Mente Violata

1.2K 75 11
                                    

Sira's pov
L'allenamento di Quidditch è appena terminato, e io sono stanca morta.
Ho bisogno di una doccia, devo rendermi presentabile per la cena e per l'incontro davanti allo specchio con papà.

Proprio in questo momento io, Jack e Ginny siamo appena entrati in sala comune insieme a tutta la squadra.
L'ambiente è caldo, il camino riscalda tutta la sala.

Certo però senza Fred e George è strano, mi mancano i loro scherzi e i loro piano folli per i serpeverde.
Mi mettevano allegria.
Hogwarts senza di loro non è la stessa, ma dovrò farci l'abitudine.

Attraverso la sala comune e vado nel mio dormitorio, arrivo alla mia porta e la apro.

Mi fiondo sul letto a peso morto, immergendo la testa nel cuscino.
Sono stanca, ma almeno ci siamo allenati come si deve, stavolta.

"Su, alzati lupaccia, e fiondati in doccia che tra poco abbiamo la cena, non voglio che puzzi di cane bagnato" Ginny mi lancia gli indumenti puliti sul letto e io sbuffo sonoramente.

"Non ho proprio forze, Ginny, ma non voglio impuzzolintire il letto di sudore, per cui vado".
Mi alzo prendo gli indumenti e mi reco verso il bagno.
"Ma hai poltrito o hai faticato durante l'estate?" Mi chiede con un sopracciglio alzato.

"Nessuna delle due, sarà il periodo invernale" dico entrando in bagno.

Non gli ho detto nulla degli incubi che mi perseguitano da quella notte al ministero; non gli ho detto che quella pazza maniaca mi perseguita.

In questi giorni, ho provato a dormire senza pozione sogno senza sogni, ma non è cambiato nulla.
Ho la vaga impressione che dovrò chiederla a Piton prima del coprifuoco, anche se me rode doverci andare, non che non mi fidi del professor Lumacorno, ma ogni volta che vede me ed Harry sembra che veda due zaffiri e questo mi da un po' fastidio.

E poi se c'è una cosa che ho imparato, a mie spese, è che il professor Piton è il miglior pozionista di tutti i tempi.
A rubarla non ci penso proprio, già ho rischiato con il dittamo in infermeria, figuriamoci frugare nella stiva di Piton!
Se vado in infermeria Madame Pomfrey mi farebbe rimanere a dormire lì e io non voglio che nessuno si preoccupi per me.

No, proverò a convincerlo, o almeno lo spero.

Voce narrante.
Sira, non era molto convinta di andare da Piton, ma se non dormiva un altra notte sarebbe andata male a tutte le lezioni e addio G.U.F.O.

Dopo essersi lavata, Sira uscì dal bagno e insieme a Ginny si recarono in sala grande per la cena.
"Che faccia che hai! Stai bene?" Chiese Jack mettendogli un mano sulla spalla.
Sira colse lo sguardo preoccupato del ragazzo, ma per rassicurarlo gli fece un sorriso.
"Sto bene, gli allenamenti mi hanno distrutta, tutto qui" disse mangiando un un'altro po' di pollo.

Sira, spostò lo sguardo sul tavolo dei professori, in cerca di Piton, per sua (s)fortuna lui era lì intento a parlare con Silente.

Doveva agire subito dopo il banchetto, e doveva tornare in tempo in sala comune per la chiamata allo specchio con suo padre.
"Dovresti proprio riposare, Sira" disse Hermione, la giovane annuì "hai ragione, Herm. Ma a parlare è facile, il dafarsi che è difficile" disse sussurrando la frase ma la studentessa più brillante della sua età l'aveva udita eccome, ma per rispetto della compagna non gli fece domande, ma questo non significava che non gli avrebbe parlato.

Non appena il banchetto terminò, Sira si distaccó dal gruppo e cominciò a camminare lungo il corridoio che portava ai sotterranei in cerca dell'ufficio del professore.

Più scendeva, più faceva freddo facendo rabbrividire, così, la giovane Black fino a fargli sbattere i denti.
Circondò le mani alle braccia cercando di scaldarsi, ma invano, doveva trovare il professore al più presto, altrimenti avrebbe lasciato perdere; il problema e che se il professore non gli dava la pozione lei non avrebbe dormito e non dormire significava non ascoltare le lezione, e di conseguenza il Quidditch se lo poteva scordare.

Figlia di un prigioniero parte seconda.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora