KATHERINE
27 Febbraio 2008 ore 21:40
Dalton School, 108 E 89th Street, New York, Upper East Side.
«Qual è il piano?» mi chiese JC elettrizzata.
Erano ormai due mesi che fremevo dalla voglia di vendicarmi di Jocelyn Dallas e vederla crogiolare nella sua stessa vergogna, solo che, quando si vuole architettare un piano e farlo riuscire nel migliore dei modi, bisogna essere pazienti, e giocare bene ogni possibile mossa con strategica pazienza.
Ghignai «Il piano è già stato messo in atto» voltai il capo difronte, in direzione del palco «La Santa Trinità agirà a momenti».
Aggrottò la fronte «E allora che cosa stiamo facendo?».
Alzai un sopracciglio «Assistiamo ad una caduta sociale in grande stile».Quella sera, le matricole della Dalton avrebbero messo in scena Romeo e Giulietta, e tra gli attori, c'era proprio Jocelyn Dallas, che avrebbe interpretato Giulietta stessa.
Peccato che, la sua reputazione da santarellina, avrebbe preso una piega del tutto diversa.
Che poi detto fra di noi, il dramma di Romeo e Giulietta faceva davvero schifo!
Non mi fraintendete eh, è uno dei migliori capolavori di Shakespeare, ma come trama di fondo è davvero penosa.
Chi razza di persona sana di mente rinuncerebbe ad una vita fatta di feste stratosferiche, abiti da sogno ed un conto in banca senza limiti grazie ad un matrimonio combinato? Ovviamente quella cogliona di Giulietta!
Che poi, questa è una mia rivisitazione un po' infiocchettata, ma sto continuando a divagare..
Il reale punto è che non esiste un'amore capace di soddisfare quanto le frivolezze materiali.
Ma sopratutto, sfido chiunque a preferire una vita fatta d'amore e povertà, ad una vita fatta di tristezza su un aereo privato che viaggia verso Dubai.
Una delle mie iconiche mentori, oltre a Samantha Jones Di Sex And The City, è Patrizia Gucci, e lei diceva sempre:"Preferisco piangere in Rolls-Royce che ridere su una bicicletta"
E non aveva assolutamente torto; sfido chiunque a dire che i soldi non facciano la felicità.
Ed anche se qualche incosciente avesse la pretesa di sostenere ciò, evidentemente non sa cosa significhi avere un'isola privata alle Barbados.«Trevor» richiamai il mio amico, guadagnandomi uno sguardo complice «Che lo spettacolo abbia inizio».
Prima che la tragedia(e non quella di Jocelyn) avesse inizio, il club di informatica si era "misteriosamente" offerto di girare e documentare il backstage.
Uno schermo enorme era posizionato proprio sul palco, ed in quel momento iniziò il dramma.
Frammenti di scene dei giorni precedenti fecero zittire la sala.«Allontanati da me, mi ripugni!» Jocelyn urlò schifata a quello che avrebbe dovuto interpretare Romeo.
«Siete degli incompetenti!» imprecò.
«Togliti quel coso dalla faccia! Sei disgustoso... Ah è il tuo naso..»
«Chiamerò mio padre affinché io non debba baciare questo scarto sociale!».
«Jocelyn, non puoi modificare un classico».
«Mi guardi, perché questa sarà l'ultima volta che metterà piede in questo schifo di teatro!».La platea si stava scaldando, mormorii indignati si iniziarono a sentire, e potei notare come il produttore del teatro, fosse salito dietro le quinte per stoppare il video.
Ma il gran finale era già partito.
Jocelyn in persona, era al centro del palco, con occhi sgranati e stava guardando le sue gesta nello schermo.«Davvero pensavi che mangiassi lo yogurt? Con chi credi di avere a che fare?».
La povera ragazzina che faceva da assistente regia stava tremando «I-io pensavo..».
«Pensavi che siccome tutte le smidollate che seguono Katherine Walton mangiano yogurt, allora anch'io come una sua stupida discepola la seguo?» Jocelyn prese lo yogurt che la ragazza le aveva portato e glielo gettò sui capelli.
Spostai lo sguardo dallo schermo, a JC ed entrambe ci guardammo complici
STAI LEGGENDO
•BAD KITTY - The Rules Series
Fanfiction«Devi solo ammettere che il tuo corpo desidera essere toccato da un semplice ragazzo di Brooklyn che non può respirare la tua stessa aria perché il tanfo di povertà si sentirebbe a chilometri di distanza». ****...