MICHAEL
Luke ed io stiamo andando ad un caffè. Appena arriviamo mi accorgo che è qui che l'ho incontrato la prima volta fuori da scuola.
Oggi gli chiedo della festa.
Spero mi dica di si perché vorrei che uscisse di casa ogni tanto. Sta sempre dentro a suonare o a casa mia a suonare o a scuola a suonare.
Sempre la stessa canzone.
So che ai suoi genitori farebbe piacere, lui ha bisogno di svagarsi e chi meglio di me per mettere in atto una serata epica?
Però ad un tratto penso a ciò che è successa l'ultima volta che l'ho invitato ad una festa.
E se finisce a letto con una ragazza che non conosce?
E soprattutto, che non conosco io.
Non gli ho ancora chiesto se è vergine.
« Luke, perché ti siedi sempre in quel posto? »
È seduto nello stesso punto da cui aveva fissato me e Melissa quella volta.
Melissa.
Ma adesso non sento nessun macigno cadere sul mio cuore, perché un cuore non ce l'ho più.
Il biondo non risponde e si incupisce.
Non vado oltre e mi siedo di fronte a lui.
« Come va con Melissa? »
Oh, andiamo.
« Luke, io e Melissa ci siamo lasciati.»
Lui rimane basito. Non gliel'avevo ancora detto ma pensavo fosse chiaro.
« Perché? Se posso saperlo. »
Alzo le spalle. « È andata così. A volte è meglio chiudere una storia, Luke, se non ti rende felice. »
Lui non dice niente e si morde il piccolo anellino al labbro inferiore.
« Senti Hemmings, ti va di venire ad una festa? »
Luke sgrana gli occhi sorpreso.
Le guance gli diventano subito rosse e le iridi azzurre si dilatano a tal punto da far vedere solo la pupilla nera.
« Una festa? Dove? »
Trattengo una risata osservandolo.
È divertente metterlo in soggezione.
« A casa di un mio amico. »
Rimane fermo per un attimo.
« Non lo so. »
So per certo che non vorrebbe ripetere ciò che è successo in passato.
Mi sta davvero dando cilecca.
Forse non avrei dovuto chiederglielo.
« Luke. » Poggio una mano sulla sua.
È fredda come il ghiaccio. « Devi uscire un po', divertirti, ubriacarti. »
Lui non sembra molto convinto, e fa una smorfia sull'ultima parola.
Ad un tratto mi guarda negli occhi. Le sue iridi sono tornate azzurre.
Quell'azzurro profondo che riesco a percepire solo poche volte.
« Va bene. Ad una condizione. »
« Quale? »
« Non mi devi lasciare solo nemmeno un istante. Ti prego. »
Stringo più forte la sua mano, e sono sicuro che niente sarà come l'ultima volta.
« Te lo prometto Luke. »
