6.5

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MICHAEL

Mi ha appena chiamato Luke, ha detto che ha bisogno di me.
Prendo la macchina e mi fiondo a casa sua.
Sua madre mi fa entrare, anche lei ha un aspetto pessimo.
Le chiedo se Luke sta bene ma lei semplicemente scuote la testa e dice che è di sopra nella sua stanza.
Salgo e busso alla porta della camera del ragazzo.
Nessuna risposta.
Decido di entrare lo stesso, in camera è tutto buio e silenzioso.
Faccio fatica a vedere cosa c'è davanti a me e trovare Luke, ma non riesco a parlare.
Sento un ritmo in lontananza, proviene da fuori e si sente leggermente.
No, non proviene da fuori.
I miei occhi si abituano all'oscurità della camera e distinguo la figura del biondo sul suo letto.
La musica proviene dalle due cuffie che ha nelle orecchie.
Mi avvicino con cautela e mi sdraio di fianco a lui prendendo delicatamente una cuffia.
È Hospital for souls dei BMTH.
Hold me close, don't let go, watch me burn in this hospital for souls.
Lo guardo.
Ha gli occhi aperti e la bocca serrata.
Sembra morto.
« Luke... » Sussurro flebilmente.
Lui sbatte le ciglia e chiude gli occhi.
Pochi istanti dopo mi guarda e riesco a vedere una lacrima scendere sul suo viso fino a bagnare il cuscino.
Ad ogni lacrima consumata sembra che un piccolo pezzo di lui scivoli via con lei.
Non sono più sicuro che mi voglia qui, mi posto per scendere ma lui mi afferra il polso.
« Non andare. »
È la prima cosa che dice da quando sono arrivato.
Mi rimetto al mio posto e ci guardiamo.
" Hold me close, don't let go. "
La sua mano fredda stringe ancora il mio polso, per poi scivolare dentro il mio palmo caldo.
« Come ti sentivi » sussurra « quando hai capito che non avresti più potuto guardarla negli occhi? Quando era tutto finito. » La sua voce si incrina.
« Mi sentivo così. Ma io ero solo, Lukey. Tu hai me. E devi essere forte perché tu non sei solo. Lo devi a te stesso. »
« Continuate tutti a ripetermi cosa devo fare, perché lo devo a me stesso. Ma la verità è che non merito niente. » Bisbiglia ancora più piano, ora la sua voce è insofferente.
« Lui stava cercando di dirmi qualcosa. Ma io l'ho lasciato. L'ho lasciato andare e l'ho perso. »
« Se stai cercando di incolpare te stesso non ci riuscirai. »
Le sue labbra si schiudono in un sorriso amaro. « Lo stai facendo anche tu. »
« Cosa? »
« Stai cercando di farmi cambiare idea. Di dirmi che ciò che penso è sbagliato. Ma per una volta so che devo sentirmi così. » Lo dice con tanta convinzione che le sue parole fanno quasi male.
« Cosa avresti potuto fare? Non puoi sapere cosa accade nella testa delle persone. Luke, non sai nemmeno cosa accade nella tua di testa. »
« Hai ragione, non lo so. »
Lui si gira e guarda il soffitto.
« Michael, cosa faresti se me ne andassi? »

S/A
Pensavate sarebbe successo qualcosa eh? 😏 Questo è il fatidico capitolo che mi piace più degli altri personalmente, non chiedetemi perché, non lo so. Cercherò di fare del mio meglio per rendere più perfetta possibile questa storia. Grazie per i voti e i commenti.
Vi amo ❤️
- Chiara

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