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MICHAEL

Luke è arrivato prima del previsto.
O sono io che ho contato male il tempo?
Ho paura che l'idea che sto per mettere in atto non funzionerà. Ho passato l'intera giornata a preparare tutto e spero che lui non rimanga deluso.
« Che significa? » Chiede Luke guardando me e Ashton, che mi ha aiutato a preparare tutto.
« Luke. » Lo fisso negli occhi. « Per due volte l'idea di festa non è andata secondo i nostri piani. La prima perché ti odiavo, la seconda perché..beh, sai perché. » L'espressione del biondo è ancora più confusa di prima. « Quindi ho pensato che essere l'organizzatore della festa avrebbe sistemato la questione. »
« Hai organizzato una festa piena di gente per me? » Si guarda in giro.
« Non scherzare, dove avrei trovato così tante persone che sarebbero venute per te? »
Lui abbassa gli occhi e capisco di essermi espresso male.
« Non intendevo quello, cioè... »
« Mi hai fatto venire qui solo per sbattermi in faccia che tu riesci a divertirti mentre io non so nemmeno come si ci deve vestire per farlo? Grazie tante Michael. » Si gira e inizia ad allontanarsi.
Non sta andando come avevo previsto.
« Luke, aspetta. »Lo trattengo per un braccio.
« Lasciami spiegare. »
Lui mi guarda per un istante negli occhi. Un po' titubante si scosta da me e guarda Ashton di sottecchi.
« Ho organizzato una festa, si. Ma solo per noi. Per te e per Ashton.. Mi ha aiutato molto in realtà. »
« Moltissimo. » Risponde il biondo sorridendo imbarazzato.
« Ho comprato tutto ciò che serviva per creare l'ambiente perfetto, anche se c'è cibo per una centinaia di persone. »
« Molto stupido da parte tua. » Afferma Luke un po' più rilassato.
Si guarda di nuovo intorno, questa volta con occhi pieni di curiosità.
« Non so che dire...Nessuno ha mai fatto una cosa del genere per me. »
« Nessuno fino ad ora. » Lo correggo sorridendo.
Lui si avvicina a me e allunga una mano tra i miei capelli togliendo qualcosa.
« Carta colorata? »
Io alzo le spalle. « Amo i colori, che ci vuoi fare? »

« Secondo me lui la tradisce. » Dice Luke prendendo un pop corn dalla ciotola sulla mia gamba.
« No, è troppo buono. Non ha le palle.» Ribatte Ash facendo lo stesso da terra.
Io non parlo perché questo film è una noia mortale, ma piace a Luke quindi...
Sto per prendere un pop corn e la mia mano si scontra con la sua, fredda.
Ci guardiamo e ci sorridiamo entrambi.
Sembra una di quelle scene da film.
« Vado a prendere altri pop corn. » Mi alzo con la ciotola in mano e Ashton esulta.
La serata sta andando bene, nonostante l'inizio complicato.
È strano affezionarsi ad una persona che prima si odiava a tal punto da prenderlo in giro costantemente.
Eppure è successo, con me e Luke.
La nostra amicizia è diversa da quella che ho con Ashton.
Non so se è perché sua sorella mi ha tradito con un altro o perché con Luke condivido più...sentimenti.
Nessuno sa quello che facciamo nella sua stanza quando siamo soli. Nessuno sa che insieme, i nostri dolori sono i più forti. Nessuno sa che la nostra debolezza è anche la nostra forza. E nonostante tutto noi andiamo avanti senza avere un cuore, insieme.
Torno da loro e mi risiedo accanto a Luke, mentre Ashton si appropria dei pop corn seduto a terra davanti a noi.
Dovrò fare a meno del cibo.

