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LUKE

Dopo essere rientrato nella mia stanza mi convinco sempre di più che è la cosa giusta da fare. Non so cosa mi faccia dire questo, sento solo che è così.
Michael verrà a trovarmi ogni giorno e finalmente non sentirò più la sua mancanza.
Mi sdraio sul letto e sospiro, il mio primo vero sospiro dopo moltissimo tempo.
Nonostante il caldo che mi soffoca riesco a respirare, riesco a sentire il mio cuore battere.
Sorrido pensando a Michael, a come questo non sarebbe successo se non fosse stato per lui.
Per tutto questo tempo mi sono sbagliato.
Calum avrà pure tenuto il mio cuore nascosto, ma è stato Michael ha riportarmelo indietro.
La stanza si riempie di afa e decido di alzarmi.

Quando i miei piedi entrano a contatto con il pavimento freddo mi sento sollevato, apro il piccolo frigo sul tavolo e mi verso un bicchiere d'acqua fresca.
Quando porto il bicchiere alle labbra un rumore improvviso mi fa girare di scatto.
La porta è aperta.
Eppure ero sicuro che fosse chiusa.
Mi avvicino e la tiro facendo piano, ma non c'è nessuno.
L'aria che proviene dal corridoio è piacevole e di sicuro mi farà meglio di quella nella stanza.
Non mi faccio troppe domande sul perché la porta sia aperta e mi dirigo fuori, ad ogni passo sento il mio corpo alleggerirsi lasciando che il calore lasci il mio corpo.
Adoro camminare scalzo.
Tutti dormono, sono l'unico sveglio.
Tutto è silenzioso per una volta, anche le voci nella mia testa.
È questo il rumore della felicità?
Il nulla? Il vuoto?
La sensazione di galleggiare nell'aria, come se fossi nello spazio ma con i piedi ben saldati a terra.
Come la convinzione che finalmente andrà tutto per il meglio.

Un rumore improvviso mi strappa dai miei pensieri.
Mi giro di scatto con il cuore che batte a mille e penso che mi abbiano beccato.
Scorgo una figura aldilà del corridoio che scompare subito dietro un angolo.
« Chi c'è? »
Nessuna risposta.
Mi guardo intorno, ancora tutto silenzioso.
Decido di camminare nella direzione opposta e svolto l'angolo in cui ho visto quella figura.
« Hey? » Chiamo ancora, nessuna risposta.
Continuo a muovermi e mi ritrovo davanti ad una vetrata che da sul cortile.
Dal primo piano tutto sembra più piccolo, perfino il cancello in lontananza, e la strada.
La luna riempie questo corridoio di luce, luce piena.
E finalmente lo vedo.
« Non ti sembra un po' tardi per fare una passeggiata? » Mi dice.
Non so chi sia, ma la sua voce è bassa e roca, e la sua figura è ancora avvolta nel buio dall'altra parte del corridoio pieno di luce lunare.
« Vale lo stesso per te, mi pare. » Ribatto con un ghigno avvicinandomi lentamente.
« Fermo, non muoverti. »
Faccio come dice anche se non so perché.
Guardo la luna piena e la testa si riempie di ricordi inaspettati...

Ad un tratto Luke sentì un braccio coprirgli la spalla, ricevendo subito il calore desiderato.
Da lassù tutto sembrava più piccolo, persino le auto e la casa di Calum.
« Dovremmo venire qui sopra più spesso. »
Il biondo annuì lasciando che calum appoggiasse la testa sulla sua spalla.
« Se i miei lo scoprono mi uccidono. »
« Perché stai sul tetto di casa tua con il tuo migliore amico? » Chiese sarcastico Calum.
« No, perché sto sul tetto con il mio ragazzo. »
Il moro non fiatò e lasciò che tutto rimanesse in silenzio.
Dopo qualche minuto ricominciò a parlare.
« Luke, la vedi la luna piena? »
« Si cal, non sono ancora cieco. »
Il moro sbuffò ridendo.
« No intendo...guardala. È così piena di luce, come il nostro amore. »
Luke si girò verso Calum così da avvicinare il viso al suo e sfiorare le sue labbra « È l'unica cosa che brilla in questa sera fredda di Novembre...come noi. »
« Come noi » Ripeté il moro prima di baciarlo, e quella luce crebbe ancora, per far si che tutta la città li avrebbe ricordati.
Luke avrebbe voluto dipingere i suoi ricordi, per non lasciarli scivolare via.
Perché in fondo è di questo che siamo fatti...ricordi.

« Chi sei? » Chiedo ormai curioso.
Il ragazzo si avvicina e la luce della luna rivela il suo aspetto.
I suoi capelli ricci e gli occhi verdi, non li avrei mai dimenticati.
« Oh. » Per un momento mi sento spiazzato e confuso. « Perché hai lasciato che uscissi dalla mia stanza? »
Lui si avvicina ancora e si gira a guardare fuori dalla vetrata.«Non sono stato io, è stato Tom. » Corrugo la fronte e lo guardo indispettito
« Tom? Quello che non si è mai presentato alle sedute di gruppo? »
Harry annuisce iniziando a tracciare linee a caso sul vetro trasparente. « Prima non era così. Non si perdeva mai le sedute insieme, era lui che mi faceva sempre ridere durante quelle ore noiose. »
« Come mai non è più venuto? »
Lui alza le spalle. « Non ne ho idea, dice che non gli piacciono più. Esce anche di meno, non l'ho più visto in giro da.. » Si gira a guardarmi assottigliando gli occhi. «Da quando ci sei tu.»
Mi mordo l'anello di metallo al labbro e guardo fuori. « È un peccato che io non lo conosca. »
« Già, dovrei fartelo conoscere. » Annuisce Harry sorridendo.
Gli sorrido a mia volta scombinando quei capelli ricci, che mi ricordano molto Ashton.
Non lo vedo da quando sono qui ma non rimango sorpreso. Quando c'è un problema lui fugge, ma lo perdono.
Quando c'era un problema lo facevo anche io, ma ora sono cambiato.
« Forse è meglio tornare in camera, se scoprono che siamo qui non voglio che mamma lo venga a sapere. » Mi confessa Harry.
« Hai ragione. Ma io starò qualche altro minuto. »
Annuisce e mi saluta scomparendo nell'oscurità.
Sono solo.
Sospiro tornando a guardare la luna piena.
Piena di luce.
« Quanto vorrei che tu fossi qui. » Sussurro a me stesso.
Una figura appare alla mia destra e mi prende la mano stringendola. « Ma io sono qui. »
Mi giro di scatto e quello che vedo mi fa perdere il fiato.
« Calum »

DAN DAN DAN
Ok mi hanno suggerito di creare un gruppo su whatsapp per questa storia(?) quiiindi se volete che lo crei basta scriverlo qui nei commenti e poi inviarmi nei messaggi il vostro nome e numero. Mi sembra una cosa carina 🙈

Cooomunque scusate il ritardo stra immenso spero che non abbiate smesso di seguire la storia, piango. Al prossimo capitolo che giuro sta volta arriverà presto. E scrivete anche cosa ne pensate di questo... Ci tengo davvero molto
- Chia

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