I only want you to know that if you fall, stumble down, I'll pick you up off the ground. If you lose faith in you I'll give you strength to pull through.
Tell me you won't give up, cause I'll be waiting if you fall you know I'll be there for you.( Save you, Simple Plan )
MICHAEL
Non posso credere che ho dato ascolto a quel ragazzo. Esco dalla stanza e mi apposto dietro la porta non sapendo quale sia il suo piano, spero solo che funzioni.
I minuti passano impazienti e l'ansia di rivedere Luke mi divora.
Poi vedo un uomo robusto e pelato venire nella mia direzione e mi nascondo dietro l'angolo da cui ero arrivato prima di incontrare quel paziente.
Si apposta davanti la porta e impreco sottovoce, le cose si complicano.
Ma ad un tratto qualcuno esce dalla sala e nello stesso momento sento delle urla provenire dalla stanza, ma subito i miei occhi si fermano sul ragazzo biondo.
Scatto in avanti non appena l'omone sparisce dentro e acchiappo il braccio di Luke che mi guarda confuso.
Non ci penso due volte e inizio a correre a perdifiato tirandolo con forza e lui per fortuna mi asseconda.
« Hey ma che...»
« Zitto e corri! » Gli urlo senza voltarmi.
Appena capisce che sono io stringe la mia mano e vorrei vedere la sua espressione, se è sorpreso o se lo aspettava.
Se è felice di vedermi o vorrebbe tirarmi un pugno perché lo sto facendo evadere. Passiamo di fronte a delle infermiere che corrono verso di noi e inizio a pensare che è la fine.
Rallento il passo ma quando si avvicinano continuano a correre dalla direzione opposta alla nostra e sospiro sollevato.
« È Tom, ha di nuovo creato il caos tra i pazienti della seduta di gruppo! » Urla una di loro alle altre.
Ricomincio a correre e usciamo finalmente dalla porta principale raggiungendo l'auto.
Saliamo in fretta e metto subito in folle partendo di corsa verso l'uscita.
Siamo fuori.Una volta superato il cancello sento il respiro smorzato di Luke alla mia destra, ancora con l'adrenalina in corpo.
« Michael. » Dice affannato e incredulo. « Credevo di non rivederti più. »
Non parlo e continuo a guardare la strada mentre lui tiene gli occhi fissi su di me.
« Credevo che non ti importasse...che dopo quello che ho fatto non volessi più avere niente a che fare con me. »
Scuoto la testa e mi mordo il labbro.
Mi giro e noto le sue braccia: sono avvolte da bende bianche e sono praticamente scheletriche e mi sale un groppo in gola e vorrei prenderlo a sberle.
« Cosa sono quelle? » Lo guardo negli occhi e a intervalli controllo la strada davanti a me. « Luke, perché sei fasciato in quel modo? »
All'improvviso lo sento singhiozzare e voltarsi verso il finestrino.
« Non volevo che mi vedessi in questo stato. » Mormora più a se stesso che a me.
I suoi occhi spenti si inumidiscono e devo riuscire a non piangere anche io.
« Luke, non dovevi farlo...»
Un secondo dopo capisco ciò che ho provocato e sento il peso del mondo sulle mie spalle.
Lui si è sentito tradito, rifiutato. Ed è colpa mia. Ho lasciato che si avvicinasse a me perché io ne avevo bisogno, perché come ho sempre pensato il dolore in due è più facile da sopportare. Ma quando uno dei due trova una piccola speranza, il dolore per l'altro torna ad essere insopportabile. E lui aveva trovato quella speranza in me, nell'unica persona che non avrebbe mai potuto aiutarlo.
O ero solo io a pensarlo?
« Mi dispiace Luke, mi dispiace così tanto. » Sussurro straziato mentre lui continua a piangere con la testa appoggiata contro il vetro.
Il cielo intanto si è colorato di grigio e la strada si fa bagnata per colpa della pioggia.
Tutto è silenzioso oltre il rumore delle gocce sul parabrezza che sono più forti del battito del suo cuore.
E così capisco che Luke ha ritrovato il suo, quel giorno a casa mia, quando le nostre labbra si erano unite in un bacio che io non avrei mai potuto ricambiare.
Perché io ero la speranza di Luke, ma Luke non era la mia.Ad un tratto mi guarda con punto interrogativo.
« Michael, cosa faremo quando si accorgeranno che sono scappato? »
OopsS/A
Non so che dire 😶 buona giornata 😂 lasciate una piccola 🌟 as always
- Chia ✨