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LUKE

Il posto è più lontano di quanto pensavo.
- Non dovevi accompagnarmi per forza.
- Si invece. Non hai la patente Luke e di certo non ti lasciavo prendere un autobus. Come avresti fatto ad arrivare qui?
Alzo le spalle passandomi la mano tra i capelli.
Non ho mai voluto prendere la patente.
Alla fine ho deciso di andare alla festa.
Non so il motivo, volevo solo che Michael e Ashton non pensassero che sono un cagasotto.
Non lo sono. So badare a me stesso.
Anche senza Calum.
Mi si stringe il cuore solo a pensarci.
- Mamma va bene, puoi lasciarmi qui.

Mancano ancora centinaia di metri all'entrata principale ma non voglio farmi vedere con mia madre.
Chi lo vorrebbe?
Mamma protesta ma poi si arrende.
Scendo dall'auto e inizio a camminare sull'asfalto.
Caspita, questo ragazzo è ricco. E non so nemmeno il suo nome.
Ma perché sono venuto?

Attraverso il vialetto principale e noto come sono vestiti gli altri ragazzi. Poi ricordo di aver indossato la mia solita e stupida camicia rossa e nera e vorrei essere invisibile.
E continuo a chiedermi perché sono venuto.
Passo dalla porta d'ingresso e la voglia di essere qui diminuisce allo 0%.
Non riuscirò mai a trovare Ashton o Michael.
In realtà non ho proprio voglia di trovare Michael.
Mi giro per andarmene via, non riuscirò a superare la serata, quando sbatto contro qualcuno.
- Ashton. - Non so come sentirmi. Se felice di vederlo così non sarò solo, o arrabbiato perché non voglio stare con lui.
- Luke, sei venuto! - Poggia una mano sulla mia spalla amichevolmente. Sembra davvero felice di vedermi.
- Emh, come va?
- Se vuoi da bere la cucina è stra piena di birra. Se vuoi qualcosa di più forte vai in cantina, ci sono i ragazzi con vino e vodka. Rimorchia qualcuno e divertiti Lucas, te lo meriti. - Mi da una pacca sulla spalla e se ne va raggiungendo una ragazza bionda.
Fantastico, sarà la serata più bella della mia vita.
Non mi piace bere la birra, tanto meno il vino.
E non so che sapore abbia la vodka.

Calum mi chiedeva sempre di andare alle feste con lui, era popolare, ma io rifiutavo di conseguenza.
Ora chissà che reazione avrebbe vedendomi qui.
Decido che me ne starò per i fatti miei fino a quando non accadrà qualcosa.
Salgo le scale e cerco un posto dove stare tranquillo.
Il corridoio è pieno di ragazzi che limonano, mi viene il voltastomaco.
Sto per entrare in una porta con su scritto 'accesso libero' (cosa strana) quando una mano mi blocca prendendomi per il polso.
- Luke? - Mi giro e trovo Melissa, la ragazza di Michael.
Rimango un attimo confuso ma poi ricordo che lei è la sorella di Ashton. Tutto combacia.
- Umh, si?
- Finalmente ti ho trovato! Ti stavamo cercando da una vita.
- Stavate? - Si sposta e una ragazza dai capelli neri e occhi azzurri compare dietro di lei.
- Ciao. - Mi saluta mordendosi il labbro.
- Lei è Lucy, credo che abbiate molto di cui parlare. - Melissa mi sorride e scompare come ha fatto Ashton poco fa.
- Emh, ciao. Ci conosciamo?
- Adesso si. - Mi porge una mano e io la stringo con riluttanza.
Rimorchia qualche ragazza e divertiti.
Non sembra proprio ciò che farei io, ma chissà, provare non costa niente, no?
Le sorrido e lei ricambia, dicendomi che è meglio trovare un posto dove parlare tranquillamente. Quindi entriamo nella stanza con la scritta 'accesso libero' e fortunatamente non c'è nessuno dentro.
Sarebbe stato molto imbarazzante trovare qualcuno che si dava da fare.
- Conosci Michael?
E ora che c'entra lui?
- Si, siamo nello stesso corso di chitarra.
- Suoni? Figo. Sei in una band?
Scuoto la testa e ci sediamo entrambi sul letto, io un po' con discrezione.
- Hai degli occhi stupendi. - Mi dice avvicinando il viso al mio. - Sono talmente azzurri...
Io indietreggio la testa sorridendo nervoso.
- Sono solo occhi..
- Ma sono bellissimi. - Sembra volerli toccare e ho paura che mi cavi gli occhi da un momento all'altro perché sono 'bellissimi'.
- Quanti anni hai, Lukey? - Dice melliflua.
- 18 compiuti a luglio.
- E vai ancora a scuola?
Non vorrei rispondere, ma mi sembra scortese.
- Ho perso un anno.
Non voglio dire il motivo. Non voglio ricordare il perché.
- Adoro i ragazzi poco intelligenti. - Si avvicina ancora di più poggiando la sua mano sulla mia coscia, posso sentire il suo respiro sul mio.
Ad un tratto la porta si spalanca e due ragazzi compaiono sulla soglia.
- Cosa...Luke!?
Ho trovato Michael.

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