Sirius's pov
"La ragazza non dovrebbe stargli cosi a dosso, le ferite che Sirius riporta potrebbero riaprirsi!""Su via, Poppy, la giovane si è presa un bello spavento è normale che volesse stare con lui, e poi se riportava danni, Sirius non glielo avrebbe permesso"
"A meno che non è ancora un'irresponsabile, come quando era uno studente, Minerva!"
Le voci di Minerva e di Poppy mi destano dal mio sonno, il mio corpo non formicola più, ma mi sento ancora stordito.
Apro lentamente gli occhi e vedo una massa ribelle di capelli sopra al mio petto, ci metto poco a capire che è Sira; deve essersi addormentata quando abbiamo smesso di parlare.
Porto una mano sulla sua schiena e la accarezzo dolcemente.
Lei ha le braccia ai lati del mio collo per reggersi, ha la schiena ricurva al lato sinistro, e i piedi fuori dal letto a penzoloni, in pratica la sto reggendo in modo che non cada; chi sa da quanto tempo siamo in questa posizione, ma poco importa, è di lei che mi importa."Sirius! Finalmente ti sei svegliato!" Esclama Minerva avvicinandosi a noi.
La donna ci guarda e sorride benevola, i suoi occhi guizzano da me a Sira, come incantati nel vedere me con in braccio mia figlia.
"Stai bene?" Domanda la professoressa incastrando il suo sguardo su di me.
"Si, molto meglio, Minerva" dico mentre lei si siede sulla sedia al nostro fianco.
"E grazie, Poppy, per avermi curato" dico alla medimaga, che non da nessun segno di risposta."Sirius, la ragazza non dovrebbe..."
"Poppy, sto bene, mia figlia non mi causa nessun danno, per cui sta tranquilla" le dico con un sorriso.
Ma la medimaga ha una espressione contrariata, infatti scosta la tenda e se ne va lasciandomi con Minerva.
Porto lo sguardo su la donna che mi guarda con sguardo benevolo.
"L'ordine ha avuto una paura per te, Sir, avevano temuto il peggio.
Soprattutto lei" dice facendo cenno ad Artemid, ancora dormiente tra le mie braccia, istintivamente le accarezzo la guancia liscia della mia piccolina.
Lei muove di poco la testa e schiude le palpebre incontrando i miei occhi "Hey, ciao" le sussurro con un sorriso.
Lei sorride "Papà!" Esclama abbracciandomi forte, io la ricambio "credevo di aver sognato, invece ti sei svegliato!" Dice sul mio petto "certo che non era un sogno, cucciola, sono qui.
Non ti lascio, ci vuole ben altro per separarci" dico ispirando il suo odore di vaniglia che i suoi capelli emanano.
"Ahem!" Io e Sira ci voltiamo verso la professoressa Mcgonagall, che si è appena schiarita la voce.
La vicepreside osserva Sira con un sorriso materno, forse vederci così combinati gli fa tenerezza, anche se siamo in una posizione altro che comoda.
"Signorina Black, mi duole dovertelo dire, ma vostro padre ed io dobbiamo parlare, in privato.
E per te c'è il banchetto di colazione, meglio non far preoccupare i tuoi amici ancora di più" dice Minerva con tono professionale e autoritario.Sira china lo sguardo per poi annuire affranta so quanto vorrebbe restare con me, ed è una cosa che vorrei anch'io, ma conoscendo Minerva, mi deve parlare di una cosa molto seria, e non sono entusiasta all'idea di ascoltare le sue parole, perché so già che non mi saranno gradite affatto.
Porto una mano sui capelli della lupa, e lentamente li accarezzo " tesoro" lei si gira verso di me con i suoi occhioni uguali ai miei "ascolta la professoressa, va bene?" Lei mi sorride e annuisce "va bene, ma tu non fare sforzi" io le sorrido e le bacio la fronte "vai".
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Figlia di un prigioniero parte seconda.
FanfictionQuesta è la seconda parte di figlia di un prigioniero, se non lo avete letto, vi converrebbe farlo. In questo libro tratterò, in parte, il principe mezzosangue e i doni della morte. Alcuni capitoli saranno inventati, inserendosi nelle vicende di Jk...