Parola di malandrino

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Voce narrante
"Sira, non scappare in camera tua, dobbiamo parlare!" Disse Sirius guardando di sottecchi e con le braccia incrociate, la giovane figlia.

Ella poggiò di malavoglia i pacchi, che aveva portato da Diagon Alley, sul tavolino del salotto.
Sbuffò sonoramente, conscia di quello che voleva sapere il padre.

"Che vuoi?" Domandò seccata e si sedette sul bracciolo del divano di casa Tonks.
"Sira, non usare quel tono con me".
Disse autoritario, ella sbuffò nuovamente e alzò gli occhi al cielo.
"Dove siete andati tutti e quattro?" Domandò avvicinandosi standole difronte, sovrastandola con la sua altezza.
Essa lo guardò negli occhi, che in quel momento erani grigi, come il cielo che vi era fuori.

Sira incrociò le braccia, non voleva tradire i suoi amici, non voleva dirgli che avevano pedinato Malfoy da magie sinister.
Che era complice di un pedinamento!

"Ancora? Ti ho detto che non mi sono mossa dal negozio!" Esclamò sconcertata, come se davvero non c'entrasse nulla, quando era il contrario.
Lui si abbassó alla sua altezza e continuò a scrutarla con sguardo penetrante, come se la leggesse dentro; la giovane si sentiva sempre scoperta sotto al suo sguardo accusatorio, sapeva che glielo avrebbe tirato fuori.
La verità viene sempre a galla prima o poi, ma non voleva smascherare i suoi amici.

"Sira, non ci provare. So che stai coprendo i ragazzi, ma si tratta della vostra incolumità! È pericoloso andare in giro da soli, soprattutto per Harry e per te".

La lupa lo guardò di nuovo in viso e si acciglió "io non sto coprendo nessuno! E anche se fosse, io gli amici non li tradisco. E tra parentesi so badare a me stessa!" Esclamò e si alzò dirigendosi a grandi falcate verso la scala che portava al piano di sopra.

La percorse con i pugni serrati, e arrivò alla sua stanza dove sbatté la porta violentemente, mentre entrava.

Ma che vuole? Che gli dico ' papà, abbiamo visto Malfoy, l'abbiamo seguito fino a notturn Alley e sappiamo che sta tramando qualcosa di losco, scusa per non averti avvertito?'

I pensieri di Sira erano ammassati uno sopra l'altro, sapeva che se avesse parlato, suo padre l'avrebbe detto a Molly e Ron sarebbe stato rimproverato e messo in punizione.
Ma sapeva anche di dovergli delle risposte, dopotutto ella non gli aveva mai detto della proposta dei Malfoy, un po' per timore della sua reazione, e un po' si era dimenticata, visto quello che era capitato ad entrambi.

Sbuffando si sedette sul letto, dando le spalle alla porta, e si prese la testa fra le mani, sospirando abbastanza frustrata.

Non sapeva cosa fare, era confusa!
Dirgli la verità, o fare la vaga?
Questo era il suo dilemma.

Toc
Toc

"Sira, ti prego. Non voglio litigare,ma devo sapere. Non sareste usciti se non ci fosse stata una ragione valida" disse in tono mortificato, dall'altra parte della porta.

Sira si morse il labbro inferiore, non avrebbe retto a lungo, poteva dire bugie agli altri ma non avrebbe mai ingannato suo padre; per di più si erano promessi di non avere segreti tra di loro.
Era una promessa che non poteva infrangere.

Con un respiro profondo, si strinse nelle spalle e chinò il capo e disse "entra".

La porta si aprì in un cigolio inquietante, e la lupa sentì i passi del malandrino avvicinarsi, vide la sua ombra sul pavimento avanzare fino a fermarsi.
Sira sentiva chiaramente la sua presenza alle sue spalle, ma non aveva intenzione di girarsi a guardarlo.

La Grifondoro percepì il materasso abbassarsi e una mano si poggiò sulla sua spalla.
"Tesoro, non perdi niente a dirmi cosa vi ha spinto ad uscire. Ormai lo avete fatto appartiene al passato, ma voglio sapere il motivo" disse in sussurro, vicino al suo orecchio dove ella avvertì il suo respiro caldo.

Figlia di un prigioniero parte seconda.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora