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MICHAEL

Ho deciso di mettere in atto il mio piano.
Beh, in effetti sono già per strada diretto a casa di Luke.
Si, esatto. Non so esattamente cosa dirgli appena lo vedrò ma..so solo che ho bisogno di vederlo. Anche se ha sbagliato a baciarmi, e a dirmi che mi..
Coraggio Michael, puoi farcela.
...ama.
Sospiro scrollando le spalle.
É stato facile.
Appena arrivo davanti casa sua suono il campanello e qualche secondo dopo qualcuno viene ad aprirmi.
Fortunatamente non è Luke, sarei collassato dalla sorpresa di vedermelo spuntare all'improvviso.
« Signora Hemmings. » Dico un po' imbarazzato.
« Michael per fortuna sei qui. Entra. »
Corrugo la fronte confuso.
È felice di vedermi? Sembra che non aspetti altro.
Mi fa accomodare su uno dei divani del salotto, anche se ho l'istinto di catapultarmi di sopra a cercare Luke.
« Luke non è qui. »
Corrugo ancora di più la fronte sentendo i polmoni bloccarsi.
« Oh. » Strofino le mie mani sulle ginocchia ancora più imbarazzato.
Bene, tanta ansia per niente.
« Michael. »
Guardo la signora Hemmings aspettando che parli.
« Luke se n'è andato e per un po' non tornerà. » Sento la sua voce incrinarsi e Liz inizia a singhiozzare.
Per un momento tutto si ferma.
Non può essere vero.
Non so se avvicinarmi per confortarla ma lei mi precede e si siede vicino a me prendendomi una mano.
« D-dove è andato..? » Bisbiglio sentendo la voce bloccarsi in gola.
Lei scuote la testa scoppiando finalmente a piangere.
« Non abbiamo avuto altra scelta Mikey, lui..lui non stava bene. » Piange a dirotto poggiando la testa sulla mia spalla.
Guardo dritto davanti a me cercando di mantenere la calma.
« Liz. » È la prima volta che la chiamo per nome. « Dov'è Luke? » dico con voce piatta.
Ci vuole un po' prima che lei si ricomponga e mi guardi dritto negli occhi.
« In una clinica a pochi chilometri da qui.. Il dottor Derman ci ha consigliato che allontanarsi da qui gli avrebbe fatto bene. » io lo faccio stare bene, non una stupida clinica per pazzi. « Continuava a...ad avere tagli su tutto il corpo, e... » Ricomincia a singhiozzare pesantemente e capisco che per lei non è facile.
Ma non lo è neanche per me, e neanche per Luke.
A quelle parole sbianco del tutto e quelle che una volta erano solo congetture adesso diventano la realtà.
E voglio fare solo una cosa.
« Potresti darmi l'indirizzo per favore? » se non me lo da giuro che lo prenderò con la forza.
Per fortuna lei annuisce flebilmente e me lo scrive su uno dei post it del blocchetto sul tavolino.
Lo prendo subito e mi alzo dal divano.
« Ti prego Michael, sii ragionevole. Lui ha bisogno di stare li. Solo per un po'. Il tempo che tutto passi. Lascia che tutto passi. »
Non capisci che non passerà mai?
« Va bene Liz, fidati di me. » mento.
Lei mi stringe in un abbraccio e io non posso che ricambiare.
Esco da casa di Luke e salgo subito in macchina stringendo quel foglietto tra le mani.
Adesso non mi importa più di quello che mi ha detto Luke, del fatto che mi ha evitato per una settimana, del bacio.
Mi importa solo una cosa.
Salvarlo.

S/A

NO SENTITE SONO SUL PUNTO DI UNA CRISI ISTERICA.
Ho scritto questo capitolo alle 5 e mezza del mattino un'ora prima che mi suonasse la sveglia per andare a scuola.
sono stata sveglia tutta la notte perché ho finito la ff sex lessons su Luke e sono rimasta spiazzata. Forse è anche per questo che ho scritto questo capitolo così sadico, perché sto di merda ed è colpa della scrittrice di questa bellissima/bruttissima/orrenda fan fiction DIAMINE.
Vi prometto (per chi l'ha letta) che close non avrà una fine così atroce, non me lo perdonerei mai e so come vi sentireste poi.
Assurdo, sono rimasta senza parole...
COMUNQUE sta volta la posta in gioco aumenta.
A 20 🌟 belle belle aumento. Forse Oggi aggiornerò due volte quindi vi conviene assecondarmi 😏 sapete che vi amo tutti ❤️

- Chiara

Close || MukeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora