MICHAEL
Ci siamo. Uno dei miei giorni preferiti dell'anno. C'è tutta la scuola che ci aspetta dietro il sipario.
So che andrà alla grande.
Tutti ci amano.
Ho tinto i miei capelli di blu per l'occasione, si intonano alla batteria di Ashton. Quando mi ha visto ha esultato come un bambino al parco giochi.
Guardo ogni componente della band.
Questi siamo noi, è il nostro momento.
Si apre il sipario e la platea è piena di ragazzi e ragazze scalmanati pronti a fare un po' di rock.
Non c'è nessuno che non voglia ballare o divertirsi.
Anzi, uno c'è.
È seduto in fondo all'immensa sala, ma riesco a distinguerlo tra tutti.
Luke Hemmings è a braccia conserte con la testa appoggiata al muro. Sembra ansioso per qualcosa, quasi impaurito.
Forse deve solo andare in bagno ma non vuole perdersi lo spettacolo.
Ha i capelli biondi tirati all'insù con il gel e una maglietta nera con la scritta interessante.
'I don't trust me either'.
Ritorno in me e do il via ai ragazzi.
Spacchiamo alla grande.
Vedo mani protese verso il palco, ragazze che urlano e scuotono i capelli tirando fuori le lingue.
Il rock vive tra di noi.
Noi siamo il rock e io vivo di questo.
Dopo la nostra esibizione siamo tutti molto eccitati.
Sappiamo che vinceremo.
Mentre esco da dietro le quinte tutti si complimentano con noi e il nuovo batterista, che ha fatto un ottimo lavoro.
Ma ora ho bisogno di sedermi.
Guardo in fondo alla sala ma Luke è scomparso.
Perfetto. Mi siedo al suo posto e mi rilasso, aspettando il prossimo concorrente.
Il sipario si apre e un ragazzo con una chitarra attorno al collo è in mezzo al palco.
Mi metto bene a sedere e osservo meglio.
Capelli biondi tirati all'insù, maglietta nera, piercing al labbro.
Luke è sul palco.
Mi incuriosisco subito e rimango basito. Chissà cosa ha in mente di fare. È nervoso.
Non prende nessun respiro e inizia.
