Dedico questo capitolo a xashtonsreject sai che ti voglio un mondo di bene, lascia perdere quel coglione ❤️
MICHAEL
Qualcosa di caldo tiene la mia mano.
Con quella libera mi strofino un occhio e lo apro controvoglia.
Da una finestra entra luce fioca, guardo alla mia destra e la testa di Luke è appoggiata alla mia spalla.
Sta dormendo come un bambino e che io ci creda o no ha un pollice in bocca.
Sorrido istintivamente.
Mi accorgo che l'altra mano sta tenendo la mia, ecco perché sento questo calore.
Ci siamo addormentati con le cuffie nelle orecchie, per fortuna quella di Luke era una playlist altrimenti ci saremmo svegliati con una canzone dei Metallica a stonarci le orecchie.
È la prima volta che dormo in camera sua, sul suo letto...accanto a lui.
Mi guardo intorno sbadigliando, un mucchio di vestiti è accatastato in un punto della stanza.
Che disordinato.
Decido che forse è meglio andare di sotto e dire ai suoi che voglio preparare la colazione a Luke, ma poi guardo l'orario: 12:00 p.m
Abbiamo dormito così tanto?
Devo tornare a casa, mia madre non sa che ho dormito fuori e se entrasse nella mia stanza senza trovarmi chiamerebbe la polizia perché suo figlio è scomparso.
Calum.
Guardo subito Luke. I miei occhi si sono abituati alla poca luce, e anche se ha le palpebre chiuse so che i suoi occhi bruciano per le troppe lacrime versate durante la notte.
Eppure io ho dormito senza sentire il minimo rumore.
E ho dormito stranamente bene.
Mi sento bene.
Mi mordo il labbro e allungo tremante la mano libera verso di lui, sfiorandogli i capelli biondi, con un sorriso da ebete.
Quando all'improvviso Luke alza la testa colpendo il mio mento, porto la testa indietro dolorante e finisco a terra con un tonfo che rimbomba in tutta la stanza.
« CALUM » Urla respirando a fatica.
Piagnucolo dal dolore massaggiandomi la mascella e vedo la sua testa bionda guardarmi dall'alto confusa.
« Michael? Che ci fai qui? » Piega la testa sporgendo il labbro inferiore.
« La vera domanda è perché la tua testa è così dura, maledizione Hemmings! » mi metto a sedere guardandolo con gli occhi lucidi, causati dal forte dolore che si è propagato ai denti e nel resto del viso fino ad arrivare al cranio.
Lui spalanca gli occhi e scende dal letto mettendosi accanto a me.
« Che ho fatto? » Mi chiede con voce colpevole.
« Oh niente, mi hai solo fratturato tutte le ossa del cervello e dovrai pagarmi le spese per la mia nuova dentiera, visto che me ne servirà una.»
Sul suo volto compare un'espressione dispiaciuta. « Mi dispiace Mik, non volevo farti male...»
Poggia il palmo della mano sul dorso della mia, che sta massaggiando la guancia.
Per un attimo il dolore svanisce e il mio viso si rilassa.
Le sue pupille dilatate guardano le mie, dell'azzurro non c'è traccia, e ci fissiamo per un istante.
Poi il dolore ricomincia e continuo a mugolare quando lui abbassa la mano imbarazzato.
« Davvero Luke, cosa diavolo ci tieni in quella testa, un carro armato? »
Lui emette una piccola risata alzandosi. « Vorrei saperlo anche io. »