Capitolo III

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_Ehi tu!_ Oscar l'aveva vista uscire dalla classe prima che Jolanda potesse provare a svignarsela. _Jolanda giusto?_ disse parandosi di fronte a lei di modo ché non potesse sfuggirgli come aveva fatto prima.

_E tu sei Oscar, se non ricordo male?_ ricambiò lei.

_Giusto, mi sorprende che ricordi il mio nome. Mi hai a mala pena guardato._

_Ho un'ottima memoria._ Doveva avercela per forza se voleva portare a casa la pelle pensò, scrutandolo interrogativa come per chiedergli: "Perché mi parli?"

Oscar la fissò in silenzio per un pò, poi finalmente si riscosse notando che Jolanda batteva un piede impaziente.

_Scusami è vero..._ esordì imbarazzato dal fatto che lei lo avesse colto a fissarla come un cretino. _Senti sono davvero nella merda, ho un disperato bisogno di qualcuno che mi faccia da tutor e secondo mio cugino tu saresti perfetta. So che non c'è nessun motivo che ti obblighi ad aiutarmi, ma ti giuro che lo apprezzerei moltissimo. La mia ammissione dipende dalle prove d'ingresso..._

_E non pensi di farcela, giusto?_ finì per lui.

_Già!_ convenne abbattuto.

Jolanda si prese un attimo per pensarci prima di dire: _Non credo che possa funzionare._ Ci aveva già provato con Bret e guarda come era andata a finire, non voleva altre rogne.                                                       

_Mi impegnerò, farò tutto quello che mi dirai..._ la pregò avvertendo un'angoscia improvvisa. Scrutò il viso di Jolanda e vi scorse rammarico, indecisione. Forse se insisteva l'avrebbe convinta ad aiutarlo. _Giuro che non te ne pentirai._

Altroché pensò lei. Sentì una vocina che l'ammoniva dal cercarsi altri problemi, ma la ignorò scuotendo appena la testa, come per scacciare un insetto fastidioso e in un baleno la decisione fu presa. _Ok, ti  darò una mano_ acconsentì dispiaciuta per lui _ma solo fino ai test, se riuscirai a farcela poi dovrai arrangiati da solo, intesi?_ chiarì con durezza.

_Perché... potresti avere dei crediti extra?_

_Non ne ho bisogno. Già così ho la media più alta dell'Istituto_ non c'era spavalderia nelle sue parole, Jolanda stava riportando soltanto un dato di fatto. _Per di più potrei andare via da un momento all'alto. Sono una che non rimane mai a lungo in un posto, non te lo hanno detto?_ spiegò guardando oltre le sue spalle.

Oscar si voltò per vedere cosa avesse richiamato la sua attenzione e lei ne approfittò per tagliare la corda.

_Ehi?_ la richiamò sorpreso.

_Fatti trovare dopo le quattro in biblioteca!_ gli gridò Jolanda sparendo oltre l'angolo.

Mancavano una decina di minuti buoni alle quattro quando Oscar arrivò. Non voleva darle la scusa per mollarlo in asso se per caso avesse tardato di qualche minuto.

_Vedo che sei desideroso di iniziare, bene. Questi sono alcuni dei quesiti che potresti trovare nelle prove d'ingresso_ disse passandogli dei fogli _cominceremo da qui, così avrò modo di capire di che tipo di aiuto hai bisogno._

_Come hai fatto ad averli?_ chiese incredulo, scrutandola con occhi diversi. Non ce la vedeva a sottrarre le prove d'ingesso dalla cattedra del prof.

_Li ho chiesti alla segretaria._

_E lei te li ha dati, così... senza fare storie?_

_Sì... dopo che le ho spiegato a cosa mi servivano. Mi ha detto che è ammirevole che io voglia dare una mano a chi ne ha bisogno. Sospetto piuttosto che la tua fama sul campo ti abbia preceduto. È risaputo che la Martin sia una tifosa sfegatata dei Newport Sailors_ raccontò complice.

_Beh, meglio per me allora!_

_Solo se ce la fai!_ gli ricordò riportandolo con i piedi per terra _lo devi ancora superare quel test._

Dopo due ore Jolanda si era fatta un'idea precisa della situazione e se non era proprio disperata, non poteva neppure considerarsi troppo promettente.

_Quanto ci tieni a entrare?_ chiese guardandolo intensamente.

_Sono messo così male?_ Il pensiero di non riuscire a restare era inconcepibile, specialmente adesso.

_Levami una curiosità, da quand'è che non apri un libro?_ chiese con aria quasi oltraggiata.

_Un po' suppongo..._

_Facciamo un bel po'._

_Ok... un bel pò, come vuoi tu_ si arrese alzando le mani _pensi di potermi aiutare?_ chiese ansioso di ascoltare la sentenza.

_Se mi concedi almeno tre ore del tuo tempo ogni giorno, sabato e domenica compresi, tra due settimane potresti avete buone possibilità... _disse senza fare false promesse._

_Per me è più che sufficiente. Affare fatto!_ disse allungando la mano per suggellare il patto.

Appena le loro dita si sfiorarono, Jolanda avvertì un formicolio in tutto il braccio. Ritrasse la mano aprendola e chiudendola più volte per rimettere in circolo il sangue.

_Domani qui, alla stessa ora_ stabilì uscendo senza neppure salutarlo, come se avesse fretta di arrivare da qualche parte e fosse già in tremendo ritardo. 

_A domani!_ rispose mesto alla porta che si richiudeva dietro di lei.

Angolo autrice:

Cosa ne dite di Jolanda? E di Oscar? Riuscirà a superare il test e restare nella scuola? Fatemi sapere cosa ne pensate. Un grosso bacio a quanti seguono le mie storie, spero vi piaccia ciò che leggete. Al prossimo capitolo GiftStone.

A costo della vitaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora