici.

Jack fece partire la macchina e si avviarono verso la stazione di King's Cross che non distava molto dalla loro abitazione.

Ad aspettarli vi era Sirius Black in persona, in quegli anni il suo viso non era cambiato affatto solo qualche ruga in più e qualche capello bianco, ma sempre affascinante ed elegante.

Non appena vide la macchina fermarsi davanti alla stazione sussultò e sorrise.
Subito dal veicolo scesero i due gemelli e pieni di euforia corsero su per le scale urlando "NONNO!" Sirius si chinò e aspettò che i suoi nipoti gli si fiondassero tra le braccia, cosa che avvenne subito dopo.

Sirius prese la piccola Nymphadora in braccio, mentre il piccolo Sirius gli si aggrappò al braccio.
"Nonno! Siamo così felici che sei venuto" disse la piccola donandogli un bacio sulla guancia.
"Ma scherzi? Col cavolo che me la sarei persa" disse l'uomo.

Sirius spostò lo sguardo dai bambini e lo posò dinanzi a sé, dove vi era sua figlia con il pancione in bella vista al suo fianco Marlene e Jack muniti di carrelli per i due gemelli.

Sirius pose la piccola Nymphadora con i piedi per terra e lei, con suo fratello, andarono a posare i loro effetti e le gabbie, dei loro rispettivi gufi, sui carrelli.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 02, 2021 ⏰

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