«Azione!».«È solo un'ipotesi» cominciò RDJ avvicinandosi al tavolo della cucina.
Le riprese di svolgevano all'interno della casa sul lago, ed entrambi eravamo vestiti con un pantalone della tuta ed un maglioncino per tenerci al caldo.
La scena sarebbe stata un punto chiave del film: la scoperta della macchina del tempo per poter riportare tutti in vita dopo lo schiocco di Thanos.«Vorrei eseguire un'ultima simulazione per stasera» chiese all'intelligenza artificiale «Questa volta a forma di nastro di Möbius invertito, per favore».
Sul tavolo della cucina sarebbe apparso un ologramma a forma di nastro tridimensionale.
Mi avvicinai ad RDJ e guardai bene "l'immagine" davanti a noi, feci un movimento circolare con la mano così che sembrasse stessi muovendo l'ologramma, poi richiamai a voce alta J.A.R.V.I.S «Prova a darmi l'auto valore di quella particella, includendo la decomposizione spettrale» aggiunsi.
In quel momento io e Tony ci guardammo facendo spallucce.
Forzai un sorriso «È solo un'ipotesi».«Modello eseguito! Stabilità al 100%» la voce dell'intelligenza artificiale risuonò per la cucina.
Io ed RDJ sgranammo gli occhi, e ci accasciammo sulle sedie di legno contemporaneamente.
Mi portai una mano sulle labbra ancora incredula di ciò che avevamo fatto.
«Merda!» esclamammo in coro.
«Abbiamo creato una macchina del tempo» mormorai incredula.
RDJ si voltò preoccupato verso di me, e si portò un paio di noccioline in bocca «Non che voglia fare il padre iperprotettivo della situazione, ma..» lo bloccai, non facendogli finire la frase «Steve mi ha chiesto di uscire» esordii cogliendolo del tutto di sorpresa.
Stavolta fu stesso RDJ a non muoversi.Mi strinsi nelle spalle «Magari dopo quest'ultima missione mi porterà a mangiare un gelato, me l'ha promesso.. Lui mantiene le sue promesse..».
RDJ sbuffò sonoramente «Cinque anni che ti conosce ed ancora non ha capito che sei intollerante al lattosio».
Risi «Almeno non ha proposto un locale burlesque» lo presi in giro.
Roteò gli occhi «Sappiamo entrambi che invece, sarebbe stato un appuntamento da sogno».
Gli lanciai un'occhiata complice «Questo il Capitano non deve saperlo».
«Mi spieghi cosa ti piace di quell'uomo?» chiese esasperato lui.
«Lui è così..» Mi presi un attimo di pausa per rifletterci «..buono, giusto, puro..».
«NOIOSO!» sbottò mio "padre" battendo un colpo sul tavolo
Roteai gli occhi trattenendo una risata.
Lui si avvicinò a me e mi guardò serio «Steve è schifosamente romantico, ed è così vecchio stile che non avrei paura di lui nemmeno dopo il matrimonio. È il ragazzo perfetto che tutti i padri vorrebbero vedere al fianco della propria figlia: buono, giusto, rispettoso.. Tutti lo vorrebbero, eccetto me» alzai lo sguardo verso di lui, incredula delle sue parole.
Se ci pensavo bene, Steve Rogers era il ragazzo che tutti i genitori sognavano per le proprie figlie, eppure Tony Stark era di un parere diverso.«Non dirlo a tua madre altrimenti mi farà una lavata di testa non indifferente.. L'amore non è essere perfetti, ma essere onesti con se stessi e su che cosa si vuole veramente. E per quanto Rogers sia schifosamente leale, non ce lo vedrei proprio vicino a te».
«Ma-» tentai di bloccarlo, ma non me lo permise.
«Ma ciò non significa che non gli spaccherei quei bei dentini se solo osasse farti del male».Per un momento dimenticai che quella era tutta una finzione, che RDJ non fosse davvero mio padre, e che quella non fosse la frase che avrei voluto ascoltare dai miei genitori quando ero solo una ragazzina.
Avrei dato qualunque cosa purché i miei si fossero interessati alla mia vita in questo modo.
A soli quattordici anni avevo iniziato una doppia vita fatta di sesso, inganni e tradimenti. A quell'età dubitavo che una persona normale avesse avuto le mie stesse esperienze.
I genitori sicuramente erano più presenti, molto più rigidi, e nonostante potesse risultare una rottura di scatole, non venivi ignorata.
Sentii gli occhi inumidirsi e tirai sù con il naso.
Scossi la testa e forzai un sorriso, qual era la battuta?
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•BAD KITTY - The Rules Series
Fanfiction«Devi solo ammettere che il tuo corpo desidera essere toccato da un semplice ragazzo di Brooklyn che non può respirare la tua stessa aria perché il tanfo di povertà si sentirebbe a chilometri di distanza». ****...