Dopo circa un'ora il film mi ha costretto a interessarmi alla sua trama.
C'è questa ragazza che ha perso il suo fidanzato in un incidente, e quest'altro che prova a conquistarla. Si mettono insieme ma poi lei pensa di essere stata tradita e lo lascia. Non so cosa ci trovi di interessante, ma non ho altro modo di restare sveglio.
Posso sentire Ashton russare.
Luke ride senza fare troppo rumore.
Quando ride spunta l'unica fossetta che si ritrova in viso, ed è così tenero.
« Dovremmo svegliarlo? » Chiedo.
Lui scuote la testa. « Lasciamolo dormire, forse sta sognando tanti pop corn giganti che lo rincorrono. »
« Praticamente si è fatto di LSD. »
Lui scoppia a ridere coprendosi la bocca con la mano e io non posso fare a meno di sorridere.
Abbasso il volume della tv e per un po' non parliamo.
« Grazie. » Sussurra lui.
« Non devi, non è stato chissà cosa. »
« Non mi riferisco alla festa in particolare. » Si gira a guardarmi.
Nonostante la stanza sia poco illuminata, riesco a vederlo bene in viso grazie alla luce dello schermo televisivo.
« Mi riferisco al fatto di essere come me, e di capirmi come nessun altro. »
Gli sorrido poggiando una mano sul suo ginocchio. « Avevamo solo bisogno di conoscerci meglio.»
« Michael, quando sono con te la mancanza di Calum diminuisce e sento meno dolore. Meno colpe. Meno pressione. »
« Per me è lo stesso con Kat, Luke. »
Lui ricambia il sorriso. « È per questo che ti...» Si blocca all'improvviso come se si fosse pentito di ciò che sta per dire.
« ...Ti voglio bene. » Poggia una mano sulla mia e la accarezza.
« Anche io ti voglio bene. » Corrugo la fronte girandomi verso la tv.
Queste parole escono strane dalla mia bocca, estranee.
Lui fa lo stesso e per un attimo non parliamo. Mi sento stranamente in imbarazzo, come non mi sento mai con lui. Ma non passa molto prima che lui si rigiri e stringa la presa sulla mia mano.
« Fanculo, io ti amo Michael Clifford. »
Non faccio in tempo a girarmi perché la sua mano mi prende il viso e mi ritrovo le sue labbra secche sulle mie.
Spalanco gli occhi a quel contatto inaspettato, ma quasi inconsciamente ricambio quello che sembra essere un bacio.
È un bacio, Michael. Mi dice una vocina in testa.
Le mie labbra umide iniziano a muoversi sulle sue. Ho ricambiato.
Non so quello che sto facendo, so solo che voglio farlo.
La mia mano si sposta dal suo ginocchio alla sua guancia scarna, mentre le sue dita si fanno strada sul collo sfiorando i miei capelli.
Sento il rumore delle nostre labbra che schioccano ad ogni movimento, e in sottofondo le voci indistinte della tv.
Le mani di Luke accarezzano i miei capelli, lui mi lecca il labbro inferiore e io lascio che la sua lingua si insinui nella mia bocca per poi scontrarsi con la mia.
In questo bacio sento tutto.
Tutto il dolore, il tempo che non abbiamo avuto, i giorni tristi, il tradimento, la sua canzone, le mie parole, persino il mio cuore.
No, quello non lo sento.
Mi stacco violentemente da lui e scuoto la testa sentendo i miei occhi riempirsi di lacrime. Lui appoggia la fronte alla mia stringendo gli occhi.
« Michael... » Sussurra affannato dal bacio.
Scuoto leggermente la testa chiudendo gli occhi e poggio la mano sul suo collo stringendolo piano.
« Io non lo sento, Luke... Non lo sento. » Mi mordo il labbro perché sento la mia voce tremare straziata. Non voglio piangere. Non devo.
Lui continua ad accarezzarmi con dolcezza i capelli e apre gli occhi.
Stiamo fermi per un lasso di tempo infinito.
Vorrei restare così per sempre.
O forse no.

Credevo che non avere un cuore mi liberasse dal dolore della perdita, della mancanza. Due anime senza un cuore funzionano. Ma in un momento intenso come quello che abbiamo avuto io e Luke, non dovrei sentire qualcosa? Qualcosa di più della sofferenza condivisa, qualcosa che si avvicina alla serenità, alla quiete. Alla passione.
Ma io non ho sentito niente di tutto questo.
È tutto sbagliato, non è così che dovrebbe andare.
È tutto sbagliato.
Chi non ha un cuore non può amare.
Io non ho un cuore.
Non ho un cuore.

S/A IMPORTANTE!

BOOM! Non vedevo l'ora di pubblicare qualcosa del genere.

Genta tra pochi giorni parto per i concerti dei 5sos. sono della Sicilia e sto partendo in macchina (guardate cosa mi tocca fare per sti 4 dementi) e ho ancora un sacco di cose da preparare, perciò mi dispiace dirvi che non sarò attiva (non lo sono stato nemmeno questa settimana, sempre per lo stesso motivo) Non mi prolungo perché dovrei spiegarvi tutto ciò che sto preparando ma non ho davvero tempo. E c'è di mezzo anche la scuola, brutta bastarda pft.
Ho voluto lasciarvi questo bel capitoletto e spero che non mi odiate 🙈
Quindi per adesso metto in stand by anche le altre mie storie (per chi le segue) ci vediamo presto (spero) un bacio a tutti ❤️

NON TOGLIETE LE STORIE DALLE BIBLIOTECHE, SAPETE CHE VI AMO ❤️❤️❤️

- Chiara

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