LUKE
Il corso sta andando alla grande.
Anche se mi sono dovuto beccare la chitarra arrugginita, mi piace suonarla. Quando torno a casa ho sempre male ai polpastrelli, ma il prof dice che è normale.
In classe sono tutti bravi, sono l'unico indietro ma quella ragazza asiatica fa più schifo di me quindi non mi lamento.
Mi lanciano tutti occhiate, come fossi malato.
Lo sono?
Sono solo stufo di tutta questa merda.
Vorrei saper suonare benissimo e rinchiudermi in camera mia per sempre, con la chitarra in mano.
Sono in mensa a fare la fila, chiudo gli occhi per un secondo perché voglio sospirare.
Niente, non ci riesco. Non riesco a respirare.
Faccio un passo e sento qualcuno inciampare sui miei piedi.
Apro gli occhi di scatto e vedo un ragazzo a terra e tutti quanti che ridono.
Oh merda.
Lo aiuto ad alzarsi sperando non si sia fatto male.
- Guarda dove vai la prossima volta, imbranato.
- Scusa, io... - La mia voce sta tremando dalla vergogna. So che le mie guance sono tutte rosse.
Il ragazzo spinge via il mio aiuto e si alza.
Il ragazzo è Michael.
- Ah, sei tu. - Dice sprezzante.- Oltre ad essere uno sfigato sei pure cieco.
Sento che mi arriverà un pugno nel naso.
Invece Michael si allontana sistemandosi la giacca e se ne va al suo tavolo, quello delle persone 'importanti'.
Chi si credono di essere?
Sono solo dei ragazzi che fingono di stare bene tra di loro per poi farlo vedere al resto della scuola.
Odio.
Voglio andarmene. Proprio come ha fatto Calum